Show di Corona fuori dal tribunale di Pavia: “Stasi è innocente, i colpevoli sono più di quattro. La Procura ha prove che non può utilizzare” | VIDEO

L'ex paparazzo ha parlato con i giornalisti poi è andato via
C’era anche Fabrizio Corona tra i giornalisti e i curiosi che attendevano fuori dal tribunale di Pavia l’interrogatorio di Andrea Sempio, che poi non si è presentato, e quello di Alberto Stasi, chiamati a rispondere alle domande della procura sul delitto di Garlasco (qui le ultime notizie). L’ex paparazzo, che ha dedicato una puntata del suo format web Falsissimo all’omicidio di Chiara Poggi, interpellato dai giornalisti presenti ha dichiarato: “Io da chi lo so non ve lo dico, io vi sto dicendo che il procuratore Napoleone ha da tre anni, da quattro anni, delle prove che non può utilizzare. Vi dico una cosa in più, da quanti anni è indagato Sempio? Da sei anni. Perché ha indagato Sempio? Perché il procuratore lo sa che è colpevole, lo sa perché ha le prove, ma non le può utilizzare”.
“Perché è indagato Sempio? Perché il procuratore lo sa che è colpevole. Lo sa perché ha le prove, ma non le può utilizzare.” Queste le parole di Fabrizio Corona che è arrivato davanti alla procura di Pavia, dove oggi vengono interrogati Andrea Sempio e Alberto Stasi. pic.twitter.com/JfiXbVuGjj
— Local Team (@localteamit) May 20, 2025
“Una persona, molto probabilmente l’avvocato De Rensis – ha aggiunto Corona – ha fatto per tre anni delle investigazioni abusive. Cosa significa? Che ha riscontrato dopo tre anni di indagine chi sono i veri colpevoli, che non è Stasi e sono più di quattro. È riscontrato da delle oggettive prove”. L’ex paparazzo ha poi riferito che “il supertestimone è andato prima dalla famiglia Poggi, la famiglia non lo ha voluto ascoltare quando sosteneva che il colpevole non è Stasi”. E ancora: “Io sono qui per fare il mio lavoro, come voi giornalisti. Nessuno mi ha chiamato. Pero’ sta roba che non capite, che ci sono delle prove, certe io non lo dico per spettacolarizzare la mia immagine, non ne ho più bisogno a 51 anni. Posso smettere di lavorare a vita”.