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Coronavirus in Italia, ultime notizie. 35.098 nuovi casi e 580 morti in un giorno. Ordinanza del ministro Speranza: 5 nuove regioni arancioni e una rossa

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Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Continua a crescere il numero dei contagi di Coronavirus in Italia. Finora l’epidemia ha colpito 995.463 persone, provocando 42.330 morti. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, martedì 10 novembre 2020, aggiornate in tempo reale.

S&D

Ore 19.20 – Ordinanza del ministro Speranza: 5 nuove regioni arancioni e una rossa – Ora è ufficiale: il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza anticipata ieri sera, che individua 5 nuove regioni che scalano da area gialla a area arancione: si tratta di Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria. Entra nell’area rossa invece la Provincia autonoma di Bolzano. Quindi complessivamente in area gialla, quella a rischio più basso, rimangono Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto. In area arancione Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria. In area rossa Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.

Ore 17.45 – Il bollettino di oggi, 10 novembre – È di 590.110 persone attualmente positive (+ 35.098), 42.330 morti (+580), 363.023  guariti (+17.734), per un totale di 995.463 casi (+35.090), il bilancio inerente l’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal bollettino di oggi diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 590.110 attualmente positivi, 28.633 (+997) sono ricoverati in ospedale, 2.971 (+122) necessitano di terapia intensiva, mentre 558.506 (+15.657) si trovano in isolamento domiciliare. Per quanto riguarda il numero dei tamponi processati, sono stati 217.758, 70.033 in più rispetto a ieri, quando ne sono stati effettuati 143.419. (Qui il bollettino completo).

Ore 17.30 – Iss, in 4 regioni opportuno anticipare misure più dure, in corso analisi su Campania – “Sulla base dell’ultimo monitoraggio, ci sono quattro regioni che vanno verso un rischio alto, e nelle quali è opportuno anticipare misure più restrittive”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa al ministero della Salute sull’analisi epidemiologica, ricordando che di queste due regioni hanno una occupazione dei posti letto sopra il 30%, considerata soglia di rischio, altre due al 29%. “Riteniamo validi i dati della Campania, ma sono in atto approfondimenti per cogliere aspetti che potrebbero completare una analisi che è in corso”, ha continuato Brusaferro in merito al livello di rischio della Campania, rimasta al momento in area gialla.

Ore 15,55 – Terapie intensive: 12 Regioni oltre soglia critica – È sempre più al limite la situazione delle terapie intensive in Italia: da giorni, infatti, è stata superata la soglia critica del 30% a livello nazionale, che secondo gli ultimi dati aggiornati è ora arrivata al 36%. Ancora più preoccupante il quadro se si osservano i dati regionali: 12 Regioni, infatti, sono sopra la soglia critica con tassi di occupazione delle terapie intensive che arrivano al 60% in provincia di Bolzano, al 58% in Umbria, al 54% in Piemonte.

Ore 14,15 – Css: “C’è decelerazione, attesi miglioramenti a giorni” – “Quell’accelerazione marcatissima delle scorse settimane è venuta meno, c’è una decelerazione che è il frutto delle misure già poste in essere”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, al punto stampa al ministero della Salute sull’analisi epidemiologica, secondo cui questo “deve servirci per darci motivazione nel seguire le regole mantenendo la responsabilità e i comportamenti individuali. Avere un Rt stabile va letto in senso positivo, ovviamente ci aspettiamo che con il trascorrere dei giorni i dati possano ulteriormente migliorare”. Il presidente Iss Brusaferro ha chiarito: “L’Rt decelera, ma deve decrescere, poi scenderanno i contagi e i morti. Questo porterà la curva sotto controllo, ma non al liberi tutti”.

Ore 13,20 – Css, apprezzabili e incoraggianti risultati vaccino – “C’è apprezzamento per i dati resi noti ieri sul vaccino” prodotto da Pfizer, “basato sulla metodica innovativa dell’Rn virale, che ha dato risultati particolarmente apprezzabili e incoraggianti”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, al punto stampa al ministero della Salute sull’analisi epidemiologica. “Sul tema della distribuzione del vaccino”, ha aggiunto, “legato anche alla catena del freddo necessaria alla sua conservazione, voglio dire in modo molto chiaro che con il ministro della Salute, Aifa, Spallanzani, Iss si è già iniziato largamente a ragionare sulla problematica ed elaborare una strategia per affrontare compiutamente distribuzione e somministrazione del vaccino senza impatti negativi sulla catena di distribuzione, che ha bisogno di temperature particolarmente basse”.

Ore 13,10 – Iss, se si violano regole individuali misure più dure – “La battaglia per riportare i numeri a una dimensione più contenuta passa soprattutto attraverso le scelte e i comportamenti quotidiani di ognuno di noi. E sappiamo che la triade distanziamento, uso della mascherina, igiene delle mani, sono la chiave che ci ha consentito a marzo di riportare rapidamente la curva a una dimensione contenuta”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa al ministero della Salute sull’analisi epidemiologica. “Violare queste regole individualmente e socialmente – ha avvertito Brusaferro – comporta una difficoltà a modellare la curva e la necessità di provvedimenti più restrittivi e a livello più ampio”.

Ore 13,05 – Iss: “Vicina soglia critica ricoveri e terapie intensive” – “La curva dei ricoveri è molto ripida, sta crescendo rapidamente, e anche le percentuali di occupazione si avvicinano rapidamente alle soglie critiche, anche per le terapie intensive. In alcune Regioni sono già superate. Vuol dire che i cittadini che hanno dei bisogni per altre malattie devono dilazionarli perché quel letto è occupato per esigenze relative al Covid”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa al ministero della Salute sull’analisi epidemiologica.

Ore 13,00 – Moody’s, record debito pubblico 2021, Italia a rischio – “Le prospettive per il merito del credito sovrano nel 2021 sono negative, in quanto le diffuse ricadute della pandemia di coronavirus e le misure adottate dai Paesi per contenerla hanno creato uno shock economico, fiscale e sociale che durerà fino al 2021 e oltre”. “I grandi deficit di bilancio spingeranno i livelli del debito pubblico a livelli record nel 2021”. È quanto emerge da un rapporto di Moody’s Investment Service, in cui l’Italia è considerata tra le nazioni più a rischio per più fattori tra cui il forte indebitamento pubblico, la debolezza del settore bancario e la dipendenza del tessuto produttivo dalle piccole imprese.

Ore 12,45 – Iss, crescita significativa in tutta Europa – “L’Europa sempre più omogenea. La circolazione del virus è cresciuta in maniera molto significativa in tutto il Continente”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa al ministero della Salute sull’analisi epidemiologica.

Ore 12,10 – Viminale, possibili chiusure temporanee aree pubbliche – “Contingentamento degli accessi”  e “chiusure temporanee di aree pubbliche o aperte al pubblico”. Sono due delle misure anti assembramenti richiamate in una circolare inviata ai prefetti dal Viminale.  “Con precedente circolare del 20 ottobre 2020 – ricorda il capo di Gabinetto, Bruno Frattasi – è stato chiarito che l’applicazione della misura dell’interdizione di strade e piazze può anche avvenire attraverso un contingentamento degli accessi, secondo un principio di proporzionalità che potrà essere seguito anche ai fini dell’attuazione della disposizione così come riformulata, in senso ancor più stringente, dal vigente dpcm”. “Inoltre – si legge ancora nella circolare – va rilevato come possa contribuire a una più efficace prevenzione degli assembramenti il ricorso da parte dei signori sindaci alla misura recata dall’articolo 1, comma 9 del decreto-legge 16 maggio 2020, numero 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, numero 74. Tale disposizione, infatti, consente, con provvedimento dell’autorità sindacale, la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”.

Ore 12,00 – Lauro, in Irpinia, diventa zona rossa come ad aprile – Il numero dei contagiati sale e il sindaco di Lauro, Antonio Bossone, non attende le decisioni di Governo o Regione Campania e dichiara il piccolo comune irpino, al confine con il nolano, zona rossa. Lauro è stato un comune blindato già in precedenza, quando il presidente della giunta campana Vincenzo De Luca adottò le massime restrizioni nell’aprile scorso.

Ore 11,55 – Covid, il numero dei ricoveri quotidiani in terapia intensiva è il doppio di quello comunicato ufficialmente nei bollettini. Il numero dei ricoveri quotidiani in terapia intensiva a causa del Covid è molto probabilmente il doppio di quello comunicato ufficialmente e quotidianamente nel bollettino della Protezione Civile. Lo sostiene, in un’intervista a Il Messaggero, Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe, la fondazione che elabora statistiche sul sistema sanitario e sul Coronavirus. Qui la notizia completa.

Ore 12,55 – Il governo al lavoro sulle regole per il Natale: “Cenone solo con parenti stretti”. La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa in un’intervista alla Stampa assicura: “Non sarà un Natale solitario”. Leggi qui la notizia

Ore 10,50 – Torino, mamma di 21 anni senza patologie pregresse muore di Covid: “Era in salute, questo virus è letale per tutti”.  Muore di Covid a 21 anni senza avere patologie pregresse: è quanto accaduto nel torinese a una giovane mamma, tra le vittime più giovani del Coronavirus in Italia. Qui la notizia completa.

Ore 9,30 – Vaccino Pfizer: “patto segreto per 1,7 milioni di dosi in Italia a gennaio” – La notizia che il vaccino anti-Covid messo a punto dall’azienda farmaceutica Pfizer è efficace al 90 per cento ha fatto il giro del mondo e ha acceso nuove speranze nella lotta contro il nuovo Coronavirus. Il prodotto della Pfizer arriverà anche in Italia? Quali sono i tempi? Su quante dosi potrebbe contare il nostro paese? Qui il punto.

Ore 8,30 – Il 15 novembre è la data chiave per scongiurare un nuovo lockdown in Italia. Cresce la pressione sul governo per un nuovo lockdown generalizzato in Italia: a chiederlo ormai da alcuni giorni sono i medici italiani, preoccupati dal fatto che gli ospedali, ormai colmi di pazienti Covid, siano sul punto di collassare. L’esecutivo vuole fare di tutto per evitare una nuova serrata in tutto il Paese, ma c’è una data chiave. Leggi la notizia completa.

Ore 07,00 – Dati Iss: Rt Lombardia sopra 2, 15 Regioni sopra 1,5 – L’indice di contagio Rt, pari a 1,72 come media nazionale, è superiore a 1 in tutte le Regioni, e supera l’1,5, considerata la soglia critica, in 15 Regioni. E’ quanto emerge dal report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. La Lombardia è l’unica con Rt superiore a 2 (2,08), seguita da Basilicata (1,99), Piemonte (1,97), Molise (1,88) e Provincia autonoma di Bolzano (1.87). Le uniche ad avere l’indice di contagio inferiore alla soglia di 1,5 sono Liguria (1,48), Sardegna (1,24), Marche (1,29), Lazio (1,36) e Sicilia (1,4). Ecco l’elenco nel dettaglio: Abruzzo 1,54, Basilicata 1,99, Calabria 1,6, Campania 1,57, Emilia Romagna 1,63, Friuli V.G. 1,6, Lazio 1,36, Liguria 1,48, Lombardia 2,08, Marche 1,29, Molise 1,88, PA Bolzano 1,87, Piemonte 1,97, PA Trento 1,61, Puglia 1,57, Sardegna 1,24, Sicilia 1,4, Toscana 1,53, Umbria 1,53, Valle d’Aosta 1,54, Veneto 1,56.

Ore 06,30 – Dl ristori bis: Mattarella firma il decreto – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto ristori bis.

Ore 06,00 – Calcio, As Roma: Lorenzo Pellegrini positivo – “Ciao a tutti, l’ultimo tampone ha rivelato che anche io sono positivo al Covid-19 e ho iniziato subito  la quarantena. Voglio rassicurare tutti, sto bene e già da oggi scatta il conto alla rovescia per rientrare in campo a disposizione del mister e dei miei compagni!”. Così sui suoi profili social il centrocampista della Roma e della nazionale comunica di essere positivo al coronavirus.

CORONAVIRUS, COSA È SUCCESSO IERI IN ITALIA

Almeno cinque Regioni in totale dovrebbero diventare zona arancione a partire dall’11 novembre – Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria: sono queste le cinque nuove Regioni che diventeranno zone arancioni a partire da mercoledì 14, come stabilisce l’ordinanza che il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata sulla base dell’ultimo report dell’Iss e del ministero della Sanità sull’epidemia di Covid-19 in Italia. Secondo i 21 parametri (leggi quali sono) con i quali il ministero della Salute ha deciso le aree di rischio, dunque, in cinque Regioni c’è la necessità di alzare il livello di guardia, imponendo nuove e più restrittive misure anti-contagio (qui lo schema delle restrizioni per ogni fascia). La giornata di domani, sempre a quanto si apprende, sarà interamente dedicata alla situazione della Regione Campania. (Qui la notizia completa)

Il bollettino del 9 novembre – È di 573.334 persone attualmente positive (+24.271), 41.750 morti (+356), 345.289 guariti (+10.215), per un totale di  960.373 casi (+25.269), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal bollettino di oggi diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 558.636 attualmente positivi, 27.636 (+1.196) sono ricoverati in ospedale, 2.849 (+100) necessitano di terapia intensiva, mentre 542.849 (+23.402) si trovano in isolamento domiciliare. Per quanto riguarda il numero dei tamponi processati, sono stati 147.725, 43.419 dei 191.144 effettuati ieri. (Qui tutti i dati).

Livorno, febbre alta per giorni: un uomo è morto a 39 anni in attesa di tampone. Un uomo di 39 anni, Jonathan Mangone, è morto sabato scorso in ospedale a Livorno per un attacco cardiaco: per giorni però, racconta la sua famiglia, era rimasto in attesa di tampone per il Covid-19, visto che aveva una febbre molto alta. E adesso annunciano un esposto in Procura. Qui la notizia completa.

Il presidente dell’Ordine dei medici Anelli: “Lockdown subito o tra un mese 10mila morti in più”. A poco meno di una settimana dall’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm che ha suddiviso l’Italia in tre zone a seconda dell’incidenza dei casi di Coronavirus, il presidente della Federazione degli Ordini dei medici Filippo Anelli non ritiene tali misure sufficienti e spinge invece per un lockdown totale. Qui la notizia completa.

Covid, il virologo Burioni: “Essere asintomatico al Coronavirus non vuol dire non essere malato, basta giocare con le parole”. “Essere asintomatico al Covid non vuol dire non essere malato”: lo afferma il noto virologo Roberto Burioni in un articolo pubblicato sul suo sito Medical Facts. “In questi giorni si legge ogni sorta di corbelleria sul fatto che le persone infettate da SARS-CoV-2 e asintomatiche sarebbero sane, e non malate” si legge nell’incipit dell’articolo in cui l’esperto sottolinea che “asintomatico significa senza sintomi, il che in numerose condizioni cliniche non significa per niente non essere malati”. Qui la notizia completa.

Covid, Conte difende l’operato del governo: “Non siamo andati in vacanza, se non avessimo lavorato saremmo già in lockdown”. “Il governo non è andato in vacanza”: il premier Conte difende l’operato dell’esecutivo nella gestione dell’epidemia di Covid. In una lettera inviata al quotidiano La Repubblica, infatti, il presidente del Consiglio scrive: “Non posso accettare che passi il messaggio di un presidente e di un governo che hanno abdicato ai propri doveri approfittando della pausa estiva, che un solo weekend passato al mare o una singola cena a margine di un appuntamento istituzionale vengano così strumentalmente sottolineati”. La notizia

Ricciardi: “Serve il lockdown nelle città metropolitane” – Lockdown nelle città metropolitane. E’ la soluzione proposta da Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, per contenere l’epidemia da Coronavirus. Lo ha detto nel corso di Che tempo che, su Rai3, sottolineando che è necessario inoltre rafforzarsi nelle aree dove servono medici e infermieri, “perché si stanno reinfettando, stiamo perdendo la prima linea delle trincee”.

Leggi anche: 1. Esclusivo TPI – Inchiesta tamponi falsi Campania, parte 2. Parla il principale indagato: “La Asl Napoli 3 sapeva, ho fatto test per loro. Ho le fatture che lo dimostrano” /  2. Esclusivo: Cotticelli a TPI: “Davo fastidio alla massoneria. Volevano eliminarmi, non potendo uccidermi mi hanno screditato” / 3. Covid, l’annuncio di Pfizer: “Vaccino efficace al 90%, 15-20 milioni di dosi in arrivo entro l’anno” / 4. Liguria, Umbria, Abruzzo, Toscana e Basilicata passano alla zona arancione

5. L’Ordine dei medici della Liguria: “Lockdown subito a Genova, è già tardi. I posti letto stanno finendo” / 6. Per gestire la Sanità della Calabria ora si fa il nome di Gino Strada / 7. Usa, il piano anti-Covid di Biden: “Proteggeremo le minoranze, indossate la mascherina” / 8. L’assurdo suicidio di Napoli tra Covid e movida. I medici a TPI: “A breve non potremo curare tutti”

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