Incidente Air India, le cause: cosa è successo Boeing precipitato subito dopo il decollo

Le possibili cause del disastro aereo che ha provocato almeno 290 morti
Cosa è successo e quali sono le cause che hanno provocato il disastro dell’Air India: è la domanda che gli esperti si stanno facendo subito dopo l’incidente aereo che ha provocato almeno 290 morti. A rivelare quanto è accaduto saranno le due scatole nere ma, come scrive il Corriere della Sera, è probabile che il disastro sia stato causato da un insieme di fattori. Al vaglio degli inquirenti c’è anche un video, ripreso dalle telecamere a circuito chiuso dell’aeroporto di Ahmedabad, che mostra i 28 secondi di volo dell’Air India. Secondo un esperto proprio quel filmato presenta le prime anomalie. L’aereo, infatti, non si prende tutta la pista per la rincorsa ma solo metà percorso. Il velivolo si alza ma rimane stabile perdendo quota dopo pochi secondi.
“Dalle immagini si vede che il Boeing ha perso potenza” confermano due comandanti contattati dal Corriere della Sera. La perdita di potenza “può essere dovuta a un malfunzionamento del motore, ma è davvero difficile che entrambi i propulsori perdano potenza allo stesso tempo”. Qui subentra un altro mistero: “Perché il carrello delle ruote era ancora giù? Una decina di secondi dopo il decollo di solito quello dovrebbe risultare già retratto”. L’altro giallo riguarda i flap che “non sembrano correttamente estesi, come dovrebbero essere nei primi dieci, dodici minuti dopo il decollo per aumentare la portanza”.
“L’aereo era stato configurato correttamente al momento del decollo? In cabina è successo qualcosa? C’è stata un’avaria? I piloti hanno calcolato bene le performance? Il fattore atmosferico è stato considerato adeguatamente?” si chiedono i comandanti. Le temperature più alte, infatti, rendono più difficile il decollo “perché i motori producono meno spinta e l’aria calda, meno densa, riduce la portanza. Se l’aereo non è stato configurato correttamente anche il caldo potrebbe aver influito sulle prestazioni”.