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Coronavirus, in Veneto test sugli anticorpi “per scoprire chi è immune e può tornare a lavorare”

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Medici al lavoro per i test sanitari Credit: Ansa

Coronavirus, in Veneto test sugli anticorpi “per scoprire chi è immune e può tornare a lavorare”

Il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato ieri che l’unità di crisi regionale ha approvato una relazione che prevede i test sierologici su alcune categorie di lavoratori, operatori sanitari e dipendenti di case di riposo, per comprendere se questi siano o meno immuni al Coronavirus e quindi possano lavorare senza rischi. “L’idea è di dare una sorta di patente di immunità ai soggetti nei quali si riscontreranno gli anticorpi al Coronavirus e che quindi hanno contratto la malattia ma sono guariti. E possono tornare a lavorare. Abbiamo già acquistato 732 mila test rapidi”, ha detto Zaia. Il presidente della regione ha spiegato che saranno fatti dei prelievi del sangue e analizzate “le due immunoglobine che ci dicono per ogni individuo se ci sono già gli anticorpi e quindi l’immunizzazione o no”.

Il “Progetto per la diagnostica sierologica di Covid-19“, coordinato dal virologo Giorgio Palù, ha ricevuto ieri il via libera del comitato tecnico-scientifico regionale. Partirà dal personale degli ospedali perché sono i sanitari a esporsi a un rischio maggiore. Poi, su base volontaria, si testeranno i lavoratori delle categorie produttive, che sperano di tornare in azienda o in fabbrica.

Nel presentare il progetto, Zaia ha usato un parallelo con i “monatti“, gli addetti che nei periodi di epidemia pestilenziale erano incaricati dai comuni di trasportare nei lazzaretti i malati o i cadaveri (e potevano farlo senza ammalarsi perché immunizzati). “Si partirà subito con una fase sperimentale che coinvolgerà i 54mila operatori della sanità e i ricoverati nelle case di risposo”, ha annunciato. “Una volta validata l’operazione sarà estendibile a tutti come ad esempio i lavoratori che potranno quindi avere una certificazione essendo immunizzati”.

“Abbiamo un test rapido per rilevare nel sangue la quantità di anticorpi protettivi contro il Covid-19”, ha detto Domenico Mantoan, direttore generale della Sanità del Veneto, citato dal Corriere della Sera. “È un kit prodotto da una ditta cinese, validato dalle Università di Padova e Verona e con un’affidabilità del 90%: ci consentirà di individuare i soggetti immuni all’ infezione. Iniziamo con un blocco di 100 mila test. Per ora siamo fiduciosi: negli ultimi 4 giorni c’ è stato un rallentamento della diffusione del virus, lo abbiamo visto dalla stabilità dei posti occupati nelle Terapie intensive”.

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