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    Coronavirus in Italia, ultime notizie. Calabria sfida il governo: domani aperti bar e ristoranti con servizio all’aperto. Oggi tamponi positivi al minimo, ma più di 300 morti

    Credits: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

    Tutte le ultime news sul Covid-19 in Italia

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 29 Apr. 2020 alle 06:29 Aggiornato il 29 Apr. 2020 alle 22:34

    Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale

    CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – L’emergenza Coronavirus in Italia sta per compiere il fatidico passaggio verso la “Fase due” dopo la firma dell’ultimo Dpcm da parte dell’esecutivo. Eppure, il primo ministro Giuseppe Conte e gli stessi scienziati dell’Istituto Superiore di Sanità invitano alla calma perché “il rischio di contagio di ritorno è molto concreto”, come dichiarato dal premier al termine di un incontro in prefettura a Lodi, uno dei primi comuni chiusi per l’emergenza il 24 febbraio scorso. Intanto, è di 105.205 persone attualmente positive, 27.359 morti e 68.941 guariti per un totale di 201.505 casi il bilancio aggiornato dell’epidemia secondo l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile martedì 28 aprile. Qui le ultime notizie sul Coronavirus nel mondo. Di seguito le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus, aggiornate in tempo reale, di oggi, mercoledì 29 aprile 2020:

    Ore 22,20 – La Calabria sfida il governo: “Domani riaprono bar e ristoranti con servizio solo all’aperto” – La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha firmato un’ordinanza valida da domani che consente “la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto”. La Calabria, dunque, sfida apertamente il governo, che nell’ultimo Dpcm – quello sulla Fase 2 dal 4 maggio – ha previsto la riapertura di bar e ristoranti solo per il 1 giugno. “L’ordinanza – ha spiegato Santelli – prevede “misure nuove, al pari di altre regioni e alcune uniche sul territorio nazionale; tutte parlano il linguaggio della fiducia. Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo”.

    Ore 20,35 – Conte, domani informativa urgente a Camera e Senato – “Domani mattina sarò prima alla Camera dei deputati e poi al Senato della Repubblica per un’informativa urgente sulle iniziative del Governo per la ripresa delle attività economiche”. Così su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’informativa alla Camera avrà luogo alle 10 e quella al Senato alle 12.30.

    Ore 20,25 – Fico: “Il Parlamento italiano lavora più di tutti in Unione europea” – “È un’accusa che rigetto: il Parlamento in questo momento difficile sta lavorando più di tutti gli altri parlamenti in Europa”. Così il presidente della Camera, Roberto Fico in un’intervista al Tg5, replicando alle accuse di un Parlamento che non sta lavorando e ha delegato le sue funzioni al governo. “Le forze politiche all’interno delle commissioni dialogano, possono alla fine arrivare a un parere discordante ma si sta lavorando, si stanno approvando e mandando avanti i decreti che vengono convertiti in legge, quindi c’è un lavoro forte e sostanziale al centro per cento”, ha aggiunto Fico.

    Ore 20,20 – Speranza: “Ancora dentro l’epidemia, ripartire con prudenza. L’estate? Dipende da noi” – “Siamo ancora dentro un’epidemia, sarebbe bello per me poter dire che siamo già in una fase completamente nuova e che è tutto finito, ma non sarebbe corretto. Il governo ha l’obbligo di dire la verità. Dobbiamo ripartire ma con grande prudenza e grande cautela perché ci vuol poco per vanificare tutto quello che abbiamo fatto finora, tutti i sacrifici degli italiani”. A dirlo è il ministro della Salute, Roberto Speranza in un’intervista al Tg1. Sulle prospettive per l’estate 2020, Speranza commenta: “Io spero che potrà essere la migliore estate, con una situazione diversa da quella che abbiamo visto negli ultimi mesi, però voglio dire con grande franchezza che questo R0, il famoso indice di contagio, non è già deciso. Non c’è una tabella Excel e non è scritto in cielo, ma dipende dalla nostra capacità di gestire questa fase nuova. I comportamenti dei cittadini – ha proseguito Speranza – sono stati decisivi finora, e li ringrazio perché la curva si è piegata grazie ai comportamenti di ciascuno di loro, oggi sono ancora più importanti. Abbiamo bisogno del contributo di tutti, soprattutto quando tante persone torneranno a uscire, lavorare e a mettersi in movimento”.

    “Con le Regioni c’è un lavoro molto proficuo in corso. Io penso che dobbiamo essere uniti, lavorare tutti insieme per dare risposte a un’emergenza senza precedenti. Stiamo lavorando proprio in queste ore – ha aggiunto il ministro – per costruire un protocollo capace di monitorare con molta maggiore accuratezza che cosa avviene in ogni singolo territorio. Questa sarà un’arma fondamentale per gestire la Fase 2”, ha concluso Speranza.

    Ore 19,50 – Fase 2: già distribuite 154 milioni di mascherine – Sono poco più di 154 milioni le mascherine già date in distribuzione alle Regioni dallo Stato a partire dal 2 marzo scorso: 99 milioni sono quelle chirurgiche, 27 milioni quelle monovelo, e 26 milioni tra FFP2 e FFP3. Un numero certamente insufficiente per affrontare, dopo l’iniziale emergenza da Covid-19, il prossimo step, la cosiddetta fase 2 che prende il via dal 4 maggio. Stando al sito della Protezione Civile, sotto la voce  ‘contratti attivati’ tra il 26 febbraio e il 24 marzo scorsi, si legge che lo Stato ha stipulato accordi, per una spesa che sfiora i 330 milioni di euro, per avere circa 354 milioni di mascherine da una trentina di aziende (italiane e straniere): 180 milioni sono mascherine chirurgiche (pari al 50,86%), 148 milioni quelle FFP2 e FFP3 (41,51%) e 27 milioni le monovelo (7,62%). Se l’Italia, prima dell’emergenza Coronavirus, non aveva una autonoma produzione di mascherine (perché considerata “di basso margine per gli operatori economici”, come spiegò il 14 marzo scorso il capo della Protezione civile Angelo Borrelli), adesso la realtà sta cambiando: l’obiettivo, più volte annunciato dal commissario straordinario Domenico Arcuri, è quello di incentivare la produzione nostrana, per essere sempre meno dipendenti dall’estero ed evitare di finire soffocati da speculazioni e prezzi gonfiati imposti dal mercato. Fab, Marobe, Mediberg, Parmon e Veneta Distribuzione sono le prime aziende italiane con cui lo stesso Arcuri ha sottoscritto nei giorni scorsi contratti per 660 milioni di mascherine chirurgiche ad un prezzo medio di 0,38 euro. E sono in corso contatti con altre cento aziende, incentivate grazie a ‘CuraItalia’, l’agevolazione messa in campo dal Governo per accelerare la produzione nazionale di mascherine, con la garanzia che nessuno dovrà rimetterci, dalle imprese produttrici, alle farmacie e parafarmacie.

    Ore 18 – Il bollettino della Protezione Civile – Il bilancio odierno è di 104.657 attualmente positivi (ieri erano 105.205, -548), 27.682 morti (ieri 27.359, +323) e 71.252 guariti (ieri 68.941, +2.311). Il numero dei casi totali ammonta dunque a 203.591 (ieri 201.505, +2.086). In isolamento domiciliare ci sono invece 83.652 persone (ieri 83.619, +33); in terapia intensiva ci sono oggi 1.795 pazienti (ieri 1.863, -68); i ricoverati con sintomi sono invece 19.210 (ieri 19.723, -513). I tamponi effettuati oggi sono stati 63.827 (ieri 57.272, quindi oggi 6.555 test effettuati in più). I morti, ieri, erano aumentati di 382, mentre oggi di 323 (qui il bollettino completo).

    Coronavirus Italia | Ore 17.45 – Boccia alle Regioni: “Dal 18 maggio riaperture differenziate in base ai contagi” – Il controllo del contagio da Coronavirus modulato sulle esigenze delle Regioni. Secondo il ministro per le Autonomie e gli Affari regionali Francesco Boccia è possibile: “In base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate tra le regioni sulle riaperture di attività. Più i contagi andranno giù, più la sanità territoriale sarà in sicurezza, più si potrà riaprire secondo un monitoraggio che discuterete con il ministro Speranza. Definito il monitoraggio si potrà procedere a differenziazioni”. (Qui la notizia)

    Ore 16,50 – Maturità, la ministra Azzolina: “L’orale varrà 40 punti e 60 il pregresso” – La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, scioglie gli ultimi dubbi sulla maturità ai tempi del Coronavirus. “L’esame si terrà il 17 giugno e rappresenta la conclusione di un percorso – dice – Per questo i crediti prima della pandemia erano 40, poi c’erano gli altri 60 legati alle prove. Ora deve essere valorizzato il percorso di studi di più: quel 60 saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire e 40 la prova orale. Questo sarà un giusto riconoscimento all’impegno. Poi ci sarà la possibilità di far sì che l’esame orale parta da un argomento che non sarà una tesina ma un colloquio su una parte di programma scelta con i loro professori”. (Qui la notizia)

    Ore 16,20 – Fase 2, nuovo esodo verso il Sud dal 4 maggio: già quasi tutto esaurito su treni e aerei – L’inizio della “Fase 2” il prossimo 4 maggio potrebbe portare a un nuovo esodo dal Nord al Sud tra chi non è riuscito o non ha voluto fare ritorno al proprio indirizzo di residenza nella fase più critica dell’emergenza Coronavirus: come riporta Il Mattino sono già quasi tutti pieni i treni in partenza da Milano e diretti a Napoli all’inizio di maggio. Tutto esaurito anche per i voli Alitalia Milano-Napoli previsti dal 4 maggio e per i giorni successivi. Trenitalia, intanto, ha già annunciato che il prossimo 4 maggio la tratta Milano-Napoli sarà coperta da due Frecce in più. “Le nuove corse”, si legge nel comunicato, “sono state aggiunte in vista della riapertura, da lunedì 4 maggio, di alcune attività lavorative previste dall’ultimo decreto del governo. (Qui la notizia)

    Coronavirus Italia | Ore 14,50 – È morto Germano Celant, padre dell’Arte Povera – Germano Celant è morto oggi all’età di 80 anni, al San Raffaele di Milano, a causa di complicazione causate dal Coronavirus. Con lui scompare una pagina importantissima della storia dell’arte italiana. Il critico d’arte genovese aveva infatti per primo coniato la definizione di Arte Povera, riferendosi al movimento artistico basato sulla riappropriazione del rapporto tra l’uomo e la natura e sull’uso di materiale di recupero in netta opposizione all’arte patinata che si stava affermando alla fine degli anni Sessanta. A Celant si deve il merito di aver fatto conoscere in Italia la  conceptual art americana e di aver esportato negli Stati Uniti l’Arte Povera. Senior curator al Guggenheim, nel 1994 realizzò per il famoso museo la mostra Italian Metamorphosis 1943-1968. Negli anni Novanta divenne tra i più noti curatori del mondo e fu nominato direttore della 47esima Biennale di Venezia.

    Ore 14,15 – Viceministro Sileri: “Anche gli amici sono affetti stabili” – “Anche un’amicizia è un affetto stabile, a volte è migliore di un familiare”: lo ha detto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, durante la trasmissione radiofonica ‘Un giorno da pecora’, su Radio 1. “Andare anche a casa di un amico dal 4 maggio? Sì, se è un amico vero, se non è una scusa. Se io incontrassi un amico caro ora, dopo tre mesi, lo abbraccerei e ci scapperebbe pure una lacrimuccia”. Ma il viceministro sottolinea: “Serve il buonsenso, questo è un periodo di transizione, servono le regole per far capire che non è un ‘liberi tutti'”. Secondo Sileri è possibile che i casi tornino a crescere dopo l’allentamento del lockdown: “Lo vedremo fra un paio di settimane, ma è molto probabile”. (Qui la notizia)

    Ore 13 – Salvini, spero Rom arrestati in carcere a vita – “I quattro Rom arrestati spero che stiano in galera fino alla fine dei loro giorni. Noi cercheremo di fare il possibile per stare insieme a quella famiglia, che contatterò personalmente”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a 7gold, parlando dell’assassinio dell’agente di polizia Pasquale Apicella a Napoli.

    Coronavirus Italia | Ore 12,20 – Da 3 giorni nessun nuovo caso in Basilicata – Per il terzo giorno consecutivo non sono registrati nuovi casi di contagio da Coronavirus in Basilicata. La task force della Regione, infatti, ha comunicato che nella giornata di ieri sono stati effettuati 442 test e tutti sono risultati negativi. Attualmente i positivi sono 193, a cui vanno aggiunte “25 persone decedute e 147 guarite”. I pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane sono 55, mentre i cittadini in isolamento sono 138.

    Ore 12,00 – Il bollettino dello Spallanzani  – I pazienti affetti da Coronavirus ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma sono 105. Di questi, 17 sono in condizioni più serie e necessitano di supporto respiratorio. È quanto si legge nel consueto bollettino quotidiano diffuso dal nosocomio romano, specializzato nella cura delle malattie infettive. Nel comunicato, inoltre, si sottolinea che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 375”.

    Ore 11,00 – Deputato della Lega positivo al Coronavirus – Un deputato della Lega, presente in aula lo scorso 24 aprile, è risultato positivo al Coronavirus. “Ieri sera sono stato avvisato dal Questore della Camera di mettermi in quarantena perché martedì scorso in aula, seduto regolarmente al mio posto, ero nelle vicinanze di un collega parlamentare risultato positivo al Covid” ha scritto sul suo profilo Facebook il deputato della Lega Alberto Gusmeroli. (Leggi la notizia completa).

    Coronavirus Italia | Ore 9,00 – Dybala ancora positivo al Coronavirus – Il calciatore argentino della Juventus Paulo Dybala sarebbe ancora positivo al Covid-19 dopo 40 giorni dalla prima diagnosi. Secondo quanto riporta  El Chiringuito de Jugones, il giocatore, che non mostra più sintomi, si sarebbe sottoposto a un quarto tampone che, così come gli altri 3, avrebbe dato ancora esito positivo. A Dybala è stato diagnosticata l’infezione il 21 marzo scorso.

    Ore 8,00 – Spadafora: sentiero ripresa calcio sempre più stretto – “Vedo il sentiero per la ripresa del campionato sempre più stretto”: lo ha dichiarato il ministro delle Politiche giovanili e per lo sport Vincenzo Spadafora nel corso della trasmissione d’approfondimento di La7 Omnibus. Spadafora poi ha aggiunto: “Penso che la prossima riunione della Lega Serie A potrebbe riservare una sorpresa: la maggioranza dei club potrebbe chiederci di sospendere questa stagione e prepararsi nel migliore dei modi al prossimo campionato”.

    Ore 7,00 – Le novità sull’autocertificazione per la fase 2 – Secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, il modulo dell’autocertificazione, necessario per gli spostamenti durante l’emergenza Coronavirus, non dovrebbe cambiare per la fase 2, quella in cui sono previsti anche gli incontri con i congiunti. Per motivi di privacy, infatti, i nomi dei congiunti che si vanno a trovare non dovranno essere indicati e la polizia non potrà richiederli, motivo per cui non c’è bisogno di formulare un nuovo modulo. (Leggi la notizia completa).

    Coronavirus Italia | Ore 6,00 – Il piano B del governo per riaprire il 18 maggio – Stretto dalle critiche di maggioranza e opposizione, il premier Conte va avanti per la sua strada. Il presidente del Consiglio, infatti, dopo aver analizzato tabelle e ascoltato tecnici e scienziati si è convinto di aver fatto il possibile, concedendo a 3 milioni di persone di tornare a lavoro, oltre alla possibilità di andare a trovare i propri cari, avendo, così, una maggiore libertà di movimento. L’esecutivo, d’altronde, teme un’ondata di ritorno del contagio che, così come accaduto per l’influenza spagnola del 1918, potrebbe essere addirittura peggiore della prima. Secondo quanto svelato da La Repubblica, però, in queste ore l’esecutivo sta prendendo in considerazione l’idea di anticipare l’apertura di bar, ristoranti e parrucchieri. Una sorta di piano B per sfuggire alle critiche. Le due settimane che vanno dal 4 al 17 maggio vengon considerate una sorta di prova generale. Se la situazione non dovesse precipitare, allora il governo potrebbe anticipare al 18 maggio l’apertura di bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, attualmente fissata per il 1 giugno, in alcune regioni, come ad esempio Sardegna, Basilicata e Molise, dove i contagi hanno quasi raggiunto quota 0. (Leggi la notizia completa).

    CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: COSA È SUCCESSO IERI

    Conte: “Rischio di contagio di ritorno molto concreto” – “Il rischio di un contagio di ritorno è molto concreto. Questa è la ragione che ci spinge ad un allentamento delle misure, ma con prudenza”: sono le parole che il premier Giuseppe Conte ha pronunciato al termine di un incontro in prefettura a Lodi. “Avvieremo il metodo dei rubinetti  ovvero una sorta di algoritmo matematico che ci consentirà di tenere sempre sotto controllo l’andamento del virus, e se ci saranno ritorni potremo intervenire in modo mirato chiudendo il rubinetto”, ha spiegato il presidente del Consiglio. Sulla Fase 2, inoltre, Conte ha detto che sarà caratterizzata da “un approccio anche più scientifico sul tracciamento dei contatti” che avverrà attraverso l’ormai “app”, che sarà su “base volontaria”, perché “non possiamo obbligare nessuno a scaricarla”. Ancora sul possibile ritorno dei contagi, il premier ha concluso: “Abbiamo visto in altri Paesi cosa significa cambiare strategia. Noi stiamo già affrontando un rischio: dal 4 maggio 4,5 milioni di lavoratori torneranno a lavorare, prenderanno i mezzi pubblici ma anche il mezzo privato può essere un rischio. Le scuole devono rimanere chiuse e non possiamo allentare sulle relazioni sociali: per qualcuno non è sufficiente ma non possiamo fare di più. Affrontiamo un rischio calcolato, su base scientifica: il documento dell’Iss è stato alla base delle nostre decisioni, che sono tutte nostre. Le rivendichiamo”.

    Coronavirus Italia | Le stime del Comitato tecnico scientifico: “Se venisse aperto tutto ci sarebbe nuovo picco con 151mila pazienti in terapia intensiva” – Se tutte le attività di tutta Italia venissero riaperte, il nuovo aumento dei contagi da Coronavirus sarebbe tale che da qui a fine anno verrebbero ricoverate in terapia intensiva 430mila persone, con un picco di 151mila l’8 giugno 2020. Sono i numeri impressionanti contenuti in una stima del Comitato tecnico scientifico, consegnata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella giornata di martedì 28 aprile. Sulla base delle proiezioni degli esperti, già soltanto mantenere le scuole chiuse garantisce che quel picco si abbassi a 110mila (e si sposti all’8 agosto), mentre il totale annuo di posti occupati in rianimazione arriverebbe a 397mila. Nella loro relazione, gli esperti del Comitato hanno immaginato diversi scenari di riapertura e per ognuno di essi hanno provato a stimare il numero di persone che verrebbero ricoverate in terapia intensiva a causa del Covid-19. C’è anche lo scenario in cui vengano riaperte solo le scuole, mantenendo chiuse tutte le altre attività: il picco sarebbe di 7.600 letti in terapia intensiva (ricordiamo che il picco raggiunto nel pieno dell’emergenza, qualche settimana fa, è stato di poco superiore a 4mila) e oltre 48mila ricoveri fino alla fine dell’anno. È proprio sulla base di questo documento del Comitato tecnico scientifico, che presenta ben 46 ipotesi legate alle riaperture, che il premier ha firmato poi l’ultimo Dpcm che regola l’inizio della Fase 2 dal 4 maggio prossimo (Qui tutti i dettagli).

    Conte a una giornalista di TPI: “Se avrà responsabilità di governo, scriverà lei decreti migliori”. “Se un domani avrà responsabilità di governo, scriverà lei i decreti e assumerà lei le decisioni”. Così ha risposto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla giornalista di TPI Francesca Nava, che lo stava incalzando sulla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo. Il premier era proprio a Bergamo, in Prefettura, dove stava rispondendo ai cronisti, quando si è spazientito di fronte all’insistenza delle domande. Qui il video. La replica nell’editoriale di Francesca Nava: No Conte, i giornalisti fanno domande, criticano e controllano, non devono “scrivere decreti meglio dei suoi”

    Coronavirus Italia | Il bollettino dello Spallanzani di martedì 27 aprile – Sono 112 i pazienti ricoverati per Covid-19 all’ospedale Spallanzani di Roma. Di questi, 17 sono in condizioni più serie e necessitano di supporto respiratorio. Lo rende noto il nosocomio romano nel consueto bollettino quotidiano in cui è specificato che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 370”.

    Arcuri: “Da lunedì 12 milioni di mascherine al giorno” – Il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri ha dichiarato che “a partire da lunedì saranno distribuite 12 milioni di mascherine al giorno. Tre volte l’attuale fornitura che è superiore alla richiesta. E da giugno ne potremo distribuire 18 milioni, da luglio 25 milioni. A settembre potremo distribuirne almeno 30 milioni al giorno, undici volte di quelle che facevamo all’inizio dell’emergenza”. Arcuri, poi, ha specificato di aver “emanato un’ordinanza che ha fissato il prezzo massimo di vendita al consumo di mascherine nell’esclusivo interesse del cittadino”.

    A Nembro 0 decessi in 7 giorni – Zero decessi e quattro bambini nati nell’ultima settimana. Sono i numeri registrati a Nembro, cittadina in provincia di Bergamo e vero e proprio focolaio della Lombardia. “Non possiamo ovviamente pensare di essere tornati alla normalità – ha dichiarato il sindaco Claudio Cancelli martedì 27 aprile – Sappiamo che ci sono ancora persone ammalate e quindi non dobbiamo pensare di essere usciti dall’emergenza. Per questo continueremo ad impegnarci con l’aiuto di tutti”.

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