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Covid: il commissario della Sanità calabrese Cotticelli si dimette, a breve nuova nomina

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Il commissario ad acta per la sanità della Calabria, Saverio Cotticelli, e il premier Giuseppe Conte

"Dovevo fare io il piano Covid? Non lo sapevo", ha detto Cotticelli in un'intervista a Rai 3. Immediata la reazione di Conte: "Via subito"

Covid: Sanità Calabria, Cotticelli si dimette, a breve nuova nomina

 

Il commissario ad acta per la Sanità della Calabria, Saverio Cotticelli, sta presentando le sue dimissioni al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri. È quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute, che inoltre precisano che il piano Covid-19 (art. 2 DL. 34/2020) per il potenziamento della rete ospedaliera di emergenza è stato adottato dalla struttura commissariale della regione Calabria il 18 giugno scorso, integrato il 3 luglio, approvato dal Ministero della Salute il 16 luglio e successivamente inviato al Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, così come fatto nelle stesse settimane per tutte le altre Regioni.

S&D

I termini e le procedure dei piani per aumentare la dotazione di terapie intensive sono gli stessi anche per le Regioni commissariate che li hanno adottati nei tempi previsti. Già nelle prossime ore è prevista la nomina del nuovo Commissario per la Calabria.

A fare scalpore è stata un’intervista al programma di Rai 3 Titolo V andata in onda ieri, 6 novembre, nella quale Cotticelli ha dimostrato di non sapere che il piano Covid era di sua competenza e altre gravi lacune.”Dovevo fare io il piano Covid? Non lo sapevo“, ha detto nell’intervista. Immediata la reazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”, ha scritto in una nota il premier.

Leggi anche: Calabria zona rossa: la Regione forza la mano contro il Governo e rischia il commissariamento (di Alessia Bausone)

Chi è Saverio Cotticelli

Saverio Cotticelli, campano di origine, generale dei carabinieri in pensione con una lunga e notevole carriera nell’Arma, avendo guidato, tra le atre, il Nas, la Legione Piemonte, la Legione Lazio e il sindacato Cocer, è arrivato in Calabria agli inizi di gennaio 2019, dopo la sua nomina da parte del governo Conte a guida M5s-Lega avvenuta il 7 dicembre 2018 ad opera dell’allora ministro dell’Economia Tria, di concerto con la ministra della Salute Grillo e sentita la ministra degli Affari Regionali Stefani, ed era stata confermata il 19 luglio 2019.

Oltre 20 i compiti che gli erano stati assegnati dal governo nazionale per risanare la sanità calabrese, in Piano di rientro dal 2009 e commissariata dal 2010, sotto il profilo contabile e della erogazione dei Lea: “Legalità, legalità, legalità”, è stato il tema di fondo dei suoi interventi pubblici, e non a caso il primo incontro istituzionale che Cotticelli ha avuto al suo arrivo in Calabria è stato con il procuratore capo dell’Antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri.

In quasi due anni di gestione della sanità calabrese, Cotticelli, affiancato da un sub commissario – inizialmente Thomas Schael e successivamente Maria Crocco, ha avuto rapporti complicati, sul piano istituzionale, con i due presidenti di regione con cui ha coabitato, Mario Oliverio e Jole Santelli, e rapporti spesso conflittuali con ampi settori della sanità, soprattutto il privato, e con i sindacati, che negli ultimi tempi avevano più volte sollecitato la sua rimozione al ministro Speranza, riporta l’agenzia stampa Agi nella sua ricostruzione.

Nell’ultimo periodo era diventato bersaglio di numerose critiche, tra cui quella di non aver saputo adempiere al primo dei suoi mandati, la riduzione dello storico disavanzo della sanità calabrese: per questo il commissario ad acta era stato aspramente criticato nell’ultimo Tavolo di monitoraggio interministeriale, tenuto lo scorso 9 ottobre, all’esito del quale sarebbe emerso un persistente “buco” nei conti della sanità calabrese superiore ai 200 milioni (senza le coperture della tassazione).

All’indomani di questa riunione, Cotticelli aveva anche annunciato la sua intenzione di presentare le dimissioni, riservandosi però di ufficializzare solo dopo aver avuto con confronto con il ministro Speranza. Nei giorni scorsi il governo ha approvato il “Decreto Calabria” che proroga il commissariamento della sanità calabrese, e Cotticelli è rimasto alla guida del settore in attesa della nuova nomina: ora questo clamoroso “scivolone”, che è costato a Cotticelli il posto di commissario, con le dimissioni nelle mani dei ministri Speranza e Gualtieri.

Dopo la trasmissione di ieri sera è stata immediata la ‘rivolta’ del mondo politico, sindacale e delle associazioni. Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha anche annunciato che sta valutando la possibilità di intraprendere azioni legali “con le amministrazioni comunali e provinciali che rappresento, se dalle parole di Cotticelli dovessero ravvisarsi profili di reato”.

Tutti i sindaci della Città metropolitana di Reggio Calabria (in tutto 97) hanno preparato un documento per chiedere “finalmente di voltare pagina nella sanità calabrese”. E intanto monta la rabbia dei cittadini che, in tv, hanno scoperto – affermano gli esponenti di numerose associazioni – che “il commissario alla sanità calabrese non ha mai lavorato su un piano anti Covid e che addirittura non ha un quadro chiaro sui numeri dei ricoveri in reparto e, soprattutto in terapia intensiva. Una vergogna”.

Leggi anche: 1. Calabria, il commissario della Sanità Cotticelli si dimette: “Il piano Covid dovevo farlo io? Non lo sapevo” | VIDEO; 2. Covid, Conte: “Il commissario della Sanità calabrese Cotticelli va sostituito subito”; 3. Il Tar del Lazio respinge il ricorso della Calabria al DPCM che la rendeva zona rossa; // 4. Calabria, pazienti in terapia intensiva passati da 14 a 2 la notte prima del Dpcm: “Dati manomessi”
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