L’incredibile storia di Ramesh, l’unico sopravvissuto del disastro dell’Air India: “Un forte rumore, poi lo schianto”

Il britannico di origine indiana sedeva al posto 11A
Ha dell’incredibile la storia di Vishwash Kumar Ramesh, il 40enne britannico di origine indiana, unico sopravvissuto del disastro dell’Air India, il Boeing 787 che si è schiantato su uno studentato poco dopo essere decollato. L’uomo ha ferite da impatto al petto, al volto e ai piedi, ma non è in pericolo di vita. Il 40enne, che era seduto al posto 11A vicino al portellone di emergenza così come dimostra la carta d’imbarco che aveva ancora con sé, ha raccontato: “Trenta secondi dopo il decollo, c’è stato un forte rumore e poi l’aereo è precipitato. È successo tutto così in fretta”. Non sa nemmeno lui come sia riuscito a salvarsi: “Quando mi sono alzato – racconta all’Hindustan Times – attorno a me c’erano solo cadaveri. Ho avuto paura: mi sono alzata e ho cominciato a correre. Tutt’attorno c’erano pezzi dell’aereo. Qualcuno mi ha preso, mi ha messo in un’ambulanza e mi ha portato qui in ospedale”.
Sull’aereo era presente anche il fratello Ajay, che è morto nell’incidente: “La sua morte spezzerà il cuore alla nostra famiglia. Ringrazio gli dei per il miracolo che mi ha salvato, ma anch’io sarò addolorato per sempre da questa tragedia”. Un altro fratello di Ramesh, Nayan Kumar Ramesh, citato dall’agenzia di stampa PA ha raccontato: “Siamo rimasti scioccati appena l’abbiamo saputo. Ho parlato con lui l’ultima volta ieri mattina. Siamo devastati, semplicemente devastati.Non ho idea di come sia uscito dall’aereo”. Intanto si aggrava il bilancio dell’incidente aereo: sono 29o, infatti, le vittime accertate. Oltre ai 241 passeggeri a bordo, si registrano decine di morti anche a terra.