Dopo Ramy, cittadinanza italiana anche per Adam
L’iter per la concessione della cittadinanza italiana sarà avviato anche per Adam, il ragazzino di 13 anni nato a Crema da genitori marocchini, coinvolto nella vicenda del dirottamento dello scuolabus di San Donato Milanese.
È quanto si apprende da fonti del Viminale a poche ore dalla notizia della volontà di concedere la cittadinanza a Rami, che come Adam era riuscito a nascondere il cellulare e a chiedere aiuto ai carabinieri.
Adam e Rami sono tra i cinque ragazzini che saranno ricevuti il 27 marzo al Viminale dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Adam, ospite a Di Martedì, su La7, ha risposto: “Anche se non mi danno la cittadinanza, io mi sento comunque italiano”.
Il ministro dell’Interno il 25 marzo ha detto sì alla cittadinanza a Ramy, dopo giorni di dietro front. “Per me è sì alla cittadinanza a Ramy. È come se fosse mio figlio”, ha detto il vicepremier leghista nel corso della registrazione del Maurizio Costanzo Show.
“Ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio, le leggi si possono superare”, ha continuato ancora Salvini, giustificando il suo ripensamento.
L’altro vicepremier, il pentastellato Luigi Di Maio ha da subito appoggiato la concessione della cittadinanza al giovane eroe Ramy: “Nei giorni scorsi avevo inviato una lettera proprio ai ministeri competenti per chiedere loro di conferire la cittadinanza per meriti speciali al piccolo Rami. Sono felice di aver convinto anche Salvini sulla cittadinanza a questo bambino”.