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    Amministrative 2019, dove e quando si vota: i comuni interessati

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 25 Mag. 2019 alle 07:37 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:14

    Elezioni amministrative 2019 | Quando si vota | Dove si vota | Come si vota

    Elezioni amministrative 2019 | Oggi, domenica 26 maggio, quasi 4mila comuni italiani sono chiamati al voto per le elezioni amministrative 2019, tra cui 30 capoluoghi di provincia.

    Tra questi vi sono dei comuni che andranno al voto per scioglimento anticipato della Giunta: Avellino, Cagliari (si vota il 16 giugno), Lecce, Rovigo e Vibo Valentia (si vota in autunno).

    Elezioni amministrative 2019 | Quando si vota

    Il primo turno delle amministrative è accorpato alle elezioni europee. In Piemonte si vota anche per le elezioni regionali e si tiene oggi, domenica 26 maggio 2019.

    L’eventuale ballottaggio è previsto per domenica 9 giugno, come di consueto a 2 settimane dal primo turno.  Il secondo turno è previsto nei comuni superiori a 15mila votanti, nel caso in cui nessun candidato ottenga la maggioranza assoluta. Nei comuni con meno di 15mila abitanti invece non è previsto il ballottaggio e viene eletto sindaco il candidato più votato al primo turno.

    Per quanto riguarda la data del voto vi sono alcune eccezioni, come ad esempio in Sicilia, dove nei 34 comuni chiamati al voto ci si recherà alle urne il 28 aprile e il 12 maggio per l’eventuale ballottaggio. A Reggio Calabria invece si andrà al voto in autunno, forse in concomitanza con le elezioni regionali, ma non si ha ancora la data.

    Elezioni amministrative 2019 | Dove si vota

    I comuni che votano sono 3.865, circa la metà del totale dei comuni italiani. Tra questi ci sono 30 comuni capoluogo di provincia, 6 capoluoghi di regione e 14 città con più di 100mila abitanti. I capoluoghi di regione sono Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza.

    Elezioni amministrative Perugia 2019
    Elezioni comunali Firenze 2019
    Elezioni amministrative Bari 2019
    Elezioni comunali Potenza 2019
    Elezioni amministrative Campobasso 2019
    Amministrative Livorno 2019
    Elezioni amministrative Avellino 2019
    Comunali Ascoli Piceno 2019
    Comunali Bergamo 2019
    Amministrative Biella
    Elezioni amministrative Cesena 2019
    Elezioni comunali Cremona 2019
    Amministrative Reggio Emilia 2019
    Elezioni comunali Rovigo 2019
    Elezioni amministrative Verbania 2019
    Elezioni amministrative Vercelli 2019
    Comunali Urbino 2019
    Amministrative Prato 2019
    Comunali Pescara 2019
    Amministrative Pesaro 2019
    Comunali Pavia 2019

    Amministrative Vibo Valentia 2019

    Comunali Ferrara 2019

    Amministrative Foggia 2019

    Comunali Forlì 2019

    Amministrative Lecce 2019

    Comunali Modena 2019

    Amministrative Riace 2019

    Qui di seguito tutti i comuni capoluogo di provincia. A questo link invece l’elenco dettagliato di tutti i comuni:

    Ascoli Piceno
    Avellino
    Bari
    Bergamo
    Biella

    Cagliari (si vota il 16 giugno)

    Caltanissetta (al voto il 28 aprile. Qui i risultati)

    Campobasso
    Cesena
    Cremona
    Ferrara
    Firenze
    Foggia
    Forlì
    Lecce
    Livorno
    Modena
    Pavia
    Perugia
    Pesaro
    Pescara
    Potenza
    Prato

    Reggio Calabria (si vota in autunno)

    Reggio Emilia
    Rovigo

    Sassari (si vota il 16 giugno)

    Urbino
    Verbania
    Vercelli
    Vibo Valentia

    Elezioni amministrative 2019 | Come si vota

    Dal 1993 in Italia vi è l’elezione diretta dei sindaci. Il sistema elettorale di tipo maggioritario è stato introdotto dalla legge n.81 del 1993. Esistono due differenti modalità di voto: la prima per i comuni con meno di 15mila abitanti e la seconda riguarda i comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti.

    Nei comuni inferiori a 15mila abitanti, nella scheda è indicato, a fianco del contrassegno, il candidato alla carica di sindaco. L’elettore può votare per un candidato alla carica di sindaco, segnando il relativo contrassegno ed esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco.

    Nei comuni superiori ai 15mila abitanti invece l’elettore può votare per una lista attribuendo così il voto anche al candidato sindaco collegato (tracciando il segno sul relativo contrassegno di lista) oppure può votare solo per il candidato sindaco non esprimendo la preferenza per alcuna lista.

    Alle elezioni amministrative è ammesso il voto disgiunto: si può votare per un candidato sindaco e per la lista ad esso collegata o in alternativa può votare per un candidato sindaco e per una lista non collegata.

    Nei comuni sino a 15.000 abitanti è eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti ed alla lista vengono attribuiti tanti voti quanti quelli attribuiti al sindaco. Alla lista del candidato sindaco eletto vengo assegnati i 2/3 dei seggi assegnati al consiglio, i restanti seggi vengono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste nell’ambito di ciascuna lista i candidati vengono eletti consiglieri secondo l’ordine delle cifre individuali, costituite dalla cifra di lista aumentata dei voti di preferenza.

    Nei comuni più popolosi di 15mila abitanti è eletto sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi, se nessun candidato riesce a ottenerla si procede al ballottaggio a cui partecipano i due candidati più votati alla prima tornata e risulterà eletto il candidato che avrà ottenuto la maggioranza relativa. Non sono ammesse al riparto dei seggi le liste che abbiano ottenuto meno del 3 per cento dei voti.

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