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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Cremlino: la guerra durerà ancora a lungo. Senato approva risoluzione maggioranza con 219 sì e 20 no

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Credit: ANSA

GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 20 GIUGNO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – La guerra in Ucraina entra nel 118esimo giorno: cresce la tensione tra la Russia e l’Unione Europea, a ridosso del Consiglio europeo di giovedì in cui si discuterà della candidatura dell’Ucraina. A preoccupare è la situazione nell’exclave russa di Kaliningrad, situata tra Polonia e Lituania, dopo che il governo lituano ha imposto un divieto sul transito di merci soggetti a sanzioni. Il ministero degli Esteri russo ha chiesto a Vilnius di revocare la misura, avvertendo che Mosca risponderà per proteggere i suoi interessi. In Italia oggi è il giorno delle comunicazioni di Mario Draghi al Senato in vista della riunione del Consiglio europeo di giovedì. Dopo i dubbi degli scorsi giorni, la maggioranza lavora a un testo condiviso, mentre il Movimento 5 stelle intende chiedere che il parlamento sia “più coinvolto” in caso di nuovi invii di armi all’Ucraina. Di seguito le notizie di oggi.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 20 GIUGNO 2022

Ore 19.30 – ok Senato a risoluzione maggioranza, 219 sì 20 no – Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza alle comunicazioni di Mario Draghi in vista del consiglio europeo del 23 e 24 giugno. I voti a favore sono stati 219, 20 i contrari e 21 gli astenuti. L’assemblea non ha approvato le altre quattro risoluzioni, a firma Crucioli, Fattori, Paragone e Ciriani, sulle quali il governo aveva espresso parere negativo. Il Senato ha anche respinto, con voto per alzata di mano, la proposta del senatore di FdI Luca Ciriani di votare la sua risoluzione in parti separate.

Ore 16.20 – USA confermano morte secondo cittadino americano – Il dipartimento di Stato statunitense ha confermato la morte di un secondo cittadino americano in Ucraina. Come riporta la Cnn, si tratta di Stephen D. Zabielski, 52 anni, ucciso a meta’ maggio in combattimento. “Siamo in contatto con la famiglia e abbiamo fornito tutta la possibile assistenza consolare”, ha detto un portavoce del dipartimento di Stato. Secondo il necrologio dell’uomo, pubblicata da The Recorder, un quotidiano di New York, Zabielski è morto il 15 maggio mentre combatteva nel villaggio di Dorozhniank. Poche settimane fa era arrivata la notizia dell’uccisione di un altro americano, l’ex marine Willy Joseph Cancel.

Ore 16.10 – Gas, Draghi: già da 2023 meno dipendenti da Russia – Negli ultimi giorni la Russia ha ridotto le forniture di gas all’Ue e all’Italia, dall’inizio della guerra il governo si è mosso con rapidità per trovare fonti alternative” e “grazie” a questo “potremo ridurre già dall’anno prossimo la dipendenza dal gas russo”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato prima del Consiglio Ue.

Ore 16.00 – Kiev: ricevuta dalla Germania nuova potente artiglieria – L’Ucraina ha “finalmente” ricevuto dalla Germania le prime unità di obici semoventi Panzerhaubitze 2000 (PzH 2000), che possono adesso essere schierati sul terreno. Lo ha annunciato il ministro della Difesa di Kiev, Oleksiy Reznikov, citato da Ukrinform, ringraziando Berlino per il suo sostegno.

Ore 15.50 – Draghi: “Produzione cereali potrebbe calare tra il 40 e 50%, liberare scorte” – “I bombardamenti russi hanno distrutto la più grande centrale agricola ucraina che conteneva tra i 250 e le 300mila tonnellate di cereali. Le proiezioni ucraine indicano che la produzione potrebbe calare tra il 40 e il 50% rispetto all’anno scorso. Bisogna liberare le scorte in magazzino e fare spazio al nuovo raccolto di settembre” e per farlo “è necessario realizzare lo sminamento dei porti e garantire l’uscita delle navi in sicurezza”. Lo ha detto Mario Draghi, nel corso delle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno.

Ore 15.45 – Draghi, serve una risoluzione Onu – “Il conflitto rischia di creare una crisi umanitaria straordinaria, la situazione peggiorerà nei prossimi mesi”. Così Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo. “La produzione di cereali potrebbe calare tra il 40 e 50% rispetto l’anno scorso”, osserva. “Non vedo alternativa ad una risoluzione delle Nazioni Unite”, ha detto il presidente del Consiglio parlando della crisi sulle forniture di cereali.

Ore 15.40 – Draghi, contenere rincari energia e tetto prezzo gas – “Per frenare l’inflazione e’ essenziale anche contenere i rincari di gas e energia, i governi hanno gli strumenti per farlo, la soluzione è l’introduzione” di un tetto al prezzo del gas. Lo ha detto Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.

Ore 15.37 – Draghi: sbloccare grano, crisi umanitaria straordinaria – “Il conflitto in atto” ha innescato “una crisi umanitaria di dimensione straordinaria, sono a rischio le forniture di grano nei paesi più poveri” e nei porti ucraini sono bloccati “milioni di tonnellate del raccolto precedente”. Così Mario Draghi al Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Ue. Bisogna “liberare le scorte che sono in magazzino per sbloccare le forniture e fare spazio al nuovo raccolto che arriverà a settembre”ù.

Ore 15.35 – Draghi: da parlamento ricevuto mandato per ricerca pace – “Ricercare la pace, superare la crisi: questo è il mandato ricevuto dal Parlamento, da voi. Questa è la guida della nostra azione”. Lo ha detto Mario Draghi in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo aggiungendo che “l’Italia continuerà a lavorare con l’Ue e i partner G7 per sostenere l’Ucraina”.

Ore 15.30 – Draghi: le sanzioni funzionano – “Il 3 giugno il Consiglio Ue ha votato” l’ultimo “pacchetto di sanzioni”. “Le sanzioni funzionano”. Lo ha detto Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato prima del Consiglio Ue. “L’Fmi prevede che incideranno per 8,5 punti di Pil sull’economia russa. Il tempo ha rivelato che queste misure sono sempre più efficaci. Ma i nostri canali di dialogo rimangono aperti, non smetteremo di cercare la pace, nei termini che sceglierà l’Ucraina”.

Ore 15.25 – Draghi, serve pace concordata e non subita – “La strategia dell’Italia si muove su due fronti: sosteniamo l’Ucraina e le sanzioni alla Russia affinché Mosca accetti di sedersi al tavolo” per la pace. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi al Senato. “Solo una pace concordata e non subita puo’ essere duratura”, afferma il premier. “Una sottomissione violenta porta al prolungamento del conflitto”, osserva il premier. “Ho constatato la determinazione degli ucraini. Noi intendiamo sostenere l’Ucraina”, afferma Draghi.

Ore 15.20 – Draghi: responsabilità Mosca saranno accertate – A quasi 4 mesi dall’inizio del conflitto “continuano ad emergere nuove atrocità verso civili. Le responsabilità saranno accertate e i crimini puniti”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo

Ore 15.10 – Kiev: 7 battaglioni bielorussi vicini al confine ucraino – Almeno sette battaglioni bielorussi sono concentrati vicino al confine ucraino. A lanciare l’allarme è il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk al Kyiv Independent, precisando che questi battaglioni comprendono dai 3.500 ai 4.000 unità e che ci sono anche truppe russe dispiegate in Bielorussia. La stessa fonte ha aggiunto che l’esercito bielorusso ha circa 60.000 soldati, ma il presidente Alexander Lukashenko intende aumentarne il numero di 20.000.

Ore 14.10 – Confindustria, sosteniamo con forza ingresso nell’UE – Confindustria “sostiene con forza” la necessità che “la UE conceda all’Ucraina lo status di candidato all’ingresso nell’Unione, non solo perché ciò conferisce all’Ucraina una tutela aggiuntiva nel conflitto in corso ma anche perché sono in gioco valori di libertà, democrazia e rispetto della sovranità e del diritto internazionale, alla base della costruzione europea”. Lo sottolinea Confindustria dopo l’incontro a Kiev tra il presidente Carlo Bonomi e il presidente ucraino Zelensky, che ha preceduto la sigla di un memorandum per porre le basi della ricostruzione e sostenere lo sviluppo del Paese. Finché non si apriranno le basi di una trattativa, secondo l’Associazione degli industriali, “lo sforzo convergente di UE e Nato deve concentrarsi nella difesa dell’Ucraina per la pace. Perché senza pace non può esserci né sviluppo e né crescita”.

Ore 14.00 – Papa: far tacere tutte le armi, no approcci miopi a sicurezza – “Nel contesto attuale, parlare o sostenere il disarmo può sembrare a molti paradossale. Tuttavia, dobbiamo rimanere consapevoli dei pericoli di approcci miopi alla sicurezza nazionale e internazionale e dei rischi di proliferazione”. Così papa Francesco in un messaggio, in occasione della prima riunione degli stati parte al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari a Vienna.  “Come sappiamo fin troppo bene, il prezzo dell’inosservanza è inevitabilmente pagato con il numero di vite innocenti e misurato in termini di carneficine e distruzione. Di conseguenza, rinnovo con forza il mio appello a mettere a tacere tutte le armi e a eliminare le cause dei conflitti attraverso un instancabile ricorso ai negoziati”, ha aggiunto il pontefice.

Ore 13.50 – Zelensky: “Ora fronte ampio oltre 2.500 chilometri” – Il fronte di guerra che separa russi e ucraini è ormai lungo più di 2.500 chilometri. Lo ha scritto nel suo ultimo messaggio su Telegram il presidente dell’Ucraina, Volodimir Zelensky. “Abbiamo a che fare con il male assoluto. E non abbiamo altra scelta che andare avanti. Liberare il nostro intero territorio. Scacciare gli occupanti da tutte le nostre regioni. E anche se ora l’ampiezza del nostro fronte è di oltre 2,5 mila chilometri, sembra che l’iniziativa strategica sia ancora nostra”, sostiene Zelensky.

Ore 13.40 – Ucraina, bozza maggioranza: governo punta a cessate il fuoco – Considerato che “il Consiglio europeo tornerà ad affrontare gli sviluppi della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e le sue conseguenze per riaffermare il sostegno dell’UE al popolo ucraino, a partire dal raggiungimento del cessate il fuoco; impegno che il governo italiano persegue in maniera unitaria nei vertici dell’UE e della Nato, con i seguiti delle recenti visite a Washington e a Kiev del presidente del Consiglio e il lavoro della diplomazia italiana e dei ministri competenti”. È l’incipit della bozza di risoluzione della maggioranza riguardo la guerra in Ucraina che accompagnerà le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo. Al momento la risoluzione resta incompleta perché manca tra gli impegni che si chiedono al governo ancora la parte relativa al coinvolgimento del parlamento.

Ore 13.30 – La Germania mette online l’elenco delle armi spedite a Kiev – Il governo tedesco ha messo online sul proprio sito una lista degli armamenti che la Germania ha fornito o fornirà all’Ucraina. Berlino ha deciso così di seguire la “prassi dei più stretti alleati, come gli Stati Uniti”. La lista comprende sia materiali e armi provenienti dalle scorte della Bundeswehr, sia forniture dell’industria bellica tedesca consegnate grazie ai finanziamenti tedeschi. L’elenco, ha fatto sapere l’esecutivo, sarà aggiornato regolarmente.

Ore 13.20 – Papa: uso o possesso armi nucleari è immorale – “Le armi nucleari sono una responsabilità costosa e pericolosa. Rappresentano un ‘moltiplicatore di rischi’ che fornisce solo l’illusione di una ‘pace di sorta’”. Lo ha detto papa Francesco in un messaggio in occasione della prima riunione degli stati parte al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari a Vienna. “Vorrei ribadire che l’uso delle armi nucleari, così come il loro semplice possesso, è immorale”, ha detto il pontefice. “Cercare di difendere e garantire la stabilità e la pace attraverso un falso senso di sicurezza e un ‘equilibrio del terrore’, sostenuto da una mentalità di paura e diffidenza, finisce inevitabilmente per avvelenare i rapporti tra i popoli e ostacolare ogni possibile forma di dialogo reale. Il possesso porta facilmente alla minaccia del loro uso, diventando una sorta di ‘ricatto’ che dovrebbe essere ripugnante per le coscienze dell’umanità”.

Ore 13.10 – Risoluzione Ucraina: sospeso vertice, si ragiona su coinvolgimento Camere – Continua l’impasse alla riunione di maggioranza in corso al Senato. I lavori sono sospesi fino alle 14,00 per dare modo ai tecnici del governo di valutare alcuni aspetti della risoluzione. Superato lo stallo che si era venuto a creare riguardo il riferimento alla cornice del decreto Ucraina di marzo, l’attenzione dei partiti è sulle modalità di coinvolgimento del Parlamento in occasione dei vertici internazionali e dell’invio di nuovi aiuti a Kiev, compresi quelli militari. Alla linea del governo, secondo cui è il Copasir l’organo parlamentare preposto a confrontarsi con l’esecutivo su queste tematiche, risponde il M5S e Leu, per i quali il governo deve confrontarsi con le aule parlamentari. Il presidente del consiglio, intanto, è atteso al Senato alle 15:30.

Ore 13.00 – Putin, Mosca continuerà a rafforzare forze armate – La Russia continuerà a sviluppare e rafforzare le forze armate, alla luce delle potenziali minacce e dei rischi militari. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. “Continueremo a sviluppare e rafforzare le nostre forze armate, tenendo conto delle potenziali minacce e dei rischi militari, sulla base delle lezioni dei moderni conflitti armati, e miglioreremo la loro forza di combattimento”, ha sostenuto in un discorso ai cadetti delle accademie militari. Le autorità continueranno a dotare le truppe di nuovi sistemi d’arma, ha insistito Putin.

Ore 12.50 – Mosca a UE, revocare blocco Kaliningrad pena “contromisure” – Mosca ha chiesto che l’Unione Europea riapra al normale transito merci tra Kaliningrad e il resto della Russia e ha minacciato contromisure se non sarà fatto. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo in una nota dopo aver convocato l’ambasciatore dell’UE a Mosca, Markus Ederer. “Una forte protesta è stata espressa al rappresentante dell’UE in relazione alle restrizioni unilaterali anti-russe al transito delle merci tra la regione di Kaliningrad e il resto del territorio della Federazione Russa”, si legge nel comunicato. L’ambasciatore della Ue “è stato informato dell’inammissibilità di tali azioni in violazione degli obblighi legali e politici dell’Unione Europea e che portano a un’escalation delle tensioni”, ha affermato. “L’immediata ripresa del normale funzionamento del transito per Kaliningrad è stata richiesta con la promessa di contromisure” in caso non venisse attuata, conclude il ministero.

Ore 12.40 – Putin: il super missile Sarmat operativo entro fine anno – Il super missile balistico intercontinentale Sarmat sarà operativo in Russia entro la fine dell’anno. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin incontrando al Cremlino i giovani diplomati dell’accademia militare. Il missile era stato testato ad aprile. Il vettore, secondo il ministero della Difesa, è capace di “penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura” e lo stesso Putin aveva annunciato che darà garanzie di sicurezza alla Russia “contro le attuali minacce” e “farà riflettere coloro che ci stanno minacciando”.

Ore 12.30 – Lituania, maggiore sostegno da UE per rifugiati – Gli stati baltici hanno chiesto un maggiore sostegno finanziario all’UE per gestire i rifugiati ucraini. Lo ha affermato l’ufficio del presidente lituano Gitanas Nauseda. “Dobbiamo condividere l’onere finanziario, che al momento è sproporzionato imputato ai bilanci nazionali. La solidarietà dell’UE è molto importante per assicurare un sostegno adeguato ai profughi di guerra provenienti dall’Ucraina”, riporta una nota.

Ore 12.20 – Cremlino, dopo visita leader Ue Kiev non ha aperto dialogo – Non c’è stato alcun tentativo dell’Ucraina “di proporre la ripresa dei colloqui con la Russia dopo la visita di Scholz, Macron e Draghi a Kiev”. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in un briefing con la stampa, dopo la missione dei leader Ue la scorsa settimana in Ucraina. Lo riporta la Tass.

Ore 12.10 – Ira Mosca su Kaliningrad: conseguenze serie per lituani – La Russia reagirà molto presto contro il blocco delle merci verso l’exclave di Kaliningrad e la riposta sarà “seria e avrà un impatto molto negativo sui cittadini della Lituania”. Lo ha affermato il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, in visita nell’area, secondo quanto riferiscono le agenzie russe.

Ore 12.00 – Scholz: sanzioni fanno male anche a noi, ma sono giuste – Le sanzioni contro la Russia “fanno male anche a noi, alle nostre imprese, ma sono giuste”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando alla Giornata dell’industria, organizzata a Berlino dalla Bdi – Federazione dell’industria tedesca. Scholz ha sottolineato che “libertà, democrazia e solidarietà hanno un prezzo e siamo pronti a pagarlo” e ha poi ringraziato il mondo produttivo e industriale tedesco per il sostegno alle sanzioni contro Mosca.

Ore 11.50 – Cremlino, impossibile escludere pena di morte per americani catturati – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha detto che “non può escludere” gli americani catturati in Ucraina potrebbero essere condannati a morte. “Queste sono decisioni della giustizia. Non le commentiamo e non abbiamo il diritto di interferire”, ha detto durante un briefing con la stampa, dopo aver dichiarato in un’intervista che i due non sarebbero protetti dalla Convenzione di Ginevra in quanto “mercenari”.

Ore 11.40 – Gas: Cingolani, dobbiamo accelerare sugli stoccaggi – L’Italia, sostiene il ministro Roberto Cingolani, deve accelerare lo stoccaggio del gas per raggiungere il target del 90% di capacità visti i tagli alle forniture da parte della Russia. “Abbiamo il dovere di andare molto veloci”, ha affermato il titolare della Transizione Ecologica nel corso dell’assemblea di ‘Elettricità Futura’.

Ore 11.30 – Media: i 2 americani catturati da Mosca sono a Donetsk – Si trovano nella regione separatista filorussa di Donetsk i due americani catturati in Ucraina, Alexander Drueke e Andy Huynh: lo ha riferito una fonte anonima all’agenzia russa Interfax. In precedenza tanto il capo della Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, che quello della Repubblica popolare di Lugansk Leonid Pasechnik avevano detto di non avere informazioni sugli americani catturati. Nella stessa regione separatista ucraina, i britannici Shaun Pinner e Aiden Aslin e il cittadino marocchino Brahim Saadoun sono stati condannati a morte da un tribunale locale.

Ore 11.20 – Mosca a Vilnius su Kaliningrad: ci saranno conseguenze – “Dovrebbero essere consapevoli delle conseguenze e purtroppo seguiranno conseguenze”. Si è espressa così, in riferimento alla Lituania sulla ‘crisi’ di Kaliningrad, la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, in dichiarazioni al canale tv Solovyov Live rilanciate dall’agenzia russa Tass. Zakharova ha parlato di “passi inammissibili”, minacciando una “risposta adeguata”. Se la Russia considera come “apertamente ostili” le decisioni di altri Paesi, non ci saranno tentativi di trovare una “formula” per calmare la situazione.

Ore 11.10 – UE stanzia 600 milioni contro crisi sicurezza alimentare – La commissione europea ha adottato oggi una proposta per mobilitare 600 milioni di euro dalle riserve del Fondo europeo di sviluppo per affrontare l’attuale crisi della sicurezza alimentare aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina. I fondi sosterranno i paesi di Africa, Caraibi e Pacifico. “L’aggressione della Russia sta portando un tributo pesante e insensato, non solo sulla popolazione ucraina, ma anche su quelle più vulnerabili in tutto il mondo. La Russia sta ancora bloccando milioni di tonnellate di grano di cui ha un disperato bisogno”, ha detto la presidente della commissione Ursula von der Leyen, annunciando i nuovi aiuti.

Ore 11.00 – Gas, Bonomi: se stop flussi prime a pagare imprese – “Nel caso in cui dovessero scattare meccanismi d’interruzione del gas, i settori produttivi sarebbero i primi a essere chiamati a ridurre i consumi con effetti rilevanti sulla crescita economica del paese”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, nel corso dell’assemblea di Elettricità futura.

Ore 10.50 – Gas: prosegue rialzo dopo stretta Mosca, a 125,7 euro – Non si ferma l’ascesa del prezzo del gas naturale dopo la ‘stretta di Mosca ai flussi verso l’Europa. I futures scambiati ad Amsterdam hanno ripreso la loro corsa in rialzo del 4,2% a 125,7 euro al megawattora.

Ore 10.40 – Ambasciatore italiano in Russia convocato a Mosca – L’ambasciatore italiano in Russia Giorgio Starace è stato convocato dal ministero degli Esteri russo. Lo riferisce Ria Novosti. L’ambasciatore è entrato nell’edificio accompagnato dai membri della missione diplomatica.

Ore 10.30 – Ucraina: bombardamenti questa mattina a Mykolaiv, nel Sud – Esplosioni nelle prime ore di oggi nella città dell’Ucraina meridionale Mykolaiv, dove ieri l’esercito russo ha lanciato quattro missili Kh-31A e Oniks contro terreni agricoli nella periferia di Ochakiv. Lo riferisce l’esercito ucraino citato da Ukrinform. Secondo il Comando Operativo Sud non ci sarebbero vittime.

Ore 10.20 – Londra: Ucraina ha neutralizzato la minaccia russa nel nord-ovest del Mar Nero – L’Ucraina ha “in gran parte neutralizzato” la minaccia rappresentata dalla Russia nel Mar Nero nord-occidentale. Lo ha scritto l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel paese. Il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, ha sottolineato che Kiev ha utilizzato con successo contro i russi i missili anti-nave Harpoon donati dall’Occidente, distruggendo il rimorchiatore Spasatel Vasily Bekh mentre era in missione di rifornimento vicino all’Isola dei Serpenti venerdì scorso.

Ore 10.10 – Kiev, tre civili uccisi in attacchi nella regione di Kharkiv – Tre civili sono morti e altri due sono rimasti feriti ieri nel corso di attacchi delle forze russe nella regione di Kharkiv: lo ha reso noto il governatore della regione, Oleh Syniehubov, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Una donna di 65 anni è stata uccisa in un attacco contro il villaggio di Kutuzivka, mentre una donna di 61 anni e un uomo di 49 anni sono morti nella città di Balakliya. I due civili rimasti feriti si trovavano nel distretto industriale di Kharkiv.

Ore 10.00 – Ucraina, vice premier: più di 1.500 civili in prigioni russe – “Più di 1.500 civili sono detenuti nelle prigioni russe”. Lo ha affermato la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, in dichiarazioni rilasciate nelle scorse ore e rilanciate stamani dal Guardian. “Più di 1.500 civili sono detenuti nelle prigioni russe, sono in carcere a Rostov, Kursk, vengono trattenuti come prigionieri di guerra, anche se non dovrebbero esserlo”, ha detto. “Dovrebbero essere rilasciati”.

Ore 9.50 – Di Maio: guerra su suolo europeo scatenata dall’illegale invasione russa – “Sono molto lieto di partecipare a questa Conferenza, che ci vede riuniti sullo sfondo di uno scenario internazionale sconvolto dalla guerra scatenata sul suolo europeo dall’illegale aggressione russa all’Ucraina”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio all’assemblea parlamentare del mediterraneo sulla “Convenzione di Palermo: il futuro della lotta alla criminalità organizzata transnazionale”. “In questo scenario, apprezziamo ancor più l’importanza del diritto internazionale e della cooperazione internazionale, quali strumenti di pace e di mitigazione delle drammatiche conseguenze del conflitto”, ha affermato Di Maio.

Ore 9.40 – Zelensky: l’attenzione sull’Ucraina non si affievolisca – Più dura la guerra, più è difficile competere per l’attenzione di centinaia di milioni di persone in diversi Paesi. Ma farò tutto il possibile affinché l’attenzione sull’Ucraina non si affievolisca”. Lo ha detto ieri il presidente Volodymyr Zelensky citato da Ukrinform. “Le forze di invasione russe continuano a bombardare le città ucraine, il che dimostra che la Russia è un male che può essere fermato solo sul campo di battaglia”, ha aggiunto.

Ore 9.30 – Governatore Luhansk: “Lisichansk è stata bombardata pesantemente” – “Lisichansk è stata bombardata pesantemente”. Lo ha scritto su Telegram il governatore ucraino della regione di Luhansk, Serhiy Haidai. “Il bombardamento è durato un giorno e una notte ed è stata utilizzata l’aviazione”, ha spiegato. “Più di dieci grattacieli, case private e un edificio della stazione di polizia sono stati distrutti. Finora è stato trovato il corpo di una vittima. Una donna ferita è stata immediatamente evacuata a Kramatorsk”. “Stiamo determinando il numero definitivo delle vittime, perché ieri era quasi impossibile muoversi per la città in sicurezza”, ha concluso.

Ore 9.20 – Kiev: russi hanno perso oltre 34mila militari da inizio conflitto – Le forze armate russe hanno perso oltre 34mila uomini dall’inizio del conflitto in Ucraina. Lo riporta il Kiev Independent, citando i vertici militari ucraini. Per Kiev i morti di Mosca sarebbero infatti 34.100.

Ore 9.10 – Kiev: distrutti stazione comunicazione e 3 depositi munizioni – L’esercito ucraino ha ucciso solo nell’ultimo giorno 25 invasori russi, una potente stazione di comunicazione e tre depositi di munizioni. Lo ha riportato su Facebook l’Operational Command South, citato da Ukrinform. “L’attività delle nostre forze spinge il nemico a ricorrere a disperati mezzi di influenza.

Ore 9.00 – Kherson, filorussi: in autunno referendum per annessione a Mosca – Un referendum per l’annessione della regione di Kherson alla Russia è previsto “per l’autunno”. Lo ha detto a Ria Novosti il vice capo filorusso dell’amministrazione locale, Kirill Stremousov.

Ore 8.50 – Zelensky: “Russia è un male che va fermato sul campo di battaglia” – La Russia “è un male che può essere placato solo sul campo di battaglia”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, in un video pubblicato sul Telegram. “Difendiamo Lysychansk e Severodonetsk. Tutta questa regione è la più complicata, ci sono le battaglie più dure”, ha spiegato. “Ma ci sono i nostri ragazzi e ragazze forti. Gli occupanti stanno ricevendo risposte alle loro azioni contro di noi. Grato alle nostre forze armate”.

Ore 8.40 – USA al lavoro con alleati per tetto a prezzo greggio russo – Gli Stati Uniti sono in trattative con Canada e altri alleati per imporre un tetto massimo al prezzo del petrolio russo e limitare le entrate energetiche di Mosca. Lo ha dichiarato la segretaria al Tesoro, Janet Yellen. “Stiamo parlando di limiti di prezzo o di un’eccezione di prezzo che rafforzerebbe le restrizioni energetiche recenti e proposte da Europa, Usa, Regno Unito e altri, che abbasserebbero il prezzo del petrolio russo e ridurrebbero le entrate di Putin, consentendo al contempo di fornitura di petrolio per raggiungere il mercato globale”, ha detto Yellen a Toronto.

Ore 8.30 – Nato, Zelensky non andrà al vertice di Madrid. Interverrà in videoconferenza – Sarà in videoconferenza l’intervento del presidente ucraino, Volodimir Zelensky, al prossimo vertice della Nato che si terrà a Madrid il 29 e 30 giugno. Lo ha confermato da Ihor Zhovkva, vice capo dell’ufficio presidenziale, ponendo fine alle speculazioni sul tema (se fosse andato a Madrid sarebbe stato il primo viaggio di Zelensky dall’inizio dell’invasione russa). Il presidente ucraino parlerà alla prima sessione, quella di apertura. Il vertice di Madrid, che vedrà la partecipazione di 40 leader mondiali, di paesi membri e ospiti, e 5mila partecipanti, dovrebbe stabilire il corso dell’alleanza militare per il prossimo decennio, in un momento di altissima tensione geo-strategica per via dell’invasione russa dall’Ucraina. Zhovkva ha anche confermato che il presidente Zelensky farà un intervento al vertice del G7.

Ore 8.20 – Kiev: respinto assalto truppe russe verso Sloviansk – L’esercito ucraino ha respinto “con successo” un assalto nemico in direzione Sloviansk, vicino a Bohorodychne e Dolyna, così come nell’area di Maryinka (direzione Kurakhiv). Lo riporta Ukrinform.

Ore 8.10 – Mosca: tv russa trasmette nell’intera regione di Kherson – La televisione russa viene trasmessa adesso nell’intera regione occupata di Kherson, nel sud dell’Ucraina, attraverso 24 canali. Lo ha reso noto oggi il ministero della Difesa russo.

Ore 8.00 – Kiev: 1,2 mln civili deportati in Russia, 240mila sono bimbi – Le autorità di Mosca hanno deportato 1,2 milioni di cittadini ucraini in Russia dall’inizio dell’invasione: lo ha detto nel corso di una conferenza stampa la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. “Ho il dato di quanti sono stati deportati in totale, ed è leggermente diverso da quello fornito dalla Russia. Ma capite che la Russia non dice mai la verità. Dicono che si tratta di quasi due milioni di persone. Secondo i nostri servizi di intelligence si tratta di circa 1,2 milioni di persone”, ha detto Vereshchuk sottolineando che i bambini sono 240.000, di cui 2.000 sono orfani.

Ore 7.50 – Allarme UE: “Si rischia una crisi alimentare senza precedenti” – L’UE è “pienamente impegnata a collaborare con i suoi partner globali” per gestire le peggiori conseguenze “sulla sicurezza alimentare” e ha adottato misure “rapide e complete”. Il Consiglio esprime la “sua profonda preoccupazione” per il fatto che le popolazioni vulnerabili si trovino ad affrontare livelli d’insicurezza alimentare “senza precedenti”. “La guerra di aggressione ingiustificata, non provocata e illegale della Russia contro l’Ucraina ha drammaticamente aggravato la crisi della sicurezza alimentare”, si legge nel documento.

Ore 7.40 – Kaliningrad, Mosca oggi convocherà l’ambasciatore UE – Il ministero degli Esteri russo oggi convocherà l’ambasciatore dell’Unione Europea a Mosca, Markus Ederer, per protestare contro il divieto imposto dalla Lituania sul transito di merci soggetti a sanzioni UE verso Kaliningrad. Il ministero degli Esteri russo ha chiesto a Vilnius un passo indietro, avvertendo che Mosca si riserva il diritto di prendere contromisure nel prossimo futuro. “Questa è, ovviamente, una situazione che può essere risolta con mezzi diplomatici”, ha detto il governatore di Kaliningrad Anton Alikhanov, affermando che “Marcus Ederer, l’ambasciatore dell’Unione europea in Russia, sarà convocato al ministero degli Esteri … e gli saranno presentate delle condizioni”.

Ore 7.30 – Medaglia Nobel russo venduta a 103 mln dollari – La medaglia del premio Nobel per la pace del giornalista russo Dmitry Muratov è stata battuta all’asta a New York a 103 milioni di dollari. Il ricavato andrà tutto all’Unicef per aiutare i bambini sfollati a causa della guerra in Ucraina. Muratov, insignito della medaglia d’oro nell’ottobre 2021, ha contribuito a fondare il quotidiano russo indipendente Novaya Gazeta. Era il caporedattore della pubblicazione quando è stata chiusa a marzo a causa della repressione del Cremlino nei confronti dei giornalisti.

Ore 7.20 – Zelensky: oltre 12 mln di persone in fuga da inizio guerra – Sono oltre 12 milioni gli ucraini che “nell’arco di pochi mesi, hanno perso case, sicurezza e futuro a causa dell’invasione russa”, ma la “guerra russa contro di noi ha anche innescato una crisi alimentare mondiale, e se non la fermiamo, farà apparire i 12 milioni di sfollati come una goccia nel mare, quando inizieranno nuovi processi migratori”. Così il presidente ucraino, Volodimir Zelensky.

Ore 7.10 – Cremlino: la guerra? Durerà ancora a lungo – Il portavoce del Cremlino ha detto che la guerra in Ucraina durerà a lungo e Mosca non si fiderà più dell’Occidente. “Sì, sarà una crisi che durerà a lungo, ma non ci fideremo più dell’occidente”, ha detto Dmitri Peskov intervistato da Msnbc, secondo quanto riporta l’agenzia russa Ria, in risposta alla domanda se la guerra durerà a lungo.

Ore 07.00 – Cremlino: trattiamo americani come mercenari non prigionieri – Gli americani catturati in Ucraina sono “mercenari” che devono pagare il prezzo per i loro “crimini” e “non possono contare sulla protezione della Convenzione di Ginevra” sui prigionieri di guerra. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov in un’intervista all’emittente statunitense Msnbc.

 

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