Imane Khelif non si ritira e sogna un’altra medaglia: “Il mio caso ha cambiato lo sport, lotto per tutte le donne”
La pugile algerina non dirà addio alla boxe
Imane Khelif smentisce nuovamente il ritiro e si dice pronta a vincere un’altra medaglia. Intervistata dalla Gazzetta dello Sport, infatti, la pugile algerina spegne le voci circolate nei giorni scorsi: “Non c’è niente di vero, non ho alcuna intenzione di ritirarmi”. L’atleta aggiunge: “La vittoria della medaglia d’oro all’Olimpiade di Parigi mi ha dato ulteriore carica: ho affrontato molte sfide per raggiungere questo successo, compreso il bullismo, e voglio continuare a combattere per far tacere chi dubita di me. Con i miei traguardi sportivi raggiunti sono cresciuti i miei obiettivi. Voglio un’altra medaglia e voglio contribuire a creare più opportunità per le donne nello sport”.
La pugile, poi, parla del suo amore per la boxe: “Mi è sempre piaciuto lo sport, soprattutto il calcio, poi a un certo punto ho capito che ciò che amavo davvero era la boxe. I miei genitori inizialmente erano contrari all’idea che la praticassi, soprattutto mio padre. Veniamo da una piccola città e per una ragazza in Algeria fare boxe era insolito. Nonostante questo mia madre mi ha supportata. All’inizio, però, è stata molto dura, anche economicamente. Ogni giorno, per potermi allenare, percorrevo dieci chilometri a piedi e per permettermelo vendevo pane, alluminio e ferro per strada. Poi ci sono stati momenti duri anche dal punto di vista mentale perché praticare sport ad alto livello richiede sempre dedizione e grandi sacrifici. Quando però un pensiero di arrendermi e mollare mi attraversava la mente sapevo che era il momento giusto per spingere ancora più duramente”.
Poi torna a parlare delle polemiche sul suo caso: “La mia esperienza all’Olimpiade dimostra che qualsiasi atleta può diventare una vittima e quello che è successo è stato molto dannoso, ma io sono riuscita a rimanere concentrata senza farmi influenzare dal clamore che c’era intorno”. La sua vicenda, secondo Imane Khelif, ha contribuito a cambiare lo sport: “Credo che abbia aiutato a far luce sulle sfide che le donne affrontano nello sport e sulle ingiustizie che talvolta subiscono a causa della discriminazione. La mia esperienza ha dimostrato che restare saldi e aggrapparsi alla verità può alla fine portare al successo, e che chi fa del male alle donne non spezzerà mai la loro determinazione. C’è ancora molto da fare per sensibilizzare l’opinione pubblica”.