Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Coronavirus, che sciocchezza tenere aperte le profumerie e non le librerie: tornate indietro

Immagine di copertina
Illustrazione di Emanuele Fucecchi per TPI

Scusate, ci torno, perché è un problema sempre più grave: è davvero triste un paese in cui le profumerie sono aperte e le librerie sono chiuse. È stato un errore clamoroso, fatto nella fretta e nella concitazione, adesso va corretto, prima che sia troppo tardi. Non ho nulla contro le profumerie sia chiaro – ma molto a favore delle librerie: continuare in questa condizione è come mettere nero su bianco che in questo paese la cultura non è un servizio essenziale, mentre una profumeria sí. Il libro non serve, l’acqua di colonia è un bene di prima necessità?

E questo ovviamente non ha senso. Anche perché nel decreto c’è un’altra follia: Amazon è l’unico canale commerciale che è autorizzato a vendere libri, e fra l’altro non lo fa più (o quasi) perché li considera un mercato troppo piccolo. Mentre invece i librai, che i libri devono venderli perché è la loro missione, non possono farlo perché a loro è vietato. Assurdo.

Poi ci sono altri due temi cruciali, a partire da quello dei libri persi, perché in questo sistema i libri nuovi non escono più. A partire dai libri che dovremmo leggere su Coronavirus: gli studi, le ricerche, i pamphlet. Nella pubblicistica che non arriva ai lettori c’è di sicuro – come spesso capita – un’idea che salva una vita, l’ispirazione di qualcuno che magari troverà un vaccino. Perché tutta questa produzione i librai non lo possono vendere per corrispondenza? Perché una pizza a domicilio si e “I fratelli Karamazov” no? Con la cultura SI mangia, come è noto. Anche con il superfluo, che è il cibo più importante per alimentare i cervelli.

Tutto questo superfluo, in realtà necessario, è la democrazia. I libri che non escono sono libri che non usciranno più, o mai, e pochissimi possono uscire in digitale, sia per una motivazione industriale, sai perché molti lettori – sopratutto anziani – come è noto leggono solo in cartaceo. Questi anziani – invece – dovrebbero essere riforniti dai loro cari di libri, come di pasti e di generi alimentari.

E poi c’è la leva dell’istruzione: i ragazzi che devono studiare per la scuola, o per preparare la maturità devono poter avere accesso alle bibliografie e formarsi: devono poter trovare il libro (questo è il dono unico delle librerie) che non stanno ancora cercando. Ma che li aspetta con la sua copertina. E infine c’è il tema più grave, quello della censura: i libri che non possiamo leggere o che non leggeremo più, sono di fatto libri censurati. Le opinioni che non possono trovare più spazi nell’unico modo in cui da due millenni circolano le idee sono opinioni censurate.

I nazisti i libri li bruciavano. Noi li teniamo reclusi, ma la sostanza non cambia: distruggere gli editori e le librerie significa distruggere i libri, forse in un modo meno eclatante ma altrettanto grave.
L’universo distopico di Fahrenheit 451 si realizza per un codicillo burocratico. Senza dibattito, per distratta e scialba pigrizia. Ecco una follia su cui bisognerebbe scrivere un libro.

• Riapriamo le librerie: la lettura è il cibo dell’anima (di Luca Telese)
TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
Leggi anche:  1. ESCLUSIVO TPI: Una nota riservata dell’Iss rivela che il 2 marzo era stata chiesta la chiusura di Alzano Lombardo e Nembro. Cronaca di un’epidemia annunciata / 2. Coronavirus Anno Zero, quel 23 febbraio all’ospedale di Alzano Lombardo: così Bergamo è diventata il lazzaretto d’Italia
3. Il sindaco Gori a TPI: “Le bare di Bergamo sono solo la punta di un iceberg, i nostri morti sono quasi tre volte quelli ufficiali” (di Luca Telese)/ 4. Perché in Lombardia si muore? Gli errori di Fontana e altre sette importanti ragioni /
5. Coronavirus, tamponi per asintomatici? Solo ai privilegiati. Così prolifera il business dei test privati / 6. Coronavirus, parla la fidanzata di Rugani della Juve: “Il tampone? Sono venuti a farmelo a casa. Nessuna via preferenziale, il trattamento è uguale per tutti” (di Giulio Gambino)
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Cronaca / Armato a San Pietro: arrestato a Roma super ricercato
Cronaca / Come si entra nei Servizi segreti? Ecco il bando per nuovi 007
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Cronaca / Armato a San Pietro: arrestato a Roma super ricercato
Cronaca / Come si entra nei Servizi segreti? Ecco il bando per nuovi 007
Cronaca / In 2 anni 32.500 posti in meno negli ospedali italiani
Cronaca / Desenzano del Garda, multato per aver pulito la spiaggia del lago: parte la colletta
Cronaca / Fa retromarcia e investe il figlio di un anno: il piccolo Matteo muore dopo due giorni di agonia
Cronaca / Sostenibilità ambientale, l’Italia il Paese più virtuoso in Europa con l’80% della produzione dell’acciaio derivante dal riciclo di metalli
Cronaca / Poliziotto sottoposto a un test psichiatrico per capire se fosse gay: condannato il Ministero
Cronaca / Milano, uccisero padre violento: fratelli condannati in appello bis
Cronaca / Mattia Giani, si indaga per omicidio colposo per il calciatore morto in campo