L’immunità di gregge può funzionare in Italia? Burioni fa chiarezza: “Ecco come stanno le cose”
L’immunità di gregge può funzionare in Italia? Burioni fa chiarezza: “Ecco come stanno le cose”
Far circolare il virus tra la popolazione in modo tale da far scattare l’immunità di gregge. Questa la soluzione del governo britannico di fronte alla pandemia generata dalla diffusione del coronavirus, il quale verrebbe dunque lasciato diffondersi nella nazione affinché le persone possano sviluppare gli anticorpi. Una strategia confermata dalle forti parole di Boris Johnson: “Abituatevi a perdere i vostri cari”, ha infatti dichiarato il primo ministro inglese.
E, a spiegare sia cosa sia l’immunità di gregge, come anche l’inefficacia di questa strategia, è Roberto Burioni. “Un fulmine colpisce un albero che si infiamma: la foresta è secca, le piante ricoperte di resina, il fuoco si diffonde. Un albero riesce a incendiare due alberi, quei due alberi ne incendieranno quattro, poi otto, sedici e così via. Con i virus – spiega l’immunologo in un video pubblicato su Medical Facts – succede la stessa cosa”. Se dunque, prosegue la spiegazione nel video, nella stessa foresta vengono tagliati tutti gli alberi tranne uno, quando un nuovo fulmine lo colpirà l’incendio non potrà propagarsi. Stessa cosa per quanto riguarda il virus: se le persone si rendono immuni, come tramite un vaccino, il virus non potrà più diffondersi.
Il problema, come sottolineato da Burioni all’Huffington Post, è che “non sappiamo se l’infezione da Covid-19 conferisce l’immunità” e nemmeno se “le persone che hanno contratto il virus una volta guarite possano essere infettate di nuovo”. E, in ogni caso, il vaccino non esiste ancora. Come affermato anche da Fabrizio Pregliasco sempre su Huff Post, infatti, “L’immunità di gregge si verifica quando un gran numero di persone ha gli anticorpi e quindi è protetta dalla malattia, protezione che viene generalmente garantita con la vaccinazione, che però nel caso del Covid-19 non è ancora disponibile. È da dimostrare se effettivamente i soggetti non siano più suscettibili”.
“In questo preciso momento, non ha senso parlare di immunità di gregge” ha affermato sempre Burioni in un’intervista a Linkiesta, definendo questa opzione “pura fantascienza”. E per quanto riguarda le tempistiche del vaccino, secondo il virologo i tempi sono ancora molto lunghi, almeno di un anno e mezzo. “Noi dovremmo prendere esempio dalla Cina, per la decisione con cui ha affrontato e oramai quasi risolto l’epidemia, e in particolare dalla Corea del Sud, in quanto si è mossa in maniera estremamente intelligente e con strumenti tecnologici per affrontare con successo l’emergenza”, è infine la soluzione di Burioni per mettere fine all’emergenza in Italia.
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