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Coronavirus in Italia, ultime notizie. De Luca riapre in Campania asili e nidi. Lombardia, bar e ristoranti chiusi alle 24. Il bollettino: 10.010 nuovi casi e 55 morti

Immagine di copertina
Scuole chiuse Credits: ANSA

Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – È di 99.266 attualmente positivi e 36.372 morti il bilancio sulla pandemia di Coronavirus in Italia secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile, con il record di 8.804casi registrati in 24 ore. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi, venerdì 16 ottobre 2020, legate al Coronavirus in Italia, aggiornate in tempo reale.

S&D

Ore 22,15 – Lombardia: bar e ristoranti chiusi alle 24 – Bar e ristoranti chiusi dopo le 24, mentre dalle 18 potranno restare aperti solo con il servizio al tavolo. Tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, svolti a livello regionale o locale – sia agonistico che di base – dalle associazioni e società dilettantistiche sono sospese. Le palestre resteranno aperte. Didattica a distanza parziale alle superiori. Chiusura per sale gioco, sale scommesse e sale Bingo. Sono le principali novità introdotte dall’ordinanza che è alla firma del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, con validità dalla mezzanotte di sabato 17 ottobre fino a venerdì 6 novembre 2020 una nuova Ordinanza in materia di contrasto al Coronavirus. (Qui tutti i dettagli)

L’Ordinanza, si legge in una nota, “è frutto del confronto che si è svolto oggi a Palazzo Lombardia  con i sindaci dei capoluoghi lombardi, dei capigruppo di maggioranza e opposizione in consiglio regionale, del prefetto di Milano, Renato Saccone. Il governatore Fontana ha sottoposto il testo anche al ministro della Salute, Roberto Speranza. Tra i principali punti previsti dall’Ordinanza  si segnala: – Misure anti-movida: le attività di somministrazione di alimenti e bevande sia su area pubblica che su area privata (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi) sono consentite sino alle ore 24.00; in tali attività dopo le ore 18.00 il consumo di alimenti e bevande è consentito esclusivamente ai tavoli; la misura di cui al presente punto non si applica agli esercizi situati lungo le autostrade e nelle aerostazioni. E’ vietata la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonché da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18.00. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio.

Ancora, si legge nella nota, “Sono chiusi dalle 18.00 alle 6.00 i distributori automatici cosiddetti “h24” che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via; tale misura non si applica ai distributori automatici di latte e acqua; E’ vietata dalle 18.00 alle 6.00 la consumazione di alimenti e bevande su aree pubbliche. E’ sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico. I sindaci possono adottare ulteriori misure restrittive, anche in relazione al divieto assoluto di assembramento, e devono assicurare massima collaborazione ai fini del controllo sul rispetto delle presenti misure. Misure di contrasto a fenomeni sociali a rischio di contagio: Sono sospese le attività delle sale giochi, sale scommesse e sale bingo. E’ sospeso il gioco operato con dispositivi elettronici del tipo ‘slot machines, comunque denominati, situati all’interno degli esercizi pubblici, degli esercizi commerciali e di rivendita di monopoli.

“Sospensione degli sport di contatto dilettantistici a livello regionale e locale: sono sospese tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, come individuati con provvedimento del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020, svolti a livello regionale o locale ‒ sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e società dilettantistiche”. Nel testo, ci sono misure che riguardano anche l’accesso di visitatori a utenti presenti all’interno di unità di offerta residenziali. In questo caso, “l’accesso alle strutture delle unità di offerta residenziali della Rete territoriale da parte di familiari/caregiver e conoscenti degli utenti ivi presenti è vietata, salvo autorizzazione del responsabile medico ovvero del Referente COVID-19 della struttura stessa (esempio: situazioni di fine vita) e, comunque, previa rilevazione della temperatura corporea all’entrata e l’adozione di tutte le misure necessarie ad impedire il contagio”.

“Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado organizzano le attività didattiche con modalità a distanza alternate ad attività in presenza, ad eccezione delle attività di laboratorio”. Lo prevede l’ordinanza della Regione Lombardia  n materia di contrasto al Coronavirus, che è alla firma del governatore Fontana. Per le università, nel testo si legge che “nel rispetto della specifica autonomia, è raccomandato di organizzare le proprie attività, al fine di promuovere il più possibile la didattica a distanza”.

Ore 20,45 – De Luca riapre in Campania asili e nidi – Per venire incontro alle richieste dei sindaci arrivate attraverso l’Anci regionale, il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, a integrazione dell’Ordinanza 79/2020, che ha temporaneamente escluso lezioni in presenza, “nelle more di specifici congedi parentali per i genitori”, da domani consente “anche in presenza, l’attività delle scuole dell’infanzia: nidi, asili, con bambini di età compresa nella fascia della fascia 0-6 anni”.

ore 19,45 – Di Maio, a gennaio inizieremo le vaccinazioni – “La verità è che questo potrebbe essere l’ultimo miglio. Per fine anno arriveranno in Italia le prime dosi del vaccino. Da gennaio inizieremo le vaccinazioni”. Ad anticiparlo è Luigi Di Maio, durante la registrazione di ‘Accordi e Disaccordi’ in onda sul Nove alle 22.45. “Abbiamo firmato un accordo con diversi Paesi europei per 250 milioni di dosi. Potremo cominciare a respirare e sarà un segnale di fiducia anche per i mercati mondiali”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.

Ore 18,30 – Azzolina, scuola ultima a chiudere; deciderà Governo – “Le scuole devono essere le ultime a chiudere, questo è il pensiero della ministra dell’Istruzione”. Lo ha detto Lucia Azzolina al 35esimo convegno dei Giovani Imprenditori. Qualsiasi sarà la decisione, “la prenderà il Governo, io non ho, ripeto, né il potere di aprire né di chiudere”, ha precisato la ministra.

Ore 17,30 – Il bollettino –  (Qui tutti i dati)
Oggi 10.010 casi e 55 morti, con 150.377 tamponi (12mila meno di ieri). Terapie intensive: +52 (ieri +47), che arrivano a 638
• Complessivamente superati i 100mila positivi, sono 107.312.
• Si impenna ancora la curva epidemica in Italia, superando per la prima volta la soglia psicologica dei 10mila casi.
• Sono 10.010 i nuovi positivi registrati nelle 24 ore, contro gli 8.804 di ieri, e per di più con 150.377 tamponi, 12mila meno di ieri.
• Il totale sale così a 391.611 casi dall’inizio dell’epidemia.
• In calo i decessi, 55 oggi (ieri erano 83), per un totale di 36.427.
• Preoccupano ancora le terapie intensive, +52 (ieri +47), che arrivano a 638, mentre i ricoveri ordinari crescono di 382 unità (ieri +326), e sono ora 6.178 in tutto. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Ore 16,15 – Fontana: “Chiediamo al governo didattica a distanza e smart working e stop a sport di contatto” – Dalla Regione e dai sindaci lombardi arriva la richiesta “al governo che si insista sullo smart working, se possibile aumentando le percentuali”. A dirlo è il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine di un incontro con il prefetto di Milano Renato Saccone, i sindaci delle città capoluogo e i capogruppo del Consiglio regionale. Il governatore della Lombardia ha spiegato in diretta le misure proposte al Cts: ovvero alternanza didattica in presenza e a casa per la scuola e per il lavoro il massimo utilizzo dello smart working. Poi anche la richiesta di uno “Stop agli sport di contatto dilettantistici”. La nuova ordinanza della regione Lombardia per contrastare il Coronavirus arriverà “stasera se facciamo in tempo, altrimenti domattina”, ha detto Fontana.

Ore 16,00 – A Mantova ridotti reparti, spazio a letti intensivi – L’ospedale di Mantova ha cominciato a ridurre i reparti di attività ordinaria per fare posto alle terapie intensive. Lo rende noto la struttura, che precisa: “Vista la situazione epidemiologica, su richiesta di Regione saranno incrementate le dotazioni di posti letto destinate ai pazienti Covid acuti, sub acuti e in degenza semi intensiva. Verranno di conseguenza ridotte le attività di ricovero programmato, con particolare riferimento a quelle che hanno un impatto sulla disponibilità di medici intensivisti”.

Ore 15,45 – Speranza: “De Luca? Decreto consente, ma lavorare insieme” – “Noi abbiamo costruito un decreto, che consente alle Regioni dove necessario di fare misure più restrittive. Mentre, qualora si volessero fare misure meno restrittive, c’è bisogno di condivisione con il ministero della Salute”, lo ha spiegato il ministro della salute Roberto Speranza interpellato nel piacentino sulle misure restrittive adottate dalla Campania in queste ore. “Ora tanti territori in queste ore hanno fatto delle scelte, nella città di Genova il presidente Toti ha fatto un intervento puntuale su un’area, anche Zingaretti nella provincia di Latina, ieri ha fatto disposizioni il presidente De Luca. Dobbiamo lavorare il più possibile insieme”.

Ore 15,40 – Scuola, Boccia a Regioni: “Chi ha bisogno lo dica prima di agire” – “Massima disponibilità e massima trasparenza, trasmettiamo tutti i dati a tutti e chi ha bisogno di aiuto lo dica. Ma prima di intervenire su lavoro e scuola”. Lo ha detto, stando a quanto si apprende, il ministro Francesco Boccia intervenendo alla Conferenza Stato-Regioni dopo l’informativa del commissario Domenico Arcuri. “La Campania prima del Covid aveva 335 posti letto di terapia intensiva, il governo attraverso il commissario Arcuri ha inviato 231 ventilatori per le terapie intensive e 167 per le sub intensive. Oggi risultano attivati 433 posti, devono essere 566”, aggiunge Boccia. “In questi mesi sono stati distribuiti ventilatori polmonari ovunque, così come confermato da Arcuri; il problema è dove sono finiti i ventilatori, attendiamo risposte in tempo reale dalle regioni”.

Ore 15,10 – De Luca: “Oggi in Campania 1261 positivi: serve stretta forte. Sbagliato dire scuola chiusa, didattica continua a distanza. Misura necessaria” – Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, rivolgendosi ai cittadini campani in una diretta sulla sua pagina Facebook ha comunicato che ci sono 1.261 positivi su 14.422 tamponi. “La situazione demografica campana è molto delicata”, avverte il governatore, “guai a noi se perdiamo controllo sull’area metropolitana di Napoli che è quella con maggior densità abitativa d’Europa. Perciò abbiamo preso e dobbiamo prendere decisioni di rigore prima degli altri. Obiettivo fondamentale è salvare le vite, non abbassare il numero dei contagiati”. De Luca ha spiegato inoltre le regioni dell’ordinanza con cui ieri ha disposto la chiusura degli edifici scolastici. “E’ sbagliato dire che la scuola è stata chiusa”, sostiene De Luca, “La didattica continuerà, deve continuare, ma lo farà a distanza. Era una delle misure necessarie vista la crescita del numero dei contagi”. Il presidente della Regione Campania ha parlato di una decisione “difficile” e assunta dopo una riflessione durata tutto il giorno. Ha aggiunto che i 15 giorni di chiusura serviranno per cercare di risolvere la questione dei trasporti e riflettere su una soluzione di ingressi scaglionati per le scuole. De Luca ha annunciato che nel finesettimana di Halloween ci sarà un coprifuoco dopo le 22, e ha definito la festa del 31 ottobre “un’immensa imbecillità che abbiamo importato dagli Stati Uniti”. “Sento che si stanno preparando a fare le feste, io dico che dalle 22 si chiude tutto. “Non sarà consentita neanche la mobilità”, ha aggiunto rimarcando l’ipotesi che, “probabilmente prenderemo decisioni di blocco della mobilità dopo la mezzanotte anche nei prossimi giorni. Faremo un confronto con il ministero dell’Interno, con le forze di polizia perché se decidiamo questa misura occorre che ci siano controlli e sanzioni rigorose”.

Ore 15,05 – Piemonte, lockdown mirati se situazione peggiora – In Piemonte non si escludono per le prossime settimane misure di lockdown limitate se i contagi continueranno ad aumentare. Lo ha anticipato Bartolomeo Griglio, responsabile dipartimento prevenzione dell’assessorato alla sanità del Piemonte. “Se nei prossimi giorni si evidenzieranno situazioni di particolare rischio, parliamo di aree, avremo una serie di misure che saranno progressive, cercando di salvaguardare le attività produttive e le scuole”. ” Oggi – ha aggiunto – siamo in una fase di epidemia piena. Stiamo mettendo in piedi un panel di misure che ci serviranno a fare i famosi lockdown limitati”.

Ore 14,20 – Focolaio Procura Milano, 3 pm positivi – Sono 3 i pubblici ministeri che, secondo quanto riporta l’Agi, sono positivi al coronavirus. Si tratta di due uomini, uno dei quali ricoverato in ospedale da qualche giorno, e una donna. Inoltre, anche un rappresentante della polizia giudiziaria che lavora al fianco di uno di questi magistrati ha contratto il Covid.

Ore 14,15 – Allo Spallanzani si accettano solo pazienti positivi – “A partire da oggi l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive, Lazzaro Spallanzani accetta solo pazienti Covid. Questa disposizione, concordata con la direzione sanitaria e con tutta la rete ospedaliera del Servizio sanitario regionale, è necessaria per garantire la disponibilità dei posti letto per l’emergenza SARS CoV-2” Lo comunica l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.

Ore 14,10 – Misiani: “Coprifuoco? Meglio fare di tutto per evitarlo” – Quali sarebbero i ‘costi’ di un possibile coprifuoco alle 22? “Meglio fare di tutto per evitarlo, datemi retta. Peserebbe tanto dal punto di vista economico, impatterebbe molto sulla ristorazione e su molti settori, lo abbiamo già visto durante il lockdown. Ci sono tutta una serie di settori che dobbiamo continuare a sostenere, perché fanno fatica e avranno bisogno di tempo per recuperare”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il viceministro dell’Economia e senatore Pd Antonio Misiani.

Ore 14,00 – Zaia: “Ok a lockdown chirurgici” – “Sono contrario ad un nuovo lockdown, dopodiché un lockdown chirurgico lo abbiamo già fatto nel Comelico, che può essere preso ad esempio. Abbiamo introdotto misure per 10 giorni e poi siamo tornati alla normalità”. L’ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia parlando nel corso di un punto stampa dalla sede della Protezione civile regionale di Marghera (Venezia).

Ore 13,55- Assessore Lombardia: “Regioni chiedono didattica a distanza” – “In conferenza Stato-Regioni abbiamo chiesto, rispondendo all’appello del presidente del Consiglio dei ministri alla leale collaborazione, l’immediata convocazione della cabina di regia per risolvere due questione fondamentali per contrastare la diffusione del virus: la didattica a distanza e lo scaglionamento degli ingressi nelle scuole per evitare gli affollamenti sui mezzi pubblici”. A dirlo è l’assessore al Bilancio della Regione Lombardia, Davide Caparini, al termine della riunione convocata questa mattina della Conferenza Stato-Regioni.

Ore 13,30 – Allo Spallanzani occupato il 60-70% dei posti disponibili – Attualmente all’ospedale Spallanzani di Roma è occupato tra il 60 e il 70% dei posti disponibili. C’è un aumento dei ricoveri, ma la situazione è “gestibile” grazie all’incremento dei posti fatto nei mesi scorsi.

Ore 13,15 – Zaia: “No lockdown, ma qualche aggiustamento va fatto” – “Non porto avanti idee di lockdown che sarebbe una sconfitta perché significherebbe tornare agli ospedali collassati, ai morti e ad una situazione preoccupante dal punto di vista sanitario ed economico, Qualcosa è andato storto se torniamo al lockdown. Sono convinto che qualche aggiustamento soprattutto sui dispositivi di protezione andrà fatto però”. Lo ha dichiarato il governatore del Veneto Luca Zaia nel corso di un punto stampa organizzato nella sede della Protezione Civile di Marghera.

Ore 13,00 – Veneto: 704 nuovi positivi e 7 morti – Sono 34.277 il totale dei positivi in Veneto dall’inizio dell’emergenza ad oggi, 704 in più nelle ultime 24 ore. Sale anche il numero delle persone in isolamento domiciliare, in totale 13.873, 900 in più rispetto a ieri. Sette i decessi registrati nelle ultime 24 ore.

Ore 12,25 – Il bollettino dello Spallanzani – Sono 203 i pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-Cov-2. Lo si legge nel consueto bollettino medico diramato dall’ospedale Spallanzani di Roma. Rispetto a ieri, quindi, c’è un incremento di 18 unità. Per 25 dei ricoverati, inoltre, è necessaria la terapia intensiva (-1 rispetto a ieri). I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o in altre strutture territoriali, invece, sono a questa mattina 870.

Ore 12,20 – Pd chiede vertice, evitare chiusure a macchia leopardo – Un vertice da tenere il prima possibile per valutare nuove, eventuali misure restrittive. La richiesta è arrivata sul tavolo del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dal ministro dei Beni culturali e capo delegazione del Pd, Dario Franceschini. Il vertice potrebbe tenersi già oggi pomeriggio, al rientro del premier da Bruxelles. Tra i dem, infatti, viene osservata con crescente preoccupazione la curva dei contagi e il caos sulle chiusure delle scuole da parte della Campania che non aiuta a rasserenare il clima.

Ore 11,40 – Crippa (M5S): “Sono positivo, sto bene” – “Ciao a tutti purtroppo sono risultato positivo al Covid-19 in seguito a test naso faringeo. Volevo rassicurare tutti che sto bene e che sono stati attivati tutti i protocolli previsti”. Lo scrive sul suo profilo Facebook Davide Crippa, capogruppo M5S alla Camera.

Ore 11,30 – Franceschini: “Oggi vertice per nuove misure anti-Covid” – “Ho chiesto ieri al presidente Conte una riunione appena sarà rientrato da Bruxelles per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d’intesa con le Regioni”. Lo dichiara all’Asa il capo delegazione Pd al governo Dario Franceschini.

Ore 10,30 – Conte: “Fase acuta in Ue, confronto stretto tra leader” – “Bisogna rispettare i processi decisionali nazionali, ma ora che sta tornando una fase acuta della pandemia che un po’ tutti i Paesi europei stanno soffrendo, ci siamo detti che sarebbe utile avere delle videoconferenze periodiche in modo da parlare di tutti i vari aspetti: test, controlli, misure restrittive che sono ormai applicate in tutti gli Stati, resilienza dei sistemi sanitari. Su questo torneremo a confrontarci con una scadenza settimanale o quantomeno periodica”. Lo ha dichiarato il premier Conte arrivando al vertice dei leader dell’Ue.

Ore 10,00 Zampa: “No a lockdown, ma orari uffici e turni a scuola” – “Nessuno di noi sta pensando a un lockdown del Paese”. Lo dichiara il sottosegretario alla Salute, intervista da RaiNews. “È preferibile – ha aggiunto – un rispetto rigorosissimo delle norme, meglio rinunciare a uscire e fare assembramenti, o a un divertimento in più che un lockdown del Paese”. Secondo il sottosegretario, inoltre, un Paese “non può decidere come prima cosa da sacrificare la scuola, uno sforzo in più va fatto sugli orari degli uffici ed eventualmente sui turni a scuola”. Zampa ha anche sottolineato che sarebbe opportuno “agire sui trasporti”.

Ore 9,30 – Mariastella Gelmini positiva al Covid – “Tra poche ore avrei dovuto prendere un volo, per andare a Cosenza a dare l’ultimo saluto a Jole Santelli. E invece niente. Anche io sono positiva al Covid, l’ho scoperto stamattina. Sto bene, al momento non ho alcun sintomo. Sono stata super attenta in queste settimane, ma questo virus è subdolo e pericoloso. Massima precauzione e rigore: le uniche ricette per sconfiggerlo. Supereremo anche questa”. Lo scrive sul suo profilo Facebook Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera.

Ore 9,00 – Coprifuoco e didattica a distanza: il governo valuta la stretta – Per evitare un nuovo lockdown nazionale e contrastare l’aumento dei casi di Coronavirus registrati negli ultimi giorni in Italia, il governo sta pensando di inasprire le misure anti-Covid attualmente in vigore. In particolare si sta vagliando la possibilità di introdurre un coprifuoco a partire dalle 22 e la didattica a distanza nelle scuole superiori. Leggi l’articolo completo.

Ore 8,30 – Pregliasco: “Solo scuola e lavoro, annullare il resto” – “Possiamo dire che quello sta accadendo era attendibile e atteso. Le seconde ondate sono un fatto storico”. Lo dichiara in un’intervista al Corriere della Sera il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano. Ma la situazione, assicura, “è diversa da prima” perché “ogni giorno riusciamo a fare più tamponi”. Tuttavia l’esperto avverte: “Penso sia giusto andare nella direzione di una chiusura netta degli ingressi esterni” perché “dobbiamo essere pronti a quella ipotesi” del lockdown “e prepararci psicologicamente a scenari peggiori, ma senza l’ansia e il senso di vuoto di quella notte pre-lockdown”. Secondo Pregliasco va “sottoscritto un grande patto sociale. Un grande sforzo collettivo per ridurre i contatti al minimo indispensabile. Scuola e lavoro: il resto ora va stornato”.

Ore 8,00 – Sindaco Bergamo: “L’incubo non è finito, ma siamo pronti” – “Non riesco a immaginare un nuovo lockdown, sarebbe drammatico”. Lo dichiara il sindaco di Bergamo, una delle città più colpite dalla prima ondata, Giorgio Gori, il quale afferma che nella sua città si “assiste a una lenta avanzata del contagio, che non ha paragoni con i numeri di sette mesi fa, è perché da noi, e così a Brescia e Lodi, il virus incontra una popolazione che, circa per il 30 per cento, è già stata colpita e ha sviluppato gli anticorpi che credo rallentino la diffusione”. Ma c’è anche un altro motivo: ed è che “dopo l’esperienza traumatica che abbiamo fatto, i bergamaschi sono più attenti. Qui abbiamo imparato la lezione”.

Ore 7,00 – Conte: “Chiudere le scuole non è la soluzione migliore” – “Chiudere così le scuole secondo me non è la soluzione migliore”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte commentando a Bruxelles, al termine della prima giornata del Consiglio Europeo, la decisione del governatore della Campania De Luca di chiudere per due settimane gli istituti scolastici in seguito al balzo dei contagi di Coronavirus nella Regione. Il presidente del Consiglio ha aggiunto che sulla il scuola “ha lavorato tanto e in piena trasparenza: abbiamo detto alla riapertura della scuola che ci sarebbero state delle criticità, ma ci sono tutti gli anni. Abbiamo lavorato per ottenere condizioni di sicurezza e dai dati del ministero dell’Istruzione emerge, anche l’Istituto Superiore di Sanità lo ha confermato, che la curva del contagio a scuola è molto bassa”. Ecco perché Conte non è d’accordo con la decisione di De Luca. “È una soluzione che sembra a portata di mano, molto facile, ma non è il segnale migliore dal punto di vista dei ragazzi. Chiudere subito in blocco tutte le scuole non è il miglior segnale”.

CORONAVIRUS, COSA È SUCCESSO IERI

Ministero-Iss: “L’epidemia accelera, è fase acuta” – “L’epidemia da Coronavirus accelera, si è in fase acuta, aumentano i ricoveri. C’è un progressivo peggioramento dell’epidemia di Covid segnalato da undici settimane che si riflette in un aggravio di lavoro sui servizi sanitari territoriali. E per la prima volta si segnalano elementi di criticità elevata relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese”. È l’allerta che arriva dalla cabina di regia del ministero della Salute – Istituto superiore di sanità riferito al monitoraggio della fase 2 e con dati relativi alla settimana dal 5 all’11 ottobre, con aggiornamento a martedì 13. Il monitoraggio sottolinea “evidenze di criticità nei servizi territoriali ed aumenti nel tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica che rischiano, in alcune Regioni, di raggiungere i valori critici nel prossimo mese”. L’indice di contagio RT nazionale è ora a 1,17.

Federica Pellegrini positiva – Dopo Valentino Rossi, anche Federica Pellegrini è positiva al Covid: ad annunciarlo sui social la stessa nuotatrice: “Ho appena ricevuto la brutta notizia – ha detto in una storia su Instagram -, oggi pomeriggio ho fatto il tampone e l’esito è positivo. Sono positiva al Covid”. (Qui tutti i dettagli)

Valentino Rossi positivo al Covid – “Purtroppo questa mattina mi sono svegliato e non mi sentivo bene. Mi sentivo particolare debole e avevo una leggera febbre, quindi ho chiamato subito il medico che mi ha fatto due test. Il risultato del ‘test rapido PCR’ è stato negativo, proprio come il test che avevo già fatto martedì. Ma il secondo, di cui mi è stato inviato il risultato alle 16 di questo pomeriggio, è stato purtroppo positivo”. A parlare, sui social, è Valentino Rossi: il 9 volte campione del mondo di motociclismo è infatti positivo al Coronavirus. “Sono chiaramente molto deluso – ha aggiunto – per il fatto che dovrò saltare la gara di Aragon. Mi piacerebbe essere ottimista e fiducioso, ma mi aspetto che il secondo round ad Aragon sia un ‘no go’ anche per me. Sono triste e arrabbiato perché ho fatto del mio meglio per rispettare il protocollo e anche se il test che ho fatto martedì è stato negativo, mi sono isolato già dal mio arrivo da Le Mans. Comunque, è così, e non posso fare nulla per cambiare la situazione. Ora seguirò il consiglio medico, e spero solo di guarire al più presto”.

De Luca: “Da domani in Campania scuole chiuse fino al 30 ottobre. Lezioni solo a distanza” – Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato una nuova ordinanza restrittiva dopo l’impennata di casi di Coronavirus all’interno della Regione, registrata negli ultimi giorni. Da domani, 16 ottobre, e fino a giorno 30 scuole e università rimarranno chiuse. Le lezioni si terranno solo a distanza. Ma non solo: stop anche a matrimoni, comunioni, battesimi e altre cerimonie e feste anche private. Sospese le attività dei circoli ludici e ricreativi. Qui tutti i dettagli.

Regno Unito, quarantena obbligatoria per chi arriva dall’Italia – Il Regno Unito ha rimosso l’Italia dalla lista dei Paesi sicuri sul fronte Covid: chiunque arrivi dal nostro Paese a partire da domenica deve osservare un periodo di 14 giorni di auto-isolamento. Lo annuncia il ministero dei Trasporti britannico citato dalla Press Association.

Anticipazione TPI – La Lombardia lavora a una nuova stretta per il Covid: niente lockdown ma c’è la didattica a distanza (parziale) – TPI è in grado di anticipare il contenuto del provvedimento: oltre a Milano, anche Varese e Monza-Brianza sono tra le osservate speciali, ma per ora nessuna chiusura. Limitazioni su frequenza a scuola e spettatori negli impianti sportivi. Qui tutti i dettagli.

Il bollettino della Protezione civile – È di 99.266 persone attualmente positive (+6.821), 36.372 morti (+83), 245.964 guariti (+1.899), per un totale di 381.602 casi (+8.804), il bilancio della pandemia da Coronavirus in Italia emerso dal bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile. Dei 99.266 pazienti attualmente positivi, 5.796 sono ricoverati con sintomi (+326), 586 sono in terapia intensiva (+47) e 92.884 sono invece in isolamento domiciliare (+6.448). Nella giornata di oggi sono stati effettuati 162.932, contro i 152.196 di ieri. Qui il bollettino completo.

Si registra quindi in Italia un nuovo record di nuovi contagi (8.804), dopo quello registrato ieri (7.332). Record assoluto anche di tamponi. Per quanto riguarda le singole Regioni, ci sono stati 2.067 nuovi casi in Lombardia, 1.127 in Campania, 1.033 in Piemonte, 600 in Veneto, 594 nel Lazio, 581 in Toscana e 432 in Liguria. Nessuna Regione ha registrato zero nuovi contagi. Impennata anche nei morti (oggi 83, ieri 43) e nei ricoveri in terapia intensiva (oggi 47, ieri 25).

Leggi anche: 1. Coronavirus, Conte: “Situazione preoccupa, rispettare le regole. Lockdown a Natale? Non do previsioni, mi occupo di prevenire” / 2. “Dopo i casi di oggi è davvero possibile un nuovo lockdown delle città italiane”: parla Pregliasco / 3. C’è l’emergenza Covid, ma all’Umberto I di Roma i pazienti sono stipati in sala d’attesa. Motivo? Il set di Mission Impossible con Tom Cruise

4. “La gente non ci vuole mai credere fino a quando deve per forza toccare con mano che il virus non è mai stato meno letale”. Parla Cartabellotta del Gimbe / 5. Nonostante il Covid abbiamo realizzato solo metà delle terapie intensive e usato un terzo dei fondi per posti letto e tamponi / 6. Tutti i numeri su Immuni tra le omissioni delle Asl e la paura dei contagiati

7. Giallo, arancione, rosso: i 3 scenari del Cts per le chiusure se salgono i contagi / 8. Covid, il ministro Speranza: “Il 75% dei contagi da parenti e amici: stop a tutte le feste” / 9. L’epidemiologo Le Foche: “I contagiati hanno carica virale bassa, epidemia domabile in primavera”

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