Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Omicidio Regeni, ministro egiziano: “Poteva accadere a chiunque”

Immagine di copertina

Parole che fanno discutere quelle del ministro egiziano in merito all’omicidio del ricercatore italiano, Giulio Regeni.

In un consesso internazionale, il rappresentante del governo egiziano ha avanzato l’ipotesi che il giovane sia stato torturato e ucciso in un caso di criminalità.

A riportare la notizia è stato il sito Al Bawaba, che sintetizza le dichiarazioni fatte dal ministro del Lavoro egiziano Mohamed Saafan nel corso della 108/a sessione della Conferenza internazionale del Lavoro in corso a Ginevra.

“In risposta a quanto evocato da alcuni” partecipanti alla conferenza “a proposito dell’omicidio dell’accademico italiano Regeni, il ministro del Lavoro ha detto che questo caso è di natura criminale” e “deve essere trattato attraverso la Procura generale egiziana e la sua omologa italiana”, si legge sul sito.

Saafan “ha sottolineato che si tratta di un omicidio ordinario che sarebbe potuto accadere in qualsiasi Stato, come gli omicidi di egiziani in Italia o quelli di qualsiasi altra persona di qualsiasi altra nazionalità”.

Una versione ben diversa da quella rilasciata mesi prima da un funzionario dell’intelligence egiziana, che ha raccontato di aver preso parte al sequestro del giovane ricercatore italiano ucciso al Cairo in circostanze misteriose nel gennaio 2016.

“Credevamo che fosse una spia inglese, lo abbiamo preso, io sono andato e dopo averlo caricato in macchina abbiamo dovuto picchiarlo. Io stesso l’ho colpito più volte al volto”, avrebbe riferito l’agente a un collega straniero nel corso di una riunione di poliziotti africani avvenuta nell’estate 2017.

La testimonianza è stata considerata attendibile da procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, e dal sostituto Sergio Colaiocco che nei mesi passati hanno inoltrato al Cairo una nuova rogatoria “in cui chiedono informazioni che potrebbero fornire ulteriori riscontri”.

La Camera discute sulla commissione di inchiesta per il caso Regeni, ma ci sono solo 19 deputati

Chi sono i 19 deputati che erano presenti in aula per Giulio Regeni

L’aula deserta per Giulio Regeni è una cosa schifosa (di G. Cavalli)

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Esteri / Arrestati l'ex ministra Mogherini e l'ex ambasciatore Sannino: "Frode sui programmi di formazione per giovani diplomatici"
Esteri / Chi è l’ammiraglio Cavo Dragone, che ipotizza un “attacco preventivo” della Nato contro la Russia
Esteri / Unhcr lancia la campagna “Emergenza Inverno”: la testimonianza di Hamoud, padre di quattro figli in Siria
Esteri / Il New York Times pubblica un articolo sulla salute di Trump, lui si infuria: "Sto benissimo"
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Esteri / Il prezzo della pace tra Ucraina e Russia: ecco cosa prevedono il piano Trump e la controproposta europea
Esteri / Zohran Kwame Mamdani, un socialista a New York