Guerra Israele-Iran, le ultime notizie sulle tensioni in Medio Oriente. Trump: “Iran deve arrendersi senza condizioni, questo è il mio ultimatum definitivo”. La replica di Tehran: “Guerrafondaio”. Khamenei: “Israele ha commesso un grande errore, pagherà. Le conseguenze di un attacco americano saranno irreparabili” | DIRETTA

Non si fermano i raid israeliani sull’Iran così come il lancio di missili iraniani diretti verso Israele. Nel frattempo, i potenti del G7 hanno firmato una dichiarazione congiunta su de-escalation sottolinenando che “Israele ha il diritto di difendersi”. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi, mercoledì 18 giugno 2025, aggiornate in tempo reale, sulla guerra tra Israele e Iran le crescenti tensioni in Medio Oriente.
Ore 18,00 – Iran replica a Trump: “Mai chiesto di negoziare, guerrafondaio” – La missione iraniana presso l’Onu ha replicato alle parole di Trump secondo cui Teheran avrebbe contattato Washington chiedendo un incontro alla Casa Bianca. “Nessun funzionario iraniano ha mai chiesto di strisciare ai cancelli della Casa Bianca”, ha affermato citato da Sky News. “L’unica cosa più spregevole delle sue bugie è la sua codarda minaccia di ‘eliminare’ la Guida Suprema dell’Iran. “L’Iran non negozia sotto costrizione, non accetterà la pace sotto costrizione, e certamente non con un guerrafondaio”. L’Iran “risponderà a qualsiasi minaccia con una contro-minaccia e a qualsiasi azione con misure di reciprocità”.
Ore 17,10 – Trump: “A Netanyahu ho detto di andare avanti” – “Parlo” con il premier israeliano “ogni giorno”. Lo ha detto Donald Trump, sottolineando che il suo messaggio a Benjamin Netanyahu è quello di “andare avanti”.
Ore 17,00 – Trump: “Questo è il mio ultimatum definitivo all’Iran” – Il presidente Usa, Donald Trump, ha parlato di un “ultimatum definitivo” all’Iran rispondendo alle domande dei giornalisti, che gli chiedevano se l’avesse davvero dato. “Si potrebbe dire così – ha risposto – forse potreste chiamarlo l’ultimatum definitivo”.
Ore 16,50 – Trump: “L’Iran deve arrendersi senza condizioni” – Donald Trump ha ribadito che dall’Iran vuole una “resa incondizionata”. “Non deve avere l’arma nucleare, deve rinunciarvi”, ha insistito il presidente alla Casa Bianca.
Ore 15,00 – Macron riunisce il Consiglio di difesa e sicurezza della Francia – Si riunirà alle 16 all’Eliseo il Consiglio di difesa e sicurezza annunciato da Emmanuel Macron. Alla riunione al sesto giorno dell’escalation militare tra Israele e Iran, secondo fonti di Bfmtv, saranno presenti il premier François Bayrou, il ministro della Difesa Sébastien Lecornu, il titolare degli Esteri Jean-Noël Barrot e il ministro degli Interni, Bruno Retailleau.
Ore 14,00 – Mosca: “Il mondo è a qualche millimetro dalla catastrofe” – ”Il mondo è a qualche millimetro dalla catastrofe”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova commentando l’attacco israeliano all’Iran. Lo riporta l’agenzia stampa Ria Novosti.
Ore 13,30 – Khamenei agli Usa: “L’Iran non si arrenderà, le conseguenze di un attacco americano saranno irreparabili” – “Le conseguenze di un attacco americano all’Iran saranno gravi e irreparabili, non ci arrenderemo”. Questo l’avvertimento dell’ayatollah Khamenei all’America.
Ore 13,00 – Khamenei: “Israele ha commesso un grande errore, pagherà” – “Israele ha commesso un grande errore e sarà punito”. Lo ha detto l’ayatollah Khamenei nel suo messaggio all’Iran trasmesso dalla tv di Stato di Teheran.
Ore 12,00 – Ue: “Il cambio di regime in Iran non è la nostra posizione” – “Sia chiaro, un cambio di regime non rientra nella posizione concordata dell’Ue. Noi ci impegniamo ad adottare un approccio politico globale nei confronti dell’Iran, per affrontare tutte le questioni che ci preoccupano, tenendo conto di tutte le opzioni a nostra disposizione, comprese le sanzioni. Per questo motivo, il nostro approccio e’ critico quando necessario e pronto a impegnarsi laddove gli interessi coincidono”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Anouar El Anouni, nel briefing quotidiano con la stampa.
Ore 11,00 – Idf: dal 13 giugno colpiti 1.100 obiettivi in Iran – L’aeronautica militare israeliana ha colpito oltre 1.100 obiettivi in centinaia di attacchi in Iran da venerdì. Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf, il generale di brigata Effie Defrin, in una conferenza stampa. “Stiamo operando sistematicamente per neutralizzare la minaccia nucleare”, ha affermato su X, aggiungendo che gli attacchi stanno “aggravando ulteriormente i danni significativi” causati ai missili balistici e alle difese aeree dell’Iran.
Ore 10,00 – Media: colpita dai raid israeliani anche l’università di Teheran – Non solo siti nucleari, ma anche un’università di Teheran è stata presa di mira dagli attacchi di questa notte sull’Iran. Lo riportano i media britannici, precisando che si tratta della Imam Hossein, un ateneo che si ritiene finanziato dal corpo della Guardia Rivoluzionaria Islamica (i cosiddetti pasdaran) alla periferia est della capitale iraniana. Ignoti al momento i possibili danni.
Ore 9,00 – Nyt: “Israele pianificava attacchi a dicembre” – Israele ha iniziato a pianificare gli attacchi contro l’Iran a dicembre, dopo che la decimazione del gruppo terroristico Hezbollah e la caduta del regime di Assad in Siria avevano aperto un corridoio aereo. Lo riporta il New York Times. Secondo il giornale, quando il primo ministro Benjamin Netanyahu è andato alla Casa Bianca a febbraio, avrebbe illustrato al presidente degli Stati Uniti Donald Trump nello Studio Ovale il programma nucleare iraniano. Trump avrebbe allora optato per il non intervento pur decidendo di dare a Israele “un supporto, ancora non reso noto, da parte dell’intelligence statunitense per portare a termine l’attacco”, scrive il Nyt.
Ore 8,30 – Teheran: “Abbiamo il controllo dei cieli di Israele” – L’Iran ha dichiarato di avere “il controllo” dei cieli di Israele dopo i raid della notte scorsa. In un messaggio al Paese, il colonnello Iman Tajik, portavoce dell’Operazione Vera Promessa 3, ha dichiarato che i “missili Fatah di prima generazione” usati nell’attacco hanno “superato lo scudo di difesa missilistica e scosso più volte il rifugio dei codardi sionisti”.
Ore 8,00 – Wsj: “Trump non ha ancora deciso se attaccare l’Iran” – Il presidente Donald Trump non ha ancora deciso se gli Stati Uniti si uniranno a Israele per attaccare i programmi nucleari e militari iraniani, stando alle dichiarazioni di alcuni funzionari della Casa Bianca al Wall Street Journal. Le fonti affermano che l’attacco è stata una delle diverse opzioni discusse durante una riunione tra Trump e il suo team di sicurezza nazionale. Il report afferma che il presidente Trump spera ancora che la minaccia di un’azione militare statunitense porti l’Iran ad accettare le richieste degli Stati Uniti nei colloqui sul nucleare.
Ore 7,00 – Khamenei: “La battaglia ha inizio” – “La battaglia ha inizio”. È la minaccia lanciata dalla Guida Suprema dell’Iran Ali Khamenei. “Ali ritorna a Khaybar” si legge in un post, secondo una traduzione di Iran International. La dichiarazione fa riferimento al primo imam dell’Islam sciita e alla sua conquista della città ebraica di Khaybar nel VII secolo. Il post include un’immagine di un uomo con una spada che entra da un cancello simile a una fortezza, con strisce infuocate nel cielo sopra. La dichiarazione è il primo messaggio pubblico di Khamenei da quando Donald Trump ha chiesto la resa incondizionata dell’Iran e ha detto che gli Stati Uniti per “il momento” stanno rinviando l’uccisione dell’ayatollah.
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