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L’avvocato di Sempio: “Stasi è innocente ma deve tacere. Chiara uccisa perché sapeva troppo”

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Secondo il legale Massimo Lovati, la ragazza è stata eliminata perché aveva scoperto fatti di pedofilia e satanismo legati alla Chiesa. L'ex fidanzato coprirebbe qualcuno per non finire anche lui "sottoterra"

A uccidere Chiara Poggi non è stato Alberto Stasi né Andrea Sempio, ma un sicario, che avrebbe eliminato la ragazza 26enne perché diventata “scomoda” per qualcuno. Lo sostiene l’avvocato Massimo Lovati, difensore di Sempio, oggi indagato per l’omicidio nell’ambito della nuova inchiesta avviata dalla Procura di Pavia.

Secondo il legale, Stasi – condannato in via definitiva a 16 anni di carcere – è costretto a tacere sulla verità perché sotto ricatto. E il movente del delitto potrebbe essere connesso a vicende di pedofilia e satanismo che coinvolgerebbero anche la comunità cattolica di Garlasco.

“Per me Alberto Stasi è innocente, come Andrea Sempio”, dice Lovati intervistato durante il programma tv Storie Italiane, su Rai 1. “Chiara Poggi – secondo l’avvocato – è stata uccisa da un sicario. Stasi è stato solo una pedina. Quando ci sono dei mandanti, c’è anche un sicario. Chiara era diventata scomoda e l’hanno eliminata”.

Il legale commenta con scetticismo la notizia dei giorni scorsi sul rinvenimento di un’impronta attribuita a Sempio nella casa dei Poggi, luogo del delitto: “Quella – sostiene – non è l’impronta di Sempio: io contesto che lo sia. Contesto radicalmente la consulenza, come ho già contestato quella sul Dna. Possono metterci anche Gesù Cristo, e io lo contesto. Sono come San Tommaso: per credere, devo vedere”.

Lovati ribadisce la sua tesi anche in un’altra intervista, concessa al quotidiano La Repubblica: Chiara Poggi sarebbe stata uccisa perché a conoscenza di segreti indicibili su esorcismi e riti satanici avvenuti nella zona di Garlasco: “È una teoria che nasce dalla mia conoscenza del territorio, non posso dimostrarla”, precisa l’avvocato di Sempio, che aggiunge di essere a conoscenza di “un luogo alla periferia di Garlasco dove ogni mercoledì si praticava l’esorcismo. Poi emersero fatti di pedofilia”.

Il riferimento è al Santuario della Bozzola, che nel 2014 finì al centro di uno scandalo a sfondo sessuale. In particolare, l’ex rettore della struttura, don Gregorio Vitali, il quale svolgeva anche attività di esorcista, fu vittima di due estorsori, che gli chiesero denaro pur di non rivelare immagini che ritraevano uomini di Chiesa impegnati in attività sessuali. Un possibile collegamento con l’omicidio di Chiara Poggi è nella chiavetta Usb che apparteneva alla ragazza, in cui fu trovato un file dal titolo “Abusi 550”, che conteneva diversi articoli di giornali riguardanti giovani vittime di violenze da parte di uomini di Chiesa. L’ipotesi, dunque, è che già nel 2007 la ragazza avesse scoperto qualcosa.

Quanta alla pista satanista evocata da Lovati, il riferimento sembra essere alla denuncia presentata nel 2017 dall’allora avvocato di Stasi, Giada Bocellari, secondo cui Chiara sarebbe stata uccisa perché si stava addentrando “su un terreno pericoloso dove ci sono persone legate al satanismo”. La denuncia, peraltro, culminò con un’archiviazione nel 2020.

“È la mia teoria. Un sogno che ho fatto. Lo scriva: un sogno”, sottolinea Lovati a La Repubblica. Secondo il legale, Stasi “ha detto un sacco di bugie sulla scoperta del corpo”. “Quando ne dici così tante – osserva – vuol dire solo che ti hanno imbeccato”. Perché il ragazzo, condannato a 16 anni di carcere, non avrebbe mai rivelato nulla di tutto questo? “Non aveva alternativa”, risponde Lovati: “Finirebbe sottoterra”. Ucciso dal presunto mandante? “Più mandanti”.

Con Sempio, tuttavia, assicura l’avvocato, di questa teoria, “non ne abbiamo mai discusso”. “Lui – insiste – non c’entra nulla con questa storia. Nemmeno con quegli ambienti di chiese e oratori. Lui è un comunista. Un disadattato. E’ provato ma sereno, come tutti gli innocenti. Io invece sono stanco. E preoccupato. Contesteremo le consulenze di parte e presenteremo le nostre. Poi, se si dovesse andare a processo, valuterà il giudice”.

LEGGI ANCHE: Garlasco: chi è il frate amico di Marco Poggi e Andrea Sempio che dovrà fare il test del Dna

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