Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Mestre, chiusa casa di appuntamenti: arrivavano clienti anche durante il lockdown

Immagine di copertina

Mestre, chiusa casa di appuntamenti: clienti anche durante il lockdown

I carabinieri di Mestre hanno scoperto e chiuso una casa di appuntamenti, gestita da due cittadini cinesi, all’interno della quale si faceva sesso a pagamento anche durante il lockdown imposto a causa del Coronavirus. L’attività era iniziata a novembre del 2019, ma è stato solo negli ultimi tempi che sono arrivate diverse segnalazioni alle forze dell’ordine da parte dei vicini dell’appartamento, che si trova in via Felisati, che denunciavano un sospetto andirivieni di uomini in zona. Così, gli agenti hanno scoperto una vera e propria industria del sesso, gestita da una donna cinese di 35 anni che si faceva aiutare da un collaboratore di 42. Entrambi sono stati denunciati per sfruttamento della prostituzione, ma la loro posizione potrebbe presto aggravarsi moltissimo.

Dal momento che la casa di appuntamenti, di per sé illegale, ha continuato la sua attività anche durante la pandemia da Coronavirus, i carabinieri sospettano che il flusso di clienti (anche 30 o 40 uomini a notte) che hanno avuto prestazioni intime con le 5 donne che si prostituivano nell’appartamento (tra i 30 e i 50 anni di età) possa aver innescato una vera e propria bomba virale. Ecco perché adesso i registri dei clienti verranno confrontati con le liste dei contagiati. Se dovessero essere trovate delle corrispondenze, nei confronti dei titolari della casa di appuntamenti si profilerebbe anche l’ipotesi di reato di epidemia colposa.

“Il rapporto sessuale – ha spiegato in un’intervista a Il Gazzettino il dottor Enzo Raise, ex primario di Malattie Infettive dell’Ulss 3 Serenissima ed esperto di malattie sessualmente trasmissibili – comporta un’enorme produzione di goccioline di saliva a distanza ravvicinata che, com’è noto, è il primo volano per il contagio. Che ci sia stato tutto questo movimento non può che far preoccupare. Queste persone ritornavano dai loro congiunti e siccome le statistiche dicono che il 25 per cento delle infezioni avvengono in un contesto intrafamiliare, chi vive accanto a questi signori potenzialmente potrebbe anche aver contratto l’infezione senza neanche sapere come. Questi signori dovrebbero avere la coscienza civica di andare dal proprio medico, spiegare la situazione e sottoporsi agli esami necessari a verificare lo stato di salute proprio e dei propri familiari”.

Nel corso delle indagini dei carabinieri è emerso che nei mesi di lockdown il fatturato della casa di appuntamenti di Mestre è aumentato moltissimo, a causa della contemporanea scomparsa delle prostitute dalle strade a causa dell’emergenza Coronavirus. Ogni cliente della casa del sesso gestita dai due cittadini cinesi pagava dai 50 ai 500 euro per passare del tempo con una delle cinque donne, a seconda della prestazione richiesta. Le donne sfruttate all’interno dell’appartamento sono tutte risultate irregolari in Italia. E’ stato anche accertato una sorta di ricatto da parte dei due cinesi nei confronti delle donne: non venivano pagate molto, solo a sufficienza per vivere e garantirsi un alloggio, con la promessa di procurare loro i documenti per regolarizzare la loro presenza nel nostro Paese. Il giro d’affari della casa del sesso di Mestre ammontava a circa 200mila euro al mese.

Leggi anche:

1. La Fondazione Gimbe: “Ragionevole sospetto che Lombardia aggiusti dati” / 2. Zaia su Crisanti: “Va troppo in tv”. Il professore: “Non ho mai preso un euro” / 3. L’appello degli italiani rimasti bloccati all’estero: “Farnesina dove sei? Riportaci a casa” | VIDEO

4. Cos’è il passaporto sanitario per le vacanze e perché se ne sta parlando così tanto / 5. L’usura ai tempi del Coronavirus (di Michele Magno) / 6. Ats Milano invia (per sbaglio) un sms ad alcune persone comunicando loro una presunta positività al Coronavirus. Poi chiede scusa: “Errore informatico”

7. Salgono i contagi in Lombardia e Piemonte: ipotesi quarantena per chi si sposta dal 3 giugno / 8. Cologno Monzese, polemiche in comune per le foto con le mascherine “Boia chi molla” / 9. “Notifiche di esposizione al Covid-19”, cosa sono e perché sono comparse sul tuo smartphone Android

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI
Ti potrebbe interessare
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Piacenza, camion carico di acido travolge auto all’autogrill: un morto e 7 intossicati
Cronaca / Milano, poliziotto accoltellato da un 37enne: è grave
Ti potrebbe interessare
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Piacenza, camion carico di acido travolge auto all’autogrill: un morto e 7 intossicati
Cronaca / Milano, poliziotto accoltellato da un 37enne: è grave
Cronaca / Bolzano, incendio nello stabilimento di Alpitronic: chiuso lo spazio aereo sopra la città
Cronaca / Verona, torna l’allarme Citrobacter: tre neonati positivi al batterio killer
Cronaca / Chi erano i 5 operai morti intossicati nelle fogne di Casteldaccia
Cronaca / Perché i giornalisti Rai sono in sciopero: il motivo, cosa è successo
Cronaca / Reggio Calabria, lite in classe finisce a coltellate: un ricoverato
Cronaca / Meteo: un weekend con bel tempo e clima primaverile
Cronaca / Incidenti sul lavoro, l’accorato appello di un operaio: “Non chiamatele morti bianche”