Il Cremlino minaccia: “La militarizzazione dell’Ue è contro la Russia: pronti a prendere contromisure”
Mosca promette anche di alzare "l'attenzione sugli arsenali nucleari europei", che dovranno essere presi in considerazione durante i futuri colloqui sul disarmo atomico promossi dal presidente Usa Donald Trump
Il piano (ReArmEU) di riarmo dei Paesi membri dell’Unione europea annunciato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e approvato dal Consiglio europeo, non è piaciuto affatto alla Russia, dove il Cremlino si è detto pronto a valutare una serie di “contromisure” da adottare contro la “militarizzazione” dell’Unione, intesa “principalmente contro la Federazione russa”.
La minaccia arriva dal portavoce della presidenza russa Dimitry Peskov che oggi, nella sua quotidiana conferenza stampa, ha commentato i risultati del vertice tenuto ieri a Bruxelles. “Questa militarizzazione (dell’Ue, ndr) sta avvenendo principalmente contro la Federazione Russa”, ha spiegato il funzionario russo rispondendo a una precisa domanda sul piano annunciato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Questo, naturalmente, potrebbe potenzialmente essere un argomento di profonda preoccupazione per noi e comportare la necessità di adottare contromisure appropriate per garantire la nostra sicurezza”.
“La retorica dello scontro (con la Russia, ndr) proveniente da Bruxelles e dalle capitali europee”, ha aggiunto il portavoce del Cremlino rispondendo a un’altra domanda, “è in netto contrasto con le ambizioni di cercare nuove vie per la pace in Ucraina”. L’Europa, secondo Mosca, sarebbe ossessionata dall’idea di infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia nel conflitto ucraino e per questo punterebbe ad affossare qualsiasi iniziativa di pace avanzata dal Cremlino o dagli Stati Uniti.
Questa sconfitta però, assicura Peskov, non avverrà, nemmeno nel campo della corsa agli armamenti. “Non vinceranno contro di noi! Perché non ci impegneremo con loro. Ci concentreremo sui nostri affari e proteggeremo i nostri interessi”, ha dichiarato il portavoce della presidenza russa, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni rese ieri sera prima del Consiglio europeo dal premier polacco Donald Tusk, secondo cui l’Ue dovrebbe impegnarsi in un confronto con Mosca. “L’Europa nel suo complesso è davvero in grado di vincere qualsiasi confronto militare, finanziario ed economico con la Russia: siamo semplicemente più forti”, aveva detto il primo ministro polacco. “Dovevamo solo iniziare a crederci. E oggi sembra che stia accadendo”.
Discorso diverso invece, secondo portavoce della presidenza russa, per quanto riguarda le armi atomiche in forza a Francia e Regno Unito, soprattutto in vista di futuri, possibili negoziati per il disarmo, promossi dal presidente Usa Donald Trump. “È impossibile non tenere conto degli arsenali nucleari europei durante questi colloqui”, ha dichiarato Peskov rispondendo a una domanda sull’appello lanciato ieri dall’inquilino della Casa bianca a “denuclearizzare” gli arsenali, collegandolo alle recenti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, disponibile ad allargare l’ombrello atomico francese a tutta l’Unione europea.
“Ne restiamo convinti, tanto più che l’urgenza di tenere conto di questi arsenali è ancora maggiore ora che in passato, date le recentissime dichiarazioni del signor Macron sull’intenzione della Francia di estendere il suo ombrello nucleare per garantire la sicurezza degli Stati europei”, ha aggiunto il portavoce del Cremlino, secondo cui i leader dell’Ue “si sono affrettati a sostenere questa idea”. “Quindi sì, gli arsenali nucleari europei non possono non essere al centro dell’attenzione durante tali contatti”, ha concluso Peskov.
“Sarebbe fantastico se tutti si liberassero delle loro armi nucleari. So che la Russia e noi ne abbiamo di gran lunga di più”, aveva detto ieri Trump alla stampa presente alla Casa bianca. “La Cina ne avrà una quantità uguale entro 4-5 anni. Sarebbe fantastico se potessimo tutti denuclearizzare perché la potenza delle armi nucleari è folle”.