Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Brasile, pinguino morto dopo aver ingerito una mascherina N95: la foto simbolo dell’inquinamento da Coronavirus

Immagine di copertina

Brasile, pinguino muore dopo aver ingerito una mascherina N95

Era già successo qualche mese fa a un uccello, adesso la nuova vittima dell’inquinamento provocato dalla pandemia di Coronavirus nel mondo è un pinguino: l’animale è morto dopo aver ingerito una mascherina N95. La carcassa del pinguino è stata trovata a Sao Sebastiao, sulla costa nord dello Stato di San Paolo, in Brasile, qualche giorno fa. L’autopsia ha confermato che il decesso dell’esemplare di pinguino di Magellano è avvenuta proprio per l’ingestione di una mascherina di protezione del modello N-95, indicata per uso ospedaliero, che gli esperti hanno rinvenuto all’interno dello stomaco del pinguino. Una notizia, questa, che ha scatenato gli animalisti e gli ambientalisti di tutto il mondo, visto che il crescente aumento dei rifiuti legati alla pandemia di Covid-19 rappresenta un vero e proprio pericolo per la fauna, marina e non solo.

La necroscopia è stata eseguita dall’Istituto Argonauta per la conservazione costiera e marina, responsabile del monitoraggio delle spiagge della costa nord di San Paolo. L’animale, hanno spiegato gli esperti, era molto magro e aveva all’interno del corpo anche molta sabbia. Tutti gli animali morti raccolti dall’istituto devono essere sottoposti ad autopsia per determinare con certezza le cause della morte. L’istituto Argonauta ha anche pubblicato la foto del pinguino morto con accanto la mascherina N-95 sui suoi profili social.

In poche ore lo scatto del pinguino morto con accanto la mascherina N-95 estratta dal suo stomaco, pubblicata sui social, ha fatto il giro del web. Ed è diventata senza alcun dubbio un simbolo della lotta all’inquinamento da Coronavirus. “Riteniamo che la mancanza di informazione della popolazione che frequenta la costa nord sul tema dei rifiuti debba essere affrontata in modo efficiente – ha detto il presidente dell’istituto Argonauta, l’oceanografo Hugo Gallo Neto – a tutti i livelli, dai bambini alle scuole, anche con la creazione di una legislazione più severa per impedire alle persone di lasciare spazzatura ovunque”.

Leggi anche: 1. Uccello soffoca impigliato in una mascherina: la foto simbolo dell’inquinamento da Coronavirus / 2. Con un miliardo di mascherine al mese in Italia è allarme ambientale: a rischio flora e fauna / 3. Antartide, si rompe uno strato di ghiaccio: affogano migliaia di cuccioli di pinguino imperatore / 4. Il pinguino che percorre 8mila chilometri ogni anno per incontrare chi lo ha salvato / 5. I due pinguini si abbracciano guardando il panorama di Melbourne: lo scatto è emozionante

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale