Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:39
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Sport

Gli e-sports, le Olimpiadi e quel parallelismo con la guerra

Immagine di copertina
Il barone Pierre de Coubertin, ideatore delle moderne Olimpiadi

L’avanzata della tecnologia nelle nostre vite può cambiare anche lo Sport e il modo in cui lo concepiamo

Dopo la guerra franco-prussiana, il barone Pierre de Coubertin individuò tra le ragioni della sconfitta del suo Paese la mancanza di preparazione fisica. Viaggiando nel Regno Unito, ritenne che alla base dell’egemonia britannica del periodo vi fosse la pratica sportiva diffusissima nei college che garantiva una notevole preparazione agonistica. È paradossale che l’interesse per lo sport si sia sviluppato nel barone de Coubertin proprio nel valutare le conseguenze di una guerra, e che proprio tramite questo sia arrivato a concepire uno dei massimi simboli della pace e della fratellanza tra i popoli dell’epoca moderna come sono le Olimpiadi. 

Negli anni, i Giochi hanno visto un grande numero di sport susseguirsi negli stadi e nei palazzetti in cui si sono disputate. Si è partiti da un nucleo di discipline più legate ai primi Paesi organizzatori – guarda caso quelli che de Coubertin aveva visto nei college inglesi – per poi piano piano ampliarsi parallelamente all’allargamento dei Paesi partecipanti, ai nuovi equilibri globali e ai cambiamenti della società, talvolta facendo storcere il naso a certi puristi, talvolta coinvolgendo le folle e radicandosi nell’immaginario collettivo olimpico. 

Oggi, un grande dibattito sul possibile allargamento delle discipline olimpiche è intorno agli e-sports, ovvero ai videogiochi. Il tema qui è più ampio, perché non riguarda solo la loro possibile presenza ai Giochi, ma proprio il fatto che possano essere considerati o meno uno sport. 

I critici parlano del ruolo eccessivo del computer rispetto all’atleta, di mancanza di elementi che diano garanzie per un gioco leale e per la creazione di un regolamento compatibile con quello olimpico, mentre i sostenitori parlano dell’importanza dei riflessi e delle abilità nell’eseguire i comandi. 

Comunque la si pensi, gli e-sports sono stati introdotti come disciplina dimostrativa ai Giochi asiatici del 2022 in Cina, tenendoli quindi ai margini della competizione ma sdoganando un tabù.

Nel frattempo, lontano dall’agone sportivo, vediamo che in sempre più settori sono meccanismi elettronici telecomandati a gestire cose molto importanti. E come Pierre de Coubertin notò affinità tra lo sport e la guerra, il parallelismo torna ancora, ai giorni nostri, in un momento in cui gli eserciti lavorano per creare schiere di droni in grado di muoversi come un’armata da comandare da remoto, in cui nelle guerre di oggi sempre più volte vediamo la U di “unmanned” nelle sigle delle tecnologie utilizzate, tecnologie che vedono una persona telecomandarle da remoto, usando le stesse abilità fisiche che potrebbero essere pacificamente usate in un torneo di e-sports. 

Drammaticamente, uccidere una persona premendo un tasto da una sala comandi non rende la sua morte meno drammatica, così come potrebbe risultare amaro e cinico disquisire se sia più o meno eroico respingere un invasore digitando comandi su un computer anziché dalla trincea. Tuttavia la guerra e lo sport sono due cose che esistono da millenni e che da millenni sono specchio della società, e la crescita della tecnologia nelle nostre vite rischia di avere i suoi effetti anche sugli sport e su come li consideriamo. 

De Coubertin, partendo dalle riflessioni sulla guerra, arrivò a ideare un simbolo di pace: confidiamo che la tecnologia che viene sviluppata oggi possa andare in questo senso e sviluppare la fratellanza tramite lo sport e l’innovazione, lasciando al passato la guerra.

Ti potrebbe interessare
Sport / Botta e risposta social tra Fabio Caressa e Lele Adani
Sport / Inter Bologna streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Atalanta Juventus streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Ti potrebbe interessare
Sport / Botta e risposta social tra Fabio Caressa e Lele Adani
Sport / Inter Bologna streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Atalanta Juventus streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Como Milan streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Giro d’Italia 2025: una presentazione senza fine
Sport / Napoli Verona streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Bologna Roma streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Venezia Inter streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Milan Cagliari streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Torino Juventus streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A