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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Kim Jong-un a Putin: “Pieno sostegno a Russia”. Kiev attiva due corridoi terrestri per il grano

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GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 12 GIUGNO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – La guerra in Ucraina è giunta al 109esimo giorno e la pace non sembra vicina. Il presidente del consiglio Draghi si recherà a Kiev entro giugno con il presidente francese Emmanuel Macron. Sta preparando la visita il cancelliere tedesco Olaf Scholz. I tre leader vorrebbero incontrare il presidente Zelensky prima del G7. Blitz a Kiev di von der Leyen a Kiev per incontrare Zelensky: l’Ucraina ‘è sulla strada giusta per l’Europa. Tensione Biden-Zelensky. Il capo della Casa Bianca lo rimprovera perché “non ci volle ascoltare sull’invasione russa”. Replica Kiev: “Non è vero, avevamo anche chiesto sanzioni preventive”. Consegnati a 23 ucraini a Kherson i primi passaporti russi. Infine, il viaggio di Salvini a Mosca era stato organizzato per il 29 maggio e il biglietto pagato dai russi. Di seguito tutte le notizie di oggi, domenica 12 giugno 2022.

GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 12 GIUGNO 2022

Ore 19.25 – Ucraina, due rotte attraverso la Polonia e la Romania per esportare il grano – L’Ucraina ha stabilito due rotte attraverso la Polonia e la Romania per esportare il grano. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri Dmytro Senik, citato da Unian, spiegando che l’Ucraina è in trattative con gli stati baltici per aggiungere un terzo corridoio per le esportazioni alimentari.

Ore 19.02 – Media turchi: Erdogan annuncia colloqui con Putin e Zelensky su grano – Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato per la prossima settimana colloqui con i leader russo e ucraino, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, sulla questione dei corridoi per l’export di grano. Lo riportano i media turchi.

Ore 18.07 – La Finlandia rifiuta l’adesione alla Nato senza la Svezia – La Finlandia rifiuta l’adesione alla Nato senza la Svezia. Helsinki non entrerà a far parte dell’Alleanza se i problemi che Stoccolma ha con la Turchia dovessero comportare il rinvio dell’adesione proprio della Svezia. Lo ha affermato oggi il presidente finlandese Sauli Niinisto alla conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Lo scrivono i media locali. “Il caso della Svezia è anche nostro. Ciò significa che andiamo di pari passo”, ha affermato Niinisto.

Ore 16.46 – Comandante Azov: “Molti corpi dei nostri ancora a Mariupol” – Confermando che i corpi di circa 220 difensori di Azovastal sono stati consegnati nel recente scambio con i russi, un comandante del reggimento Azov afferma che “altrettanti corpi ancora rimangono a Mariupol”. “Continuano i negoziati per altri scambi, per permettere di riportare a casa altri corpi – afferma Maksym Zhorin in un video su Telegram – tutti i corpi devono essere restituiti e questo è qualcosa su cui lavoreremo.

Ore 16.16 – Stoltenberg “fiducioso” su ingresso Finlandia e Svezia nella Nato – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, si è detto fiducioso sull’ingresso di Finlandia e Svezia nell’Alleanza, nonostante i “legittimi timori della Turchia” nei loro confronti e ha definito “cruciale” il prossimo vertice di Madrid del 29-30 giugno. “Il vertice di Madrid non è mai stato considerato l’ultima scadenza per completare la ratifica dell’ingresso di Finlandia e Svezia”, ha affermato Stoltenberg, in visita di lavoro a Helsinki, in una dichiarazione congiunta con il presidente del Paese, Sauli Niinisto. I timori della Turchia nei confronti dell’adesione di Helsinki e Stoccolma “devono essere presi sul serio” e il modo per superarli è “sedersi e parlare”, ha insistito il segretario generale della Nato.

Ore 15.44 – Zelensky: “Siamo a 108 giorni di guerra e il Donbass resiste” – “Vi ricordate come in Russia, all’inizio di maggio, speravano di conquistare tutto il Donbass: siamo a 108 giorni di guerra, siamo a giugno e il Donbass resiste”. E’ quanto afferma Volodymyr Zelenskiy, in un messaggio video in cui si dice orgoglioso delle truppe ucraine che stanno resistendo all’avanzata russa nel Donbass.

Ore 15.27 – Ucraina, attivati due corridoi terrestri per esportare grano – L’Ucraina ha creato due corridoi terrestri attraverso la Polonia e la Romania per esportare grano ed evitare una crisi alimentare globale, anche se ‘colli di bottiglia’ rallentano la catena di approvvigionamento: lo ha detto il viceministro degli esteri di Kiev, Dmytro Senik. Il ministro, citato dal Guardian, ha ribadito che la sicurezza alimentare globale è a rischio perché l’invasione russa dell’Ucraina ha fermato le esportazioni di grano ucraino dal Mar Nero. L’Ucraina – ha detto – è anche in trattativa con gli stati baltici per aggiungere un terzo corridoio per le esportazioni alimentari, ha aggiunto Senik.

Ore 14.54 – Ucraina: ex militare Gb ucciso in combattimenti Severodonetsk – Un ex soldato britannico è morto combattendo contro le Forze russe a Severodonetsk, in Ucraina. Lo ha annunciato la sua stessa famiglia, come riporta Sky News. Jordan Gatley aveva lasciato l’esercito britannico a marzo ed era volato in Ucraina per schierarsi a fianco delle truppe di Kiev. Il padre dell’ex militare, Dean Gatley, ha scritto su Facebook di aver ricevuto la notizia il 10 giugno. Gatley, secondo quanto riferito dal genitore, non solo combatteva ma “col suo team” addestrava anche le forze ucraine.

Ore 14.24 – Von der Leyen: “In Ue attesa decisione storica”- La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito che gli Stati membri sono chiamati a una “decisione storica” sull’opportunità di concedere all’Ucraina lo status di candidato all’Ue. “Spero che tra 20 anni, guardando indietro, potremo dire di aver fatto la cosa giusta”, ha detto von der Leyen al ritorno in Polonia dopo aver visitato Kiev. Sabato ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy proprio per affrontare il delicato dossier della domanda di adesione dell’Ucraina. Zelensky ha chiesto una rapida ammissione all’Unione Europea, Von der Leyen ha spronato il Paese alle riforme. L’esecutivo Ue vuole pubblicare la sua raccomandazione alla fine della settimana, la sfida sarebbe quella di uscire dal vertice di capi di Stato e di governo a fine giugno con una posizione unitaria “che rifletta la portata di questa decisione storica”. L’Ucraina ha fatto passi in avanti negli ultimi anni, ma molto resta da fare, ha aggiunto von der Leyen. “La nostra raccomandazione rifletterà attentamente tutto questo”.

Ore 13.25 – Papa: non dimentichiamo l’Ucraina martoriata – Il Papa all’Angelus ha rivolto, ancora una volta, il suo pensiero “alla popolazione ucraina afflitta dalla guerra. Il tempo che passa non raffreddi il nostro dolore e la nostra preoccupazione per quella gente martoriata. Per favore non abituiamoci a questa tragica realtà, abbiamola sempre nel cuore, preghiamo e lottiamo per la pace”.

Ore 12.00 – Oltre 4 milioni di rifugiati hanno attraversato confine Polonia – Con gli ultimi arrivi di sabato, quasi 25mila persone, il numero degli ucraini che si sono rifugiati in Polonia dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio supera i quattro milioni. Lo rende noto la polizia di frontiera polacca oggi con un tweet. E’ impossibile però stabilire  con esattezza quanti di questi rifugiati sono rimasti in Polonia, e quanti invece si sono diretti in altri Paesi dell’Unione Europea. Il presidente polacco, Mateusz Morawiecki, recentemente ha detto che il Paese ospita due milioni di rifugiati ucraini.

Ore 11.30 – Von der Leyen: su Kiev Consiglio sia unito su scelta storica – In merito alla concessione dello status di candidato Ue all’Ucraina “la sfida è uscire dal consiglio europeo con una posizione unitaria che rifletta la grandezza di queste storiche decisioni”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando con un gruppo di media internazionali, tra cui l’ANSA, sulla via del ritorno dalla sua visita a Kiev. “Il mio auspicio è che guardando indietro, in questi ultimi venti anni, possiamo dire di aver preso la giusta decisione” mostrando “di non essere timidi e con una mentalità chiusa”, ha aggiunto von der Leyen.

Ore 10.00 – Russia, l’ex McDonald’s diventa Vkousno i totchka – Gli ex ristoranti di McDonald’s in Russia, acquisiti dalla società Sistema Pbo  sono stati ribattezzati “Vkousno i totchka”, ovvero ‘Delizioso e basta’.

Ore 07.00 – Kim Jong-un a Putin: “Pieno sostegno a Russia” – Nel suo telegramma di congratulazioni al presidente russo Vladimir Putin in occasione della Giornata della Russia, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso pieno sostegno al popolo russo e al suo leader, nonchè fiducia nell’ulteriore rafforzamento della cooperazione tra i due paesi “per proteggere la giustizia e la sicurezza nel mondo”, riferisce l’agenzia nordcoreana CTAC. “Sotto la tua guida – scrive Kim – il popolo russo, superando coraggiosamente ogni sorta di sfide e difficoltà, sta ottenendo un grande successo nel condurre una giusta causa per proteggere la dignità, la sicurezza e i diritti per lo sviluppo del Paese, a cui il popolo nordcoreano dà pieno supporto”. “Sono sicuro – aggiunge il leader nordcoreano – che sulla strada per proteggere la giustizia internazionale e garantire la sicurezza globale, la cooperazione tattica e strategica tra i due paesi diventerà ancora più stretta”.

Ore 06.30 – Zelensky: “Stiamo liberando la regione di Kherson” – “Le truppe ucraine stanno gradualmente liberando il territorio della regione di Kherson”, afferma il presidente Volodymyr Zelensky. Ieri “il villaggio di Tavriis’ke è stato aggiunto all’elenco degli insediamenti restituiti al nostro Stato – afferma Zelensky nel suo ultimo videomessaggio -. E c’è un certo progresso anche nella regione di Zaporizhzhia”. Il presidente ucraino commenta poi la distribuzione di passaporti russi a Kherson e a Melitopol. “È stato mostrato come i residenti presumibilmente vogliano passaporti russi. Beh, non sembravano code per ottenere un passaporto, ma un tentativo di ottenere un biglietto per fuggire”, dice Zelensky.

Ore 06.00 – Cina. il ministro della Difesa: “Mai dato supporto materiale alla Russia” – La Cina non ha mai fornito alcun supporto materiale alla Russia nella guerra contro l’Ucraina: il ministro della Difesa, Wei Fenghe, parlando al vertice sulla sicurezza dello Shangri-La Dialogue di Singapore, ha affermato che Pechino ha sostenuto i colloqui di pace e si è opposta alla fornitura di armi, mostrando pieno scetticismo sull’efficacia delle sanzioni. “Qual è la causa principale della crisi? Chi è la mente di tutto? Chi perde di più? E chi può guadagnare di più? Chi sta promuovendo la pace e chi sta aggiungendo benzina sul fuoco? Penso che tutti conosciamo le risposte”, ha proseguito senza articolare la posizione cinese.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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