Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:44
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Il fallimento dell’operazione Mose a Venezia è il fallimento della Lega e del centrodestra

Immagine di copertina

Per il caos dell'acqua alta Salvini e Zaia danno la colpa da altri, ma loro sono al governo in Veneto da 25 anni. Il commento di Lorenzo Tosa

Venezia, il flop del Mose è il fallimento della Lega e del centrodestra

Guardate bene questa foto. È il 14 maggio 2003. L’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi taglia il nastro e inaugura ufficialmente il cantiere del Modulo Sperimentale Elettromeccanico, meglio conosciuto semplicemente come Mose.

Una serie enorme di paratoie mobili a scomparsa che, nelle intenzioni dei progettisti, avrebbe dovuto proteggere per sempre la Laguna di Venezia dall’acqua alta. Al suo fianco, compaiono, tra gli altri, l’allora Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan (anche lui FI), e il fondatore e numero uno della Lega dell’epoca Umberto Bossi. Una parata in pompa magna di tutti gli alti papaveri del centrodestra, con tanto di annunci trionfalistici alla stampa: “Abbiamo risolto il problema dell’acqua alta a Venezia”.

16 anni – e 5 miliardi e mezzo di euro – dopo, il Mose attende ancora di essere completato, affondato, come la città che avrebbe dovuto salvare, in una serie infinita di scandali, corruzione, sprechi, ritardi, al punto che il Mose è diventata nell’immaginario collettivo la Salerno-Reggio Calabria del Nord Italia, emblema per eccellenza della mangiatoia italiana e del fallimento di un’intera classe politica. Quel centrodestra che governa ininterrottamente da 24 anni, e per 5 mandati consecutivi, la Regione Veneto, che ha competenza concorrente sulla tutela e la difesa dell’Ambiente. Di questi cinque mandati, gli ultimi quattro hanno visto la Lega saldamente nella coalizione di governo e gli ultimi due addirittura sono stati nel segno e nel nome di Luca Zaia, leghista doc e considerato, oggi, il numero due del Carroccio a livello nazionale. Non solo.

Negli ultimi 25 anni, la Lega ha governato il Paese per oltre un decennio, prima con Berlusconi ed ex fascisti e, più di recente, col Movimento 5 Stelle. Nello stesso periodo Venezia ha subito tre delle sei alte maree più gravi della propria storia, mentre il progetto Mose naufragava negli scandali e nelle mazzette.

E arriviamo ai giorni nostri, a martedì scorso, quando in Regione si discute il Bilancio. La maggioranza a sostegno di Zaia – formata, oltreché dalla Lega, da Fratelli d’Italia e Forza Italia – ha appena bocciato tutti gli emendamenti presentati dal Partito democratico per contrastare i cambiamenti climatici. E sarà un caso, sarà il karma, ma, appena due minuti dopo d’orologio, l’acqua invade e sommerge la sala del Consiglio regionale, costringendo a sospendere la seduta.

È l’ultimo tassello, quello più pittoresco e simbolico, di una stagione politica nel corso della quale Lega e centrodestra hanno governato da soli la Regione e, più di qualsiasi altra forza politica o coalizione, il Paese. In quel periodo non solo è fallito il Mose ma, più in generale, è crollato su se stesso un intero disegno politico imperniato esclusivamente sulle grandi opere e sull’approccio ultra-interventistico e iper-antropico di cui il Mose è la punta dell’iceberg.

Invece di affrontare alla radice la questione del surriscaldamento globale e degli stravolgimenti climatici di cui Venezia porta incise le ferite, si è scelto di negare sistematicamente il problema, preferendo continuare a ricucire e a rattoppare la laguna con questa o quella grande opera, senza mai chiedersi, neppure per un istante, se non fosse il caso di ripensare le politiche climatiche e ambientali nel loro complesso. “Venezia che muore” – per dirla alla Guccini – suona, insomma, come un disastro annunciato.

Basterebbe ripercorrere le tappe che, negli ultimi 5 lustri, hanno portato sino ad oggi per mettere a nudo le enormi responsabilità del centrodestra italiano e della Lega in particolare. Eppure, in questi giorni, a tenere banco sono le dichiarazioni roboanti dei due principali esponenti leghisti, Salvini e lo stesso Zaia. Il primo accusa l’attuale governo giallorosso – in carica, ricordiamolo, da meno di 3 mesi – di “ignorare un patrimonio dell’umanità come Venezia e di fare più danni della grandine”. Il secondo riesce in un triplo salto carpiato e, di fronte, alle telecamere, tuona: “Perché il Mose, un’opera da 5 miliardi, non funziona?”. Una domanda da rigirare immediatamente al mittente e a chi, come Zaia, ha trascorso i successivi 16 anni nei principali ruoli di governo e responsabilità.

Siamo di fronte a una vera e propria operazione di revisionismo storico, che attecchisce perfettamente su milioni di italiani, la cui memoria sembra essere affondata insieme a piazza San Marco, ai negozi e all’hotel della Serenissima. E questo, se è possibile, lascerà danni persino peggiori dell’acqua alta.

Leggi anche:
Che cos’è il Mose, a che punto è e cosa c’entra con l’acqua alta a Venezia
“Venezia in ginocchio? Colpa del cambiamento climatico. Agite prima che sia tardi”: Luca Mercalli a TPI
Venezia, Sgarbi a TPI: “In Italia la bellezza non conta un ca**o e la corruzione è più importante di tutto”
Venezia, mentre la Lega vota contro il contrasto ai cambiamenti climatici l’aula viene sommersa dall’acqua
Venezia: la basilica di San Marco ha subito gravi danni in seguito alla mareggiata record. Il Procuratore: “A un passa dall’apocalisse” | FOTO
Acqua alta a Venezia: le impressionanti immagini della mareggiata record | FOTO | VIDEO
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da giorni: avvistato alla Stazione centrale di Milano. Continuano le ricerche
Cronaca / I due agenti segreti italiani annegati nel Lago Maggiore stavano svolgendo una missione insieme al Mossad
Cronaca / Trovato morto Philip Rogosky, il produttore cinematografico scomparso a Roma
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da giorni: avvistato alla Stazione centrale di Milano. Continuano le ricerche
Cronaca / I due agenti segreti italiani annegati nel Lago Maggiore stavano svolgendo una missione insieme al Mossad
Cronaca / Trovato morto Philip Rogosky, il produttore cinematografico scomparso a Roma
Cronaca / La lettera dal carcere di Ilaria Salis: “Sono in un buco nero ma so di essere dalla parte giusta della storia”
Cronaca / Ragazzo di 17 anni scomparso da quattro giorni: l’ipotesi di una fuga in Russia
Cronaca / Bambina di 5 anni azzannata alla testa da un pitbull mentre dorme: è grave
Cronaca / Imperia, disabili picchiati in una struttura protetta: indagati 8 operatori sociosanitari
Cronaca / Incidente sull’A1: pullman Flixbus esce di strada, muore passeggero 19enne
Cronaca / Previsioni meteo: cosa ci aspetta a Pasqua e Pasquetta
Cronaca / Stanotte l’eclissi penombrale di Luna: quando e come vederla in Italia