Le nuotatrici Benedetta Pilato e Chiara Tarantino fermate per furto all’aeroporto di Singapore: libere dopo l’intervento della Farnesina
Le atlete, che tornavano dalle vacanze, sono state sorprese dalle telecamere
Le nuotatrici Benedetta Pilato e Chiara Tarantino sono state fermate all’aeroporto di Singapore dove sono state accusate di furto: le due atlete sono state in seguito liberate e sono potute rientrare in Italia grazie all’intervento della Farnesina. Secondo quanto ricostruito le telecamere di sorveglianza dello scalo avrebbero ripreso Tarantino mentre infilava alcuni oggetti sottratti all’interno di un negozio nella borsa dell’amica. La scena, tuttavia, non è sfuggita alle autorità locali con la polizia che ha ritirato loro il passaporto e posto le nuotatrici in stato di fermo con l’accusa di furto.
A sbloccare la situazione è stato il ministero degli Esteri: Tajani, in contratto con il presidente della Federnuoto Paolo Barelli, vicino al centrodestra, ha seguito il caso in prima persona. Alla fine alle atlete è stato concesso un permesso speciale per poter lasciare il Paese. Pilato e Tarantino, quindi, sono state accompagnate in un hotel, in attesa del volo di rientro, e ammonite a non ripetere episodi simili. Benedetta Pilato e Chiara Tarantino erano in compagnia di altre due nuotatrice, Anita Bottazzo e Sofia Morini. Anche le due ragazze sono state fermate, interrogate e sottoposte a controlli prima di ricevere l’ok per partire. Le atlete erano rientrate a Singapore dopo una vacanza a Bali, in Indonesia, programmato dopo i Mondiali di nuoto che si sono svolti proprio a Singapore fino al 3 agosto.
Lo sfogo di Pilato: “Valuterò con più prudenza il valore delle persone di cui mi circondo”
Pochi minuti dopo la diffusione della notizia, la nuotatrice Benedetta Pilato ha voluto dire la sua attraverso un lungo post sul suo profilo Instagram. “Sono stata indirettamente coinvolta in uno spiacevole episodio gestito dalle autorità aeroportuali di Singapore. In giorni che avrebbero dovuto essere soprattutto di riposo e di relax mentale, ho invece attraversato, lontana da casa, momenti particolarmente difficili, che poi fortunatamente si sono rilevati essere indipendenti dalla mia volontà, ma che mi hanno profondamente segnato sul piano umano” ha scritto l’atleta aggiungendo: “Da questa esperienza comunque traggo grandi insegnamenti sulla prudenza, sulla responsabilità individuale e sul valore delle persone che mi circondano”.