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Milano accoglie Salvini con centinaia di striscioni sberleffo. Sentinelli a TPI: “La Lega istiga alla discriminazione”

Immagine di copertina

Salvini Milano –Da Lambrate a Città Studi, passando per San Siro, Stadera, Baggio e Corsico, gli striscioni anti-Salvini nella mattinata di sabato 18 maggio hanno letteralmente invaso la città.

Così i milanesi oggi si preparano ad accogliere il ministro dell’Interno, che giungerà nel pomeriggio in piazza Duomo per partecipare al grande evento elettorale indetto dalla Lega per le elezioni europee.

Ma perché sono stati appesi centinaia e centinaia di striscioni contro il titolare del Viminale in tutta la città? La risposta è semplice: complice la rimozione da parte dei vigili del fuoco – su ordine della questura di Bergamo – di un banale lenzuolo con scritto “Non sei il benvenuto” appeso qualche giorno fa sulla facciata di un palazzo di Brembate in concomitanza con uno dei tanti comizi elettorali di Salvini, l’associazione “I Sentinelli di Milano” ha voluto lanciare un’iniziativa su larga scala per protestare contro quella che viene considerata la lesione di un fondamentale diritto dell’uomo: quello di espressione.

Lega Milano manifestazione 18 maggio | Diretta ; Salvini a Milano, il discorso di Marine Le Pen: “Rivoluzione pacifica e democratica, risveglio dei nostri popoli” ; Piazza Duomo: compare striscione “Restiamo umani”, ma viene subito rimosso“Noi, fermati dalla polizia per due striscioni anti-Salvini”: parlano a TPI i due ragazzi di Carpi

“Questa cosa che poliziotti, vigili del fuoco, soldati dell’esercito della salvezza, entrano senza permesso nelle case private per togliere manifesti contro il ministro degli Interni è una roba da Cile anni Settanta. Visto che sabato sarà a Milano, sarebbe bello avere una città piena di finestre e balconi ‘fioriti’ di messaggi. Io farò il mio e dovranno buttar giù la porta per levarmelo”, ha scritto pochi giorni fa su Facebook Luca Paladini, portavoce dell’associazione I Sentinelli di Milano.

L’appello è stato immediatamente raccolto da centinaia e centinaia di cittadini e la città ha iniziato a riempirsi di striscioni di protesta contro Salvini al grido “Salvini togli anche questi”.

“Non abbiamo organizzato una manifestazione di protesta, noi come Sentinelli abbiamo lanciato un’iniziativa, dato un input, ma non c’è alcun coordinamento nostro dietro le centinaia di striscioni che le persone stanno appendendo sul balcone”, ha spiegato Luca Paladini a TPI.

Perché avete deciso di lanciare questa iniziativa?

Noi siamo da sempre un movimento attento ai diritti e in termini di libertà di espressione quello che è successo negli ultimi tempi ai comizi di Salvini, in particolare l’episodio di Brembate, ci ha molto colpito. Vedere, poi, i vigili del fuoco togliere quello striscione, che non aveva nulla di volgare né conteneva minacce, ci ha fatto scattare una sorta di allarme e riteniamo che mai come in questo momento sia necessario dimostrare che in un paese come l’Italia c’è ancora la possibilità di dissentire in modo pacifico e ironico, come spesso è nella cifra dei Sentinelli. Quindi, attraverso la pagina, abbiamo deciso di invitare le persone a riempire i balconi di Milano con striscioni di ironico benvenuto.

Farete anche un presidio in piazza?

No, noi abbiamo pensato a una manifestazione molto spontanea, il taglio che abbiamo voluto dare non è quello del ‘vi diamo noi la linea’, puntiamo molto sulla capacità e l’ironia delle persone e infatti da giorni arrivano fotografie di striscioni anche parecchio simpatici e divertenti. Gli striscioni non sono apparsi solo a Milano, ma anche in altre città d’Italia e d’Europa. Ci sono arrivate foto da Firenze, da Lione, da Torino.

L’organizzazione nostra consiste nello spingere le persone ad armarsi di lenzuolo e spray e pensare a qualche frase originale e divertente da scrivere. Ovvio, intorno a questa iniziativa c’è anche un intento politico, perché noi contestiamo anche la visione politica, di società, di movimenti sovranisti come la Lega e il Front National.

Tutti gli striscioni contro Salvini | FOTO
Che cosa vi preoccupa di più di questo tipo di politiche?

Noi nasciamo come difensori di diritti civili e di diritti umani e ci sentiamo particolarmente coinvolti da politiche che puntano a farci sembrare dei capri espiatori. Molto spesso capita di sentire il ministro dell’Interno fare battute di cattivissimo gusto sulle persone omosessuali, penso per esempio agli auguri per la festa della mamma dove ha voluto a tutti i costi mettere in mezzo la questione genitore 1 e 2. Vediamo in un movimento come la Lega una forza politica che non solo non è attenta alle minoranze, ma anzi fomenta le discriminazioni. E questa visione noi la contrastiamo in piazza e sui social.

Al di là della questione striscioni, negli ultimi mesi ha visto un peggioramento dal punto di vista del clima sociale? Avete ricevuto segnalazioni di episodi di omofobia o simili?

Assolutamente sì. L’aumento di casi di omofobia in questo ultimo anno è impressionante. Noi esistiamo da quattro anni, quindi la nostra statistica per quanto ci riguarda è relativa a questo periodo, ma nell’ultimo anno gli episodi sono aumentati molto. Quello che ci ferisce di più è che ci sono ragazzi che ci raccontano che vivono situazioni di difficoltà nei contesti scolastici, perché il clima si è reso più pesante.

Ci hanno per esempio raccontato la vicenda di questo ragazzo che ha subito bullismo omofobo e da un certo punto in poi i compagni di classe non si sono limitati alle parolacce ma hanno anche iniziato a difendersi sostenendo ‘queste cose le dice anche il ministro dell’Interno’.

Fotogalley: gli striscioni contro Salvini a Milano

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