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Chi è Guido Longo, il nuovo commissario alla Sanità della Calabria

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Chi è Guido Longo, il nuovo commissario alla Sanità della Calabria

Guido Longo, ex prefetto di Vibo Valentia, è il nuovo commissario alla Sanità della Calabria. La nomina è arrivata oggi, 27 novembre 2020, al termine del Consiglio dei Ministri. “Il nuovo commissario per la sanità calabrese è il prefetto Guido Longo. Un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità”, ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ma chi è Guido Longo?

Nato a Catania, ha 68 anni. Si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Catania ed è abilitato all’esercizio della professione forense. Vincitore di concorso, accede, nel 1978, alla carriera di Funzionario di Pubblica Sicurezza. Nel 1979 gli viene attribuito il premio ”Luigi Calabresi” quale migliore allievo della Scuola Superiore di Polizia. Sempre nello stesso anno, viene assegnato alla Questura di Reggio Calabria con l’incarico di dirigere una Sezione della locale Squadra Mobile, successivamente, sempre della locale Squadra Mobile, ricopre l’incarico di Dirigente della Sezione omicidi, coordinando importantissime operazioni di rilievo internazionale.

Dopo la prima esperienza nella Questura reggina, il neo commissario alla sanità calabrese Guido Longo è stato a Palermo nel periodo delle stragi nel ‘92, prima alla Squadra Mobile come dirigente delle sezioni narcotici e omicidi e poi come vice capocentro della Dia, poi a Napoli, a Roma promosso al servizio centrale, a Caserta dopo la strage di Castelvolturno, poi nuovamente a Reggio e Palermo. A lui si devono, in Campania, i risultati di importanti operazioni antimafia, tra cui la cattura dei superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e del capo assoluto del clan Francesco Schiavone detto “Sandokan”. È stato prefetto di Vibo Valentia dal marzo 2017 al 30 maggio 2018, quando si è congedato per sopraggiunti limiti di età. Dal 28 luglio scorso guida la terna commissariale del Comune di Partinico, in Sicilia.

Nel decreto di nomina che lo pone alla guida della disastrata sanità della Calabria si legge che “il governo delibera di incaricare il Commissario ad acta a relazionare, con cadenza semestrale, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministeri affiancanti in merito all’attività svolta, in esecuzione del mandato commissariale, ferme restando le verifiche trimestrali ed annuali previste dalla normativa vigente”.

Gli è rimasta la fama di essere un superpoliziotto, “sbirro vecchia maniera – come ama definirsi lui – sempre in strada, a contatto con la gente, che va ascoltata”. Positivo il giudizio del Movimento Cinque stelle:  “La nomina del Prefetto Guido Longo, un uomo che da sempre si è battuto per la legalità e contro la criminalità organizzata, è la scelta giusta per la sanità calabrese. Con questa decisione lo Stato saprà far sentire la sua presenza”, dice il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Lo stesso Guido Longo ha commentato così la sua nomina: “Un atto d’amore verso la Calabria”.

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