Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 13:16
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Elezioni Regionali Umbria 2019: i risultati a confronto con i voti delle Europee e delle precedenti regionali

Immagine di copertina

Boom della Lega e di Fratelli d'Italia, disastro M5S, tiene il Partito Democratico

Elezioni Regionali Umbria 2019: i risultati a confronto con i voti delle Europee

I risultati delle elezioni regionali in Umbria messi a confronto con i voti che i partiti hanno raccolto alle Europee del 2019: ecco chi scende e chi sale rispetto alla tornata elettorale, che si è tenuta il 26 maggio scorso, ma anche rispetto alle regionali umbre del 2015.

Le elezioni regionali che si sono tenute ieri, domenica 27 ottobre, in Umbria hanno visto trionfare la coalizione di centrodestra, il cui candidato era l’esponente della Lega Donatella Tesei (qui il suo profilo), che ha staccato di 20 punti la coalizione civica formata da Pd e M5S, che aveva come candidato presidente Vincenzo Bianconi (qui il suo profilo).

Elezioni regionali Umbria 2019, ecco chi ha vinto: i risultati definitivi. Vittoria del centrodestra, debacle di Pd e M5S

Ma come sono andati i partiti rispetto alle elezioni Europee del maggio scorso e alle ultime regionali umbre del 2015?

Lo vediamo di seguito.

Elezioni Umbria: il confronto con le Europee

Il partito più votato in Umbria si conferma la Lega di Matteo Salvini, che alle regionali umbre ha conquistato 154.217 voti, pari al 36,94 per cento. Un risultato più in meno in linea con quello delle Europee quando il Carroccio aveva ottenuto 171.458 voti con il 38,18 per cento.

Elezioni Umbria 2019, Salvini: “Impresa storica, lezione di democrazia per Pd e M5S”

Raddoppia quasi  i voti, invece, il partito di Giorgia Meloni Fratelli d’Italia che dal 6,58 per cento delle Europee, corrispondenti a 29.551 voti, arriva al 10,39 per cento, ottenendo 43.385 preferenze.

In lieve calo, ma tutto sommato stabile, Forza Italia che dai 28.828 voti presi alle Europee, pari al 6,42 per cento, scende al 5,50 per cento con 22.964 voti.

Per quanto riguarda i partiti sconfitti, il Partito Democratico registra una perdita di oltre 10mila voti: rispetto alle Europee, dove aveva ottenuto 107.687 con il 23,98 delle preferenze, il partito guidato da Nicola Zingaretti scende al 22,33 per cento, ottenendo 93.212 voti.

Elezioni Umbria 2019, Nicola Zingaretti: “Riflettere su voto e scelte da fare”

La performance peggiore, però, la ottiene il Movimento 5 Stelle, che dimezza i suoi voti rispetto alle Europee. Il 26 maggio scorso, infatti, il M5S, che pur aveva ottenuto un risultato deludente, aveva preso 65.718 voti, pari al 14,63 per cento. Domenica 27 ottobre, invece, i pentastellati hanno ottenuto 30.914 preferenze, pari al 7,41 per cento.

Elezioni in Umbria, M5S dice basta ad alleanze col PD: “Esperimento fallito”. Ma Conte frena: “Errore fermarsi adesso”

Regionali Umbria: i voti rispetto alle elezioni del 2015

Ecco, invece, il confronto con le elezioni regionali, che si sono tenute in Umbria il 31 maggio del 2015. Partiamo da un dato importante: l’affluenza alle urne, in aumento del quasi 10 per cento. Rispetto al 2015, infatti, che aveva visto il 55,43 per cento degli aventi diritto recarsi al voto, domenica 27 ottobre si è recato alle urne il 64,4 per cento degli elettori.

Tra i partiti, chi registra un vero e proprio boom è la Lega di Matteo Salvini che triplica i suoi voti. Nel 2015, infatti, il Carroccio aveva ottenuto il 49.203 preferenze, pari al 13,99 per cento, mentre alle regionali del 2019 è risultato il primo partito con il 36,94 per cento, pari a 154.217 voti.

Raddoppia le preferenze anche Fratelli d’Italia che passa dai 21.931 voti del 2015, corrispondenti al 6,24 per cento, alle 43.385 preferenze del 2019, che valgono al partito di Giorgia Meloni il 10,39 per cento.

Calo per Forza Italia che dai 30.017 voti ottenuti nel 2015, pari all’8,53 per cento, passa ai 22.964 voti del 2019, con il 5,50 per cento.

Il Partito Democratico, che nel 2015 aveva vinto le elezioni risultando il primo partito con il 35,76 per cento delle preferenze, pari a 125.777 voti, crolla al 22,33 per cento, corrispondente a 93.296 voti.

Male anche il Movimento 5 Stelle che passa dalle 51.203 preferenze ottenute nel 2015, pari al 14,56 per cento, ai 30.953 voti ottenuti nel 2019, che gli sono valsi il 7,41 per cento.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / È ora di combattere contro i nazionalismi che mettono in pericolo l’Europa (di N. Zingaretti)
Politica / Il peso di Minniti sullo scacchiere della grande politica: così cambierà la Fondazione Med-Or
Politica / John Elkann rifiuta (ancora) l’invito del Parlamento. E Stellantis smentisce la buonuscita da 100 milioni per Tavares
Ti potrebbe interessare
Opinioni / È ora di combattere contro i nazionalismi che mettono in pericolo l’Europa (di N. Zingaretti)
Politica / Il peso di Minniti sullo scacchiere della grande politica: così cambierà la Fondazione Med-Or
Politica / John Elkann rifiuta (ancora) l’invito del Parlamento. E Stellantis smentisce la buonuscita da 100 milioni per Tavares
Politica / Beppe Grillo si rivolge ai sostenitori del M5S: “Il Movimento è morto e stramorto. Ma sono ottimista”
Politica / Chi è Tommaso Foti, il nuovo ministro per gli Affari europei
Politica / Conte: “Se fossi stato al governo avrei fatto molte telefonate a Putin” | VIDEO
Politica / Sciopero generale, Landini: “Siamo in 500mila per rimettere al centro le persone, non il profitto” | VIDEO
Gossip / Vannacci stupito dalle parole di Fedez: "Sono lusingato"
Cronaca / Sciopero generale 29 novembre, si fermano scuola, trasporti e sanità: orari e servizi garantiti
Politica / Beppe Grillo sfida Giuseppe Conte e chiede di ripetere il voto all’Assemblea costituente M5S