La scelta delle gemelle Kessler di morire insieme: “L’hanno deciso anni fa, si sono iniettate da sole il siero letale”
Le parole della portavoce di Dghs, l'associazione tedesca che si occupa di suicidio assistito
Le gemelle Kessler hanno vissuto in simbiosi e hanno scelto di morire insieme ricorrendo al suicidio assistito: una decisione che, in realtà, risale ad alcuni anni fa. A rivelarlo è stata Wega Wetzel, portavoce di Dghs, la più grande associazione tedesca che si occupa di suicidio assistito, che in un’intervista a La Repubblica ha dichiarato: “Volevano morire insieme, la data non ha nessun significato particolare, la procedura ha solo bisogno di un po’ di tempo”. Wetzel ha quindi spiegato: “Le persone che hanno fatto la scelta vengono accudite da un legale e da un medico, che insieme decidono se ci sono i presupposti”.
Poi rivela il lungo percorso affrontato da Alice ed Ellen Kessler: “Hanno ricevuto prima la visita di un legale che doveva assicurarsi che la loro decisione fosse maturata da un tempo sufficiente, che non vedessero alternative, che fosse libera e che non avessero, per esempio, malattie psichiatriche. In un secondo momento è andato a trovarli un medico. Anche lui per sincerarsi che le due sorelle avessero maturato una ‘decisione libera e responsabile’. Poi queste due persone hanno continuato a seguire da vicino le gemelle per accertarsi che non avessero proprio più dubbi”.
Il 17 novembre, quindi, è arrivato il momento che le gemelle Kessler aspettavano da tempo: “Al momento della morte sia il legale sia il medico erano presenti. È il medico a preparare l’infusione, ma deve essere rigorosamente il paziente a girare la valvola perché le venga iniettata. Lì hanno chiesto alle gemelle per un’ultima volta se avessero ben chiaro cosa stessero per fare, se lo volessero davvero. E hanno fatto una prova tecnica con la soluzione salina”. Poi, dopo essersi sincerati ancora una volta della “libera e responsabile decisione”, le gemelle Kessler “hanno potuto iniettarsi la dose letale. La morte in questi casi avviene subito per arresto cardiaco”.
Dopo la morte, la procedura prevede l’arrivo della polizia, che deve sincerarsi che tutte le regole previste dalla Costituzione siano state rispettate. Per dimostrare che l’iniezione non sia stata somministrata da terzi ci sono diversi metodi: “Spesso ci sono dei familiari presenti che poi possono testimoniare che è andata così. Oppure a volte si fanno dei video”. La morte delle gemelle Kessler ora potrebbe accendere una luce su una pratica che in molti Paesi europei è ancora osteggiata: “Magari farà capire a molti che non è necessario andare in Svizzera, che si può morire con dignità anche in Germania”.