Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:01
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Riapriamo le librerie: la lettura è il cibo dell’anima (di Luca Telese)

Immagine di copertina
Illustrazione di Emanuele Fucecchi

Non so se presto ci sarà proibito correre la mattina, è possibile, potrebbe persino essere necessario. So che bisogna riaprire le librerie, al più presto. Non ho nulla contro le profumerie, infatti, e nemmeno contro i negozi di ferramenta, dove passo volentieri molto del mio tempo, anche solo per comprare uno shampoo o un bullone. Ma trovo assurdo che i libri – in questa emergenza reclusiva – siano considerati un bisogno “non essenziale”.

S&D

Le librerie non solo sono state assurdamente penalizzate in un momento in cui un grande numero di persone sono a casa, e hanno bisogno di leggere per occupare il tempo, ma sono state addirittura sottoposte alla concorrenza sleale di Amazon: a loro è impedita la vendita per corrispondenza, al colosso dell’e-commerce invece si. Come mai? Mistero. Eppure si possono – giustamente – consegnare pasti a domicilio, eppure i corrieri e i postini (Dio li benedica) non interrompono il servizio. Aggiungiamo anche che in libreria ci sono molte meno possibilità di contagio rispetto ad altri esercizi, prendete ad esempio un supermercato.

Ecco perché – magari in forma volontaria, per consentire ad ognuno di scegliere a seconda del contesto in cui si trova – bisognerebbe consentire alle librerie di poter riaprire. In fondo la lettura è il cibo dell’anima, e consentire la vendita dei libri sarebbe il modo migliore per smentire il veleno più sottile è pericoloso che è stato diffuso in questi anni, l’adagio – quello, sì, virale – secondo cui “con la cultura non si mangia”. Sembra l’universo distopico immaginato da Ray Bradbury in “Fahrenheit 451”: in quel romanzo i libri venivano proibiti e bruciati dai pompieri. Nel nostro caso sono semplicemente proibiti. Non è confortante.

Leggi anche:

1. Coronavirus, gli altri eroi che mandano avanti il paese: “Noi corrieri vi consegniamo i pacchi ogni giorno ma rischiamo il contagio” / 2. Coronavirus, si va verso una nuova stretta per i negozi di alimentari e jogging: tutte le limitazioni

3. Coronavirus: Luca Zaia è l’unico vero modello italiano, come Wuhan (di Selvaggia Lucarelli) / 4. Le bare di Bergamo sono l’immagine simbolo della tragedia che stiamo vivendo (di Luca Telese)

TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Pandoro Ferragni-Balocco, per il giudice ci fu una “pratica commerciale scorretta”
Cronaca / Piero Fassino denunciato per furto a Fiumicino: “Ma io volevo pagare”
Cronaca / Roma, ventenne stuprata da due nordafricani: adescata su Instagram
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Pandoro Ferragni-Balocco, per il giudice ci fu una “pratica commerciale scorretta”
Cronaca / Piero Fassino denunciato per furto a Fiumicino: “Ma io volevo pagare”
Cronaca / Roma, ventenne stuprata da due nordafricani: adescata su Instagram
Cronaca / Processo Bochicchio, altro rinvio. E ora le parti civili puntano a far riaprire le indagini
Cronaca / Roma, allarme in hotel del centro per esalazioni tossiche: cinque intossicati
Cronaca / Roma, ragazza precipita da muro del Pincio: portata in codice rosso in ospedale
Cronaca / TPI insieme a Domani per la libertà di stampa in Italia
Cronaca / L’influencer Elena Berlato aggredita e rapinata a Milano: “Sono finita in ospedale”
Cronaca / Gino Cecchettin: "Dopo la morte di Giulia volevo vendicarmi di Turetta"
Ambiente / Generali apre alla comunità l’Oasi Gregoriana affiliata al WWF, un’area naturalistica e agricola ricca di biodiversità