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Coronavirus, il mistero del numero di tamponi effettuati in Europa: molti Paesi non forniscono i dati

I numeri: l'Italia è di gran lunga lo Stato europeo che ha fatto più test, oltre 36mila. E gli altri? C'è grande discrepanza tra un Paese e l'altro e soprattutto zero trasparenza su tamponi e ricoverati in terapia intensiva

 

Coronavirus, il mistero del numero di tamponi nei vari Paesi in Europa

Mentre in Italia è boom di contagi a causa del Coronavirus (gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile parlano di 4.636 positivi, con 197 morti), nel resto d’Europa sembra esserci desiderio di nascondere i dati reali dei tamponi effettuati nei vari Paesi: è quello che emerge da un’analisi condotta da Il Fatto Quotidiano, che ha provato a interpellare i ministeri della Salute dei principali Stati europei chiedendo dati aggiornati sui controlli in corso per arginare l’epidemia da Covid-19. Il risultato? Una grande discrepanza da un Paese all’altro e pochissima trasparenza. Non solo sui tamponi, ma anche sul numero di ricoverati in terapia intensiva.

È notizia di stamattina che in due giorni i casi di Coronavirus in Europa sono praticamente raddoppiati. Eppure sembra che non ci siano numeri certi sull’accuratezza e il numero dei controlli fatti, neanche in Paesi come Germania, Francia e Spagna. Per capire bene la portata del fenomeno, meglio analizzare i dati: l’Italia, al momento, è di gran lunga il Paese europeo con il maggior numero di test: 36.359 fino al 6 marzo. Dati, questi, rilasciati in grande trasparenza dalla Protezione civile.

E gli altri? La Germania, con 555 cittadini positivi al Coronavirus, ha finora effettuato 10.700 tamponi. La cosa sconvolgente, tuttavia, è che non si tratta di un dato ufficiale, bensì di un’indiscrezione del giornale Der Spiegel. L’Istituto Robert Koch di Berlino, che è pur sempre l’istituto scientifico di riferimento in Germania, ha detto al Fatto Quotidiano di non essere in possesso di questi dati. La Francia ha aggiornato per l’ultima volta il dato sul numero di test effettuati il 2 marzo: allora, erano poco più di mille. In questo caso, nonostante le richieste del quotidiano il ministero della Salute non ha fornito dati più precisi. Ancora peggiore la situazione in Spagna: il ministero, infatti, si è rifiutato di fornire i dati sia sul numero di tamponi, che sui pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Più alto il numero dei test nel Regno Unito: 20.338 al 6 marzo. Nel Paese, ricordiamo, i positivi sono 163, mentre un paziente è deceduto. Molto più trasparente la Polonia: al 6 marzo i test sono stati 900, con 5 positivi e nessun paziente deceduto o in terapia intensiva. Questi numeri, però, sono inevitabilmente destinati a lievitare: il ministero della Salute ha infatti informato che ci sono 1.299 persone in quarantena e addirittura 6.184 in osservazione. In Austria i test sono stati 4.000 (47 positivi), in Norvegia 1.395 (56 contagi), in Svizzera 3.000 (87 positivi) e in Finlandia 360 (12 contagi). Nessuna risposta, infine, da Portogallo, Romania e Ungheria.

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