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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Zelensky: “Deve diventare Paese più moderno e sicuro d’Europa”. Russia: “La regione di Kursk sotto attacco ucraino”. Nato: Stoltenberg, avviata ratifica adesione Svezia-Finlandia

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Credit: EPA/STR

GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 5 LUGLIO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – La guerra in Ucraina entra nel 132esimo giorno: il presidente Vladimir Putin ieri ha ordinato di continuare l’offensiva in Donbass dopo la conquista dell’intera regione di Luhansk, arrivata nel fine settimana con la presa di Lisichansk, l’ultima roccaforte ucraina nell’oblast orientale. Secondo le autorità ucraine, Mosca punta adesso sulla regione di Donetsk e in particolare sulle città di Sloviansk, Bakhmut e Kramatorsk, colpite da pesanti bombardamenti negli scorsi giorni. Intanto il presidente della Bielorussia, Aleksandar Lukashenko, ha fatto sapere che il suo paese continuerà a sostenere la Russia “nella sua lotta contro il nazismo” e che Mosca e Minsk hanno “praticamente un esercito unificato”. Parole “pericolose” le ha definite Volodimir Zelensky, mentre a Lugano ieri è iniziata la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina. L’Ucraina ha chiesto che sia la Russia a pagare, tramite i beni sequestrati a causa delle sanzioni occidentali, i costi della ricostruzione, stimati in 750 miliardi di dollari. Di seguito tutte le notizie sulla guerra in Ucraina di oggi, 5 luglio 2022.

S&D
GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 5 LUGLIO 2022
Ore 16.10 – Sindaco Kiev: un tradimento cedere territori per terminare guerra – Cedere territori dell’Ucraina per far mettere fine alla guerra scatenata dalla Russia sarebbe ”un tradimento”. Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko intervistato da Sky News. “A volte mi arrabbio se sento dai nostri partner messaggi che vanno in questa direzione”, ha detto. “E’ lo stesso messaggio che della Federazione Russa: ‘ok siamo pronti a trovare un compromesso, troviamo una soluzione’. Quale compromesso? Rinunciare a una parte del nostro territorio è un compromesso? Per noi, per gli ucraini non lo è”, ha detto Klitschko dicendo che invece ”è un tradimento”.
Ore 16.00 – Ministro Energia Ucraina: “Russi hanno danneggiato o distrutto 90% stazioni eoliche” – “Gli occupanti hanno danneggiato o distrutto il 90% delle nostre stazioni eoliche. Hanno distrutto o sequestrato il 30% degli impianti fotovoltaici, il 30,1% di impianti di cogenerazione, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è occupata”. lo ha detto a Lugano, durante la conferenza per la costruzione dell’Ucraina, il ministro dell’Energia ucraino Herman Haluschenko.
Ore 15.50 – Shoigu: “Priorità sono sicurezza militari Russia e civili ucraini” – Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, assicura che la priorità di Mosca sono la vita e la salute dei militari dispiegati in Ucraina e la sicurezza della popolazione civile. “Le forze russe garantiscono sostegno a tutto campo alla popolazione delle zone liberate con l’operazione militare speciale. Gli sforzi per garantire una vita tranquilla nei territori controllati dalla Russia proseguono”, ha aggiunto, ribadendo per l’ennesima volta che “l’operazione prosegue fino a che gli obiettivi fissati dal comandante in capo supremo non saranno raggiunti”.
Ore 15.40 – Mariupol, solo il 3% dei residenti ha accesso all’acqua potabile – Solo il 3% dei residenti di Mariupol ha accesso all’acqua potabile. Lo ha reso noto Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco della città dell’Ucraina meridionale occupata dai russi. I residenti sono costretti a prelevare l’acqua ovunque “anche dalle fognature”, ha aggiunto la stessa fonte, che ieri aveva lamentato la mancanza di medici in città. Lo riporta il Guardian.
Ore 15.30 – Kiev: nuovi raid russi nella regione di Chernihiv – Le forze russe hanno bombardato l’area vicino al villaggio di Bleshnia, nella regione di Chernihiv. Lo ha annunciato Viacheslav Chaus, capo dell’amministrazione militare regionale in un post su Telegram. Lo riferisce Ukrinform. “Il nemico continua a bombardare le aree di confine nella regione di Chernihiv! Un’ora fa, i russi hanno bombardato l’area vicino al villaggio di Bleshnia – ha precisato -. Abbiamo avuto una cinquantina di esplosioni e finora non si sono registrate vittime”. Le truppe d’invasione russe sono state costrette a lasciare la regione di Chernihiv ad aprile. Da allora, il nemico ha periodicamente bombardato i villaggi di confine di questa regione.
Ore 15.20 – L’Ucraina mette al bando il Partito comunista – La Corte d’Appello ucraina ha messo al bando l’attività del Partito Comunista. Lo riferisce Ukrinform riportando il testo della decisione del tribunale che vieta “le attività del Partito Comunista dell’Ucraina” e trasferisce allo Stato “la proprietà, i fondi e altri beni del partito, le sue organizzazioni regionali, cittadine e distrettuali”.
Ore 15.10 – Kiev, “occupanti costringono studenti a scuola russa altrimenti tolgono potestà genitori” – Gli occupanti costringono i bambini ucraini a frequentare scuole con programmi russi, in caso di rifiuto minacciano di privare i genitori della loro potestà. Nel distretto di Pologívs ʹKomu della regione di Zaporizhzhia, riferisce l’intelligence ucraina, “le autorità di occupazione costringono i cittadini dell’Ucraina a inviare i loro figli nelle scuole e negli asili che lavorano sul programma russo e dove lavorano insegnanti ed educatori provenienti dalla Russia. In caso di disaccordo l’amministrazione minaccia di allontanare i bambini dalle famiglie.
Ore 15.00 – Zelensky pensa che Bielorussia non entrerà in guerra – “Pensiamo che la Bielorussia non sarà trascinata in questa guerra, ma vi sono provocazioni da parte sua e proseguiranno”. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo in collegamento video a un forum economico organizzato dall’Economist ad Atene. “Numerosi missili di diversi calibri sono stati lanciati dal territorio bielorusso e hanno causato sofferenze all’Ucraina”, ha aggiunto Zelensky. “Tuttavia – ha osservato – siamo consapevoli che non è una decisione presa dal popolo bielorusso”. I bielorussi, ha concluso Zelensky, devono comunque “fare tutto il possibile per non essere trascinati in questa guerra” e “assumersi tutte le loro responsabilità”. Ad ogni modo, l’Ucraina è “pronta” a rispondere a un eventuale attacco dal lato bielorusso.
Ore 14.50 – Mosca: “Armi Occidente finiscono in paesi del Medioriente e anche nel mercato nero” – Una parte delle armi che l’Occidente invia all’Ucraina finisce in paesi del Medioriente e anche nel mercato nero. Lo ha detto il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, aggiungendo che le forze di Kiev hanno già ricevuto oltre 28mila tonnellate di armi finora. “Secondo informazioni di cui disponiamo, una parte delle armi fornite all’Ucraina dall’Occidente finisce nella regione del Medioriente e anche nel mercato nero”, ha affermato Shoigu.
Ore 14.40 – Filorussi: milizie tornano dal fronte dopo presa del Luhansk – Le unità dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk che hanno contribuito alla “liberazione” della repubblica popolare di Luhansk, si stanno spostando verso Donetsk. Lo ha dichiarato il leader della Dpr, Denis Pushilin, citato dall’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. “La Repubblica popolare di Lugansk è stata liberata”, ha detto. “Possiamo già dire che il nostro battaglione, che ha preso parte all’aiuto dei nostri fratelli, si sta muovendo verso Donetsk. Anche il secondo battaglione di Luhansk si sta muovendo”. In precedenza il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha riferito a Putin della liberazione della Repubblica popolare di Luhansk.
Ore 14.30 – Zelensky: “Il ricatto del gas di Putin è come una guerra” – Con il suo gioco sul gas, la Russia sta facendo di tutto per mantenere l’inflazione in crescita e per far sì che l’Europa sperimenti la più grande crisi della storia. Lo afferma Volodimir Zelensky all’apertura della 26esima tavola rotonda annuale del governo degli economisti ad Atene, come scrive un corrispondente di Ukrinform. “Abbiamo bisogno di un’unità in Europa”, ha detto, “che diventi la più grande della storia. Naturalmente, molto è già stato fatto per questo. Ma non ancora tutto. Ad esempio, ciò che sta accadendo sul mercato dell’energia in Europa e che sta accadendo in questo momento dovrebbe essere visto come una guerra. Con il suo gioco del gas, la Russia sta facendo di tutto per mantenere l’inflazione in crescita e far sì che l’Europa sperimenti quest’inverno la più grande crisi della storia”.

Ore 13.30 – Zelensky: “Ci serve garanzia sicurezza anche se fuori da Nato” – “L’Ucraina non è nella Nato. E quando abbiamo cercato di avviare la campagna di adesione, abbiamo ricevuto una risposta negativa anche alla richiesta di un Piano d’azione per l’adesione. Ma questo non è un motivo per fermarci. Abbiamo bisogno di un sistema di garanzie di sicurezza, di uno spazio così sicuro che possa essere efficace anche in condizioni in cui non siamo nell’Alleanza”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla tavola rotonda annuale dell’Economist. “Non siamo nella Nato ma siamo su questa strada”, ha detto Zelensky. “E ci deve essere certezza e certezza ora: cosa fare per prevenire l’aggressione? Cosa si dovrebbe fare per fermare immediatamente l’aggressione iniziata? A questo vogliamo dare risposte e ci stiamo attualmente lavorando con i nostri partner, con quegli stati che, di fatto, potranno diventare garanti. Se un tale sistema fosse in vigore ora, non ci sarebbe la guerra”.

Ore 13.10 – Nato, Stoltenberg: “Con Svezia e Finlandia più forti e al sicuro” – “Svezia e Finlandia, benvenute nell’Alleanza Atlantica, la renderete più forte e ci consentirete a tutti di essere più al sicuro”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles dopo la firma dei protocolli di adesione di Finlandia e Svezia.

Ore 13.00 – Svezia: non c’è una lista di persone da estradare in Turchia – La ministra degli Esteri svedese Anna Linde ha sottolineato che il memorandum sulla lotta al terrorismo siglato con la Turchia non contiene parti segrete e neppure “una lista specifica” di individui da estradare. “Le autorità preposte all’estradizione ricevono le richieste e le processano secondo le procedure, poi è l’Alta corte a prendere la decisione. Non ci possono essere vie legali aggiuntive, rispetteremo la legge svedese e il diritto internazionale”, ha assicurato durante una conferenza stampa al fianco del collega finlandese Pekka Haavisto, chiarendo che con la Turchia “avremo più cooperazione” contro il terrorismo. La Nato oggi ha avviato la procedura di ratifica della storica adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza atlantica. L’ingresso dei due paesi scandinavi era stato ostacolato dalla Turchia, che ha chiesto di consegnare i membri di organizzazioni curde ricercati da Ankara.

Ore 12.50 – Mattarella: “UE pronta ad aiutare paesi in difficoltà per crisi alimentare” – Con il presidente Nyusi “abbiamo parlato dell’aggressione russa che sta provocando il ritorno in questo millennio il fatto che un paese più grosso possa aggredire uno più piccolo. L’Unione Europea è pronta a aiutare i paesi in difficoltà per la crisi alimentare”. Lo ha detto il capo dello stato Sergio Mattarella a Maputo, in Mozambico.

Ore 12.40 – Media, “ambasciatore a Berlino lascerà l’incarico e tornerà a Kiev” – L’ambasciatore ucraino a Berlino Andriy Melnyk, starebbe per lasciare l’incarico e tornare a Kiev ad occupare un posto al ministero degli Esteri. A riferirne sono la Bild e la Sueddeutsche Zeitung. Il 46enne diplomatico è noto per le sue posizioni estremamente critiche nei confronti della politica del governo tedesco sull’Ucraina, in particolare sul tema della consegna di armi. La scorsa settimana avevano attirato forti polemiche le sue frasi a favore di Stepan Bandera, il collaboratore nazista considerato padre della patria dalla destra ucraina. “Bandera non è stato uno sterminatore di massa di ebrei e polacchi”, aveva detto durante un’intervista, spingendo lo stesso ministero degli Esteri di Kiev a una presa di distanze.
Ore 12.30 – Kuleba, bloccare esportazioni marittime russe – Il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba ha esortato la comunità internazionale a bloccare l’accesso delle compagnie russe a servizi per le spedizioni marittime. “L’economia russa orientata all’esportazione è fortemente dipendente dal trasporto marittimo fornito da flotte straniere. Esorto i partner a limitare l’accesso della Russia ai loro servizi e ad esaurire la macchina da guerra di Putin”, ha detto su Twitter. “Dopotutto, ciò che la Russia sta davvero esportando nel mondo oggi è morte, crisi e bugie”.
Ore 12.20 – Cremlino, “al vaglio piani sicurezza in caso basi Nato in Finlandia” – Sono in corso “sforzi” per garantire la sicurezza della Russia, in particolare alla luce del possibile dispiegamento di armi della Nato in Finlandia e Svezia. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta la Tass. “Tali opzioni sono al vaglio, non del Cremlino ma del ministero della Difesa. Ci sono i piani necessari, gli sforzi sono in corso per garantire la nostra sicurezza”, ha detto, quando gli è stato chiesto se la Russia stesse valutando opzioni per rispondere alla possibile creazione di una base Nato in Finlandia vicino al confine russo.
Ore 12.10 – Mosca: creati due corridoi nel Mar Nero per l’export di grano – La Russia ha realizzato due corridoi nel Mar Nero e nel Mar d’Azov per facilitare l’esportazione di grano. Lo ha reso noto il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, secondo quanto riporta RIA Novosti. “Stiamo adottando una serie di misure per garantire la sicurezza della navigazione nelle acque del Mar Nero e del Mar d’Azov”, ha detto il ministro. “Il pericolo di mine nelle acque del porto di Mariupol è stato completamente eliminato”.

Ore 12.00 – Zaporizhzhia, russi a pronti a vendere grano a Iran, Arabia Saudita e Iraq – I russi che hanno preso il controllo della regione di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, prevedono di vendere il grano al Medioriente e in particolare all’Arabia Saudita, all’Iran e all’Iran. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione imposta dalla Russia a Zaporizhzhia, Yevgeny Balitsky, citato dall’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 11.50 –  Si insedia in regione Kherson ex governatore Kaliningrad – Un ex esponente del Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa (Fsb), erede del Kgb, è stato nominato a capo dell’amministrazione della regione di Kherson. Lo hanno reso noto le autorità filorusse insediate dopo l’occupazione. Sergei Yeliseyev, fino a oggi vice governatore di Kaliningrad, ha assunto l’incarico di governatore della regione di Kherson, ha annunciato il responsabile dell’amministrazione delle forze di occupazione Vladimir Saldo. “L’Ucraina è cosa del passato per la regione di Kherson. La Russia è qui per sempre”, ha scritto su Telegram. Yeliseyev ha 51 anni e si era diplomato all’accademia dell’Fsb. Suo vice sarà Aleksei Kovalev, ex deputato ucraino passato ai russi, sopravvissuto a un tentato omicidio lo scorso giugno.
Ore 11.30 – Shoigu: “Operazione speciale terminerà con raggiungimento obiettivi” – “L’operazione speciale in Ucraina si concluderà con il completo raggiungimento di tutti i compiti, oggi la priorità è preservare la vita e la salute della popolazione militare e civile russa”. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu in una teleconferenza a Mosca, secondo quanto riportano le agenzie russe.
Ore 11.20 – Esperti USA, “offensiva russa su Bakhmut ma Kiev contrattacca” – Dopo la presa di Lisichansk le truppe russe stanno preparando un’offensiva su Bakhmut e Siversk ma grazie alle armi occidentali gli ucraini frenano l’avanzata. Lo rileva l’istituto per lo studio della guerra (Isw). Secondo i dati analizzati dall’istituto, le forze armate ucraine stanno attaccando sempre più le infrastrutture militari russe con l’aiuto del fuoco indiretto e dei sistemi Himars forniti dagli Stati Uniti. In particolare, le forze ucraine hanno colpito i depositi di munizioni russi a Dibrivny nella regione di Kharkiv (vicino alla linea del fronte) il 4 luglio e Snizhny nel Donetsk (a circa 75 km dalla prima linea) la notte tra il 3 e il 4 luglio, dopo aver colpito uno dei quattro depositi di munizioni russi a Melitopol il 3 luglio. I sistemi Himars forniti dall’Occidente dimostrano come gli aiuti militari occidentali stiano fornendo all’Ucraina nuove e necessarie capacità militari, ha osservato ISW.
Ore 11.10 – Russia progetta linea ferroviaria tra Rostov e Donbass – La Russia sta progettando di creare un collegamento ferroviario tra la regione di Rostov nella Russia meridionale e le aree di Donetsk e Luhansk nell’Ucraina orientale. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.
Ore 11.00 – Mosca: “Raggiungeremo obiettivi nonostante aiuti militari Occidente a Kiev” – Gli “obiettivi saranno raggiunti” a “prescindere dall’assistenza militare all’Ucraina da parte di Stati Uniti e Occidente”. Si è espresso così il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Nikolai Patrushev, in dichiarazioni riportate dall’agenzia russa Interfax in cui ha anche affermato come “nel contesto dell’aggressione economica scatenata dall’Occidente contro la Russia” e del “rifiuto dei prodotti energetici russi, sia importante trovare nuovi mercati per l’energia, anche nei Paesi dell’Asia-Pacifico”. Patrushev ha ripetuto gli “obiettivi” russi e le accuse agli ucraini in quella che per il Cremlino è una “operazione militare speciale” in Ucraina. “La Russia, che difende i suoi interessi nazionali e la sua sovranità”, ha sostenuto, “è stata dichiarata come un nemico dagli Usa e dai loro alleati, come si riflette nei documenti, compresi quelli adottati durante il summit Nato a Madrid”.
Ore 10.50 – Onu, guerra causa gravi danni anche all’ambiente – La guerra in Ucraina non ha causato solo morti, feriti e distruzione, ma ha provocato anche gravi danni all’ambiente che potrebbero lasciare “un’eredità tossica per le generazioni future”. È quanto emerge da un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), che elenca gli incidenti avvenuti nelle centrali e negli impianti nucleari, quelli nelle infrastrutture energetiche, comprese petroliere, raffinerie di petrolio, impianti di perforazione, impianti di gas e gasdotti, nelle miniere, nei siti industriali e negli impianti agroalimentari. ”Ciò si traduce in molteplici eventi di inquinamento atmosferico e contaminazione delle acque sotterranee e di superficie”‘, ha affermato il direttore esecutivo dell’Unep, Inger Andersen. Molti impianti industriali, magazzini e fabbriche sono stati danneggiati, anche alcuni che stoccavano sostanze pericolose, come solventi, ammoniaca e plastica. Inoltre, l’inquinamento dovuto all’uso estensivo delle armi, anche nelle aree popolate, e i grandi volumi di rifiuti militari, compresi i veicoli militari distrutti, rappresentano un’importante sfida di bonifica. Infine, sono stati presi di mira e distrutti grandi allevamenti di bestiame e le carcasse degli animali rappresentano un ulteriore rischio per la salute pubblica. Inoltre il degrado ambientale dell’aria, dell’acqua e del suolo dell’Ucraina, secondo l’Onu, rischia di interessare i paesi vicini.
Ore 10.20 – Nato: Stoltenberg, avviata ratifica adesione Svezia-Finlandia – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha avviato la procedura di ratifica dell’adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza atlantica. “Questo è veramente un momento storico per Finlandia, Svezia, per la Nato e per la sicurezza condivisa”, ha affermato, aprendo la cerimonia di firma dei protocolli di adesione.
Ore 9.50 – Kiev, da inizio guerra arrestati più di 800 traditori – Più di 800 ucraini sono stati arrestati dall’inizio della guerra con l’accusa di collaborare con i russi. Lo riferisce il ministero degli Interni ucraino che ha pubblicato stamattina, come riporta il Guardian un documento. Secondo il ministro degli Interni Yevhen Yenin, “in questi mesi, più di 800 sabotatori sono stati arrestati e consegnati all’Sbu (il servizio di sicurezza ucraino, ndr) per ulteriori azioni procedurali. E spesso si vendono “per trenta pezzi d’argento: il prezzo del tradimento alla patria non supera i 300 dollari”.
Ore 9.30 – Kiev, missili russi colpiscono scuola a Kharkiv – Le truppe russe hanno lanciato stanotte un attacco missilistico contro una scuola a Kharkiv. Nessuno è rimasto ferito. Lo riferisce Oleg Synegubov, il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv, su Telegram , come riporta Ukrinform. “Alle 2 del mattino, il nemico ha lanciato un attacco missilistico contro una delle istituzioni educative del distretto di Saltiv a Kharkiv . L’edificio è stato parzialmente danneggiato,. Fortunatamente non ci sono state vittime”, ha detto Synegubov.
Ore 9.10 – Kiev, stamane attacco missilistico contro Mykolaiv – Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco missilistico contro Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, ed hanno continuato a bombardare le comunità nella regione. Lo ha dichiarato su Facebook l’amministrazione statale regionale, secondo quanto riporta Ukrinform. “La mattina del 5 luglio, gli occupanti hanno lanciato razzi contro Mykolaiv. Soccorritori, medici, squadre di emergenza e operatori dei servizi pubblici sono già al lavoro”, afferma l’amministrazione senza precisare se ci sono feriti o vittime. Inoltre, sempre questa mattina, le truppe russe hanno bombardato le comunità di Inhulska, Bereznehuvatska, Bashtanska, Shyrokivska e il villaggio di Lymany nella comunità di Halytsynivska.
Ore 9.00 – Kiev: bombe sul Donetsk, due civili uccisi in 24 ore – Due civili sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti da parte delle forze russe nella regione ucraina di Donetsk nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’amministrazione regionale e militare, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riporta Ukrinform. “La Russia sta uccidendo civili! Il 4 luglio, i russi hanno ucciso due civili nella regione di Donetsk a Bakhmut. Altre quattro persone sono rimaste ferite”, ha scritto Kyrylenko.
Ore 8.50 – Luhansk, governatore: dagli occupanti solo bugie – “Nei territori recentemente occupati, i russi stabiliscono le proprie regole, dicono sciocchezze sull’apertura delle scuole dal 1 settembre, il rapido ripristino delle comunicazioni. È tutta una bugia, è successa la stessa cosa a Mariupol”. Lo ha detto su Telegram Serhiy Haidai, governatore ucraino di Luhansk, la regione conquistata negli scorsi giorni dalle forze russe. Nel suo post, in cui ha usato termini dispregiativi per indicare le forze russe, come orchi, Haidai ha detto che l’unica cosa di cui sono capaci i russi “è terrorizzare la popolazione locale”. “Stanno già cercando attivisti e famiglie di militari, i collaboratori stanno aiutando in questo”, ha detto.
Ore 8.30 – Lavrov in visita in Vietnam – Il governo vietnamita ha affermato che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, si recherà oggi ad Hanoi per una visita di due giorni in Vietnam, prima di volare in Indonesia per una riunione dei ministri degli Esteri del G20 nel fine settimana. La Russia è il più grande fornitore di armi del Vietnam e le sue società sono coinvolte in diversi importanti progetti energetici nel paese, che finora non ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina. Ad aprile, il Vietnam ha votato contro una risoluzione per sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a causa della guerra.
In una nota, il governo ha dichiarato che la visita avviene su invito del ministro degli Esteri vietnamita, Bui Thanh Son, mentre  i due paesi celebrano il decimo anniversario del loro “partenariato strategico globale”.

Ore 8.20 – Bombardamenti intensi su città russa, 4 morti – Secondo il ministero della Difesa russo, la città di Belgorod, che ha una popolazione di 370.000 abitanti, è stata “consapevolmente” presa di mira da tre missili di tipo Tochka-U che trasportavano munizioni a grappolo. Secondo quanto riferito, questi missili sono stati abbattuti dalle difese antiaeree russe. “Dopo la distruzione dei missili ucraini, i resti di uno di loro sono caduti su una casa in città”, ha detto il portavoce militare Igor Konashenkov. Si tratta dell’attacco più rilevante in territorio russo dall’inizio della guerra.

Ore 8.00 – Londra: Ucraina ripiega su linee più difendibili – Secondo il ministero della Difesa britannico, c’è una reale possibilità che le forze ucraine possano ora ripiegare su linee più facilmente difendibili dopo, la cattura russa di Lisichansk e la presa di tutta la regione di Luhansk. “Probabilmente le forze ucraine si sono ritirate in gran parte in buon ordine, in linea con i piani esistenti”, ha dichiarato l’ultimo rapporto dell’intelligence britannica sulla guerra in Ucraina, secondo cui le aree prese dalle forze russe negli ultimi giorni erano poco difendibili e esposte su tre fronti. “A differenza delle fasi precedenti della guerra, la Russia ha probabilmente raggiunto un coordinamento ragionevolmente efficace tra almeno due gruppi di forze, il gruppo centrale presumibilmente comandato dal generale-colonnello Alexandr Lapin e il gruppo meridionale probabilmente sotto il generale Sergei Surovikin nominato recentemente”. “La battaglia per il Donbass è stata caratterizzata da tempi lenti di avanzamento e da un massiccio impiego di artiglieria da parte della Russia, che ha spianato paesi e città. I combattimenti nella regione di Donetsk quasi certamente continueranno in questo modo”
Ore 7.30 – Russia, la regione di Kursk sotto attacco ucraino – Diverse località nelle aree di confine della regione russa di Kursk sono state oggetto di attacchi da parte delle forze ucraine. Lo ha dichiarato sul suo canale Telegram il governatore Roman Starovoit. Il villaggio di Markovo è stato bombardato e l’insediamento di Tyotkino è sotto attacco di artiglieria, ha detto Starovoit citato anche dall’agenzia russa Tass.
Ore 7.10 – Di Maio: “Lavoriamo per la pace, ma Putin non sembra volerla” – “Noi non ci arrendiamo sull’idea di trovare la pace in Ucraina”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo alla trasmissione “Zona Bianca”, su Rete 4. Secondo il capo della Farnesina, oggi “il governo sarà in Turchia per cercare di far uscire il grano dai porti dell’Ucraina ed evitare che questo provochi instabilità nel Mediterraneo ed evitare nuovi flussi migratori. Ma la pace si fa in due e se Putin bombarda un centro commerciale o un condominio a Odessa, segnala di non volere la pace. Noi sosteniamo il popolo ucraino, anche per difendere le nostre famiglie europee”.

Ore 07.00 – Zelensky: “La ricostruzione andrà oltre le mura distrutte” – Volodimir Zelensky sostiene che la ricostruzione dell’Ucraina dovrebbe andare oltre “il ripristino delle mura che avevamo e che sono state distrutte dai bombardamenti”. L’Ucraina “deve diventare il paese più libero, moderno e sicuro d’Europa, in ogni senso della parola, in particolare, in termini di ambiente. Sono sicuro che lo faremo”, ha detto il presidente ucraino, mentre a Lugano oggi si tiene il secondo dei due giorni della conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina.

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