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Apertura bar, ristoranti, parrucchieri e palestre in Calabria: le date

Immagine di copertina
La governatrice della Calabria, Jole Santelli (Credits: Ansa)

Apertura bar, ristoranti, parrucchieri, palestre Calabria: le date

Quali sono le date per l’apertura di bar, ristoranti, parrucchieri, palestre, piscine e centri estetici in Calabria? L’ultimo Dpcm prevede per queste attività una ripartenza dal 18 maggio, con la possibilità per le varie Regioni di anticipare o posticipare questa data. Un accordo raggiunto dopo settimane di polemiche tra Stato e Regioni, visto che nella Fase 2 della lotta al Coronavirus in Italia sono state tante le Regioni che hanno preso iniziative autonome, allontanandosi più o meno dalle prescrizioni dell’esecutivo.

>> Apertura bar, ristoranti, parrucchieri e palestre: le date, regione per regione <<

Tra queste regioni c’è pure la Calabria, che nelle scorse settimane si è resa protagonista – con una discussa ordinanza firmata dalla governatrice Jole Santelli – di un vero e proprio balzo in avanti rispetto alle prescrizioni del governo rispetto alla data di apertura per bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici. Poi, il passo indietro.

Apertura in Calabria: le date

Il 29 aprile la governatrice Santelli ha firmato un’ordinanza che prevedeva, dal giorno dopo, la riapertura di tutti quei bar e quei ristoranti che potevano garantire il servizio all’aria aperta. Non solo dunque a domicilio o da asporto, ma anche da consumare sul posto, benché all’esterno e nel rispetto delle distanze di sicurezza. Il balzo in avanti della Calabria non è stato ben visto dall’esecutivo, con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia che ha impugnato l’ordinanza di Santelli davanti al Tar. Il Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro si è pronunciato con sentenza il 9 maggio, annullando l’ordinanza nella parte in cui dispone che sul territorio della Regione è “consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto”.

Santelli però non si è data per vinta e, dopo aver definito quella del Governo Conte una “vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l’ordinanza ha avuto validità”, ha emesso una nuova ordinanza che allarga le maglie riguardo a una serie di altri comportamenti: dal 10 maggio, infatti, in Calabria si possono raggiungere le seconde case, assieme a un solo componente del nucleo familiare, per lavori di manutenzione e con l’obbligo di rientro nella stessa serata nel proprio domicilio; si può fare la spesa con più componenti dello stesso nucleo familiare, stessa cosa per la visita ai cimiteri; è consentita l’attività sportiva anche in strutture e circoli ma in spazi all’aperto, con un massimo di due persone conviventi e con rientro obbligatorio nella stessa giornata; allevamento e addestramento di animali; la ricerca e la raccolta di prodotti spontanei della terra (piante non legnose, frutti, funghi epigei e tartufi); l’attività di toelettatura, su appuntamento, per animali domestici e di compagnia presso esercizi abilitati.

L’ordinanza del 18 maggio, invece, allarga alla Calabria le prescrizioni del governo. Così, dal 18 maggio riaprono in Calabria bar e ristoranti, oltre a negozi d’abbigliamento, parrucchieri e centri estetici. Nei locali che dispongono di posti a sedere si stabilisce di privilegiare l’accesso per tramite di prenotazioni, mantenendo l’elenco dei clienti per 14 giorni. Vietata la presenza di un numero di clienti superiore ai posti a sedere. I clienti, da far accomodare in numero limitato, devono mantenere una distanza di almeno un metro. E’ privilegiato l’utilizzo di spazi esterni con la distanza di un metro. Consumazione al banco consentita solo se può essere mantenuta la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Non consentita la consumazione a buffet. E’ obbligatorio l’utilizzo della mascherina, assieme ad una frequente igiene delle mani, da parte del personale di servizio a contatto con i clienti. Anche per i clienti, obbligo di indossare Dpi ogni volta che si alzeranno dal tavolo. Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici.

Prenotazione e mantenimento dell’elenco dei clienti per 14 giorni anche per acconciatori, barbieri ed estetisti. I clienti potranno sostare all’interno dei locali limitatamente al tempo indispensabile per fruire del servizio. Va garantito un metro di separazione tra le postazioni di lavoro e tra i clienti. Per operatore e cliente obbligo delle mascherine a protezione delle vie aeree. Previsto l’utilizzo della di visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola per i servizi di estetica. Anche in questo caso frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche. Igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni cliente e pulizia e disinfezione dei servizi igienici. No a saune e idromassaggi.

Le attività relative agli stabilimenti balneari e spiagge sono consentite a partire dal 20 maggio 2020. Le attività sportive o motorie di base in palestre, piscine, centri e circoli sportivi dal 25 maggio. Vietati spettacoli teatrali, concerti, cinema fino al 14 giugno 2020 e sospese attività sale giochi, scommesse, bingo. Obbligo di mascherine e gel igienizzante.

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