Chi è Donatella Tesei, la nuova presidente della regione Umbria
Chi è Donatella Tesei, la nuova presidente della regione Umbria
Donatella Tesei è la nuova presidente della regione Umbria, dopo aver trionfato alle elezioni regionali che si sono tenute domenica 27 ottobre (qui i risultati). Tesei ha staccato di 20 punti il suo principale sfidante Vincenzo Bianconi, sostenuto dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle.
I dati definitivi sono infatti i seguenti: la coalizione di centrodestra si è imposta con il 57,5 per cento dei voti, mentre Bianconi si è fermato al 37,5 per cento. Il compito di guidare l’Umbria nei prossimi cinque anni spetterà quindi a Donatella Tesei.
Figlia di commercianti, classe 1958, vive a Montefalco in provincia di Perugia ed è nata a Foligno. Si è laureata in giurisprudenza all’Università degli Studi di Perugia ed è iscritta all’albo dei praticanti procuratori avvocati di Spoleto dal 1982. In passato è stata vice Pretore Onorario presso la Pretura di Montefalco e presso la Pretura Circondariale di Spoleto.
Tesei è sposata e ha due figli. Attiva in numerose associazioni regionali, fa il suo ingresso in politica nel 2009 quando viene eletta sindaco di Montefalco nella lista di centro-destra. Alle amministrative del 2014 è riconfermata sindaco finché nel 2018 non viene eletta al Senato della Repubblica nel collegio di Terni.
A giugno del 2018 è stata eletta Presidente della 4ª Commissione permanente Difesa del Senato ed è attualmente la candidata del centro destra e della Lega alle elezioni in Umbria del 2019. Il suo nome è stato fortemente appoggiato dal leader della Lega Matteo Salvini che ha voluto Tesei come prima candidata della coalizione.
Durante la campagna elettorale, ci sono state polemiche per il presunto buco i bilancio lasciato da Tesei quando era sindaca di Montefalco.
“Lei dice solo 375.000 euro e comunque coperti, il documento ufficiale dice 1,6 milioni, il gruppo di opposizione dice più di 4 milioni di euro”, ha scritto Repubblica in un articolo.
“L’idillio municipale si incrina nel 2017, quando la Corte dei Conti scopre che nel bilancio del 2014 erano stati inseriti alla voce ‘residui attivi’ (le somme che il Comune contava di incassare di lì a breve) ben 1,4 milioni di tributi inesistenti. Quote di Imu, Tari, Tasi mai entrate, quindi c’ è un disavanzo, e anche sostanzioso”, spiega Repubblica. Secondo l’ex assessore regionale, Vincenzo Riommi, per anni l’amministrazione Tesei avrebbe iscritto a bilancio, per ogni tassa, ‘il totale del gettito possibile e non quello realistico dell’ effettiva riscossione’”.
Tesei, però, ha respinto ogni accusa al mittente, sostenendo che non esista alcun buco di bilancio: “Adesso basta, a Montefalco non esiste alcun buco di bilancio. Il cosiddetto disavanzo tecnico di 375.000 euro è stato coperto con strumenti ‘ordinari’, quello da 1,6 milioni è coperto in trent’anni come vuole la legge. Siamo alla mistificazione politica. Montefalco rimane un modello virtuoso di promozione turistica, di eccellenza enogastronomica e vino eccellente”, ha dichiarato.