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Coronavirus in Italia, ultime notizie. Conte: “Domani mi aspetto Rt1”. Il bollettino di oggi: 29.003 nuovi casi e 822 morti

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Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Torna a salire la percentuale positivi/tamponi in Italia: secondo il bollettino sul Coronavirus diffuso dalla Protezione Civile oggi, nelle ultime 24 ore è risultato pari al 12,4 per cento (contro l’11,2 di ieri). Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, giovedì 26 novembre 2020, aggiornate in tempo reale.

S&D

Ore 20,15 –  Conte, servono ancora sacrifici, non abbassare guardia – “E’ necessario fare ancora sacrifici, non possiamo abbassare la guardia, sarà un Natale diverso, ma non possiamo ritrovarci con alto numero di decessi e con un nuovo stress sulle strutture sanitarie”. Lo ha detto il presidente dle Consiglio, Giuseppe Conte, al Tg5. Poi ha aggiunto: “Domani è una giornata importante: mi aspetto un RT che e’ arrivato all’1, sarebbe un segnale importante della riduzione del contagio. E mi aspetto anche che molte regioni che ora sono rosse diventino arancioni o gialle. Sarebbe un bel segnale”.

Ore 19,43 –  Boccia: “Gesù bambino può nascere anche due ore prima” – “Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia”. Lo ha affermato Francesco Boccia, parlando delle misure anti-Covid in vista del Natale nell’ambito del confronto con le Regioni che si è tenuto oggi in vista del Dpcm che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 3 dicembre. Secondo il ministro, “eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Non facciamo i sepolcri imbiancati. Il Natale non si fa con il cronometro, ma è un atto di fede”. Intanto i presidenti di Regione spingono per riaprire le scuole dopo Natale, e cioè al nuovo anno, anche se la ministra Azzolina ha proposto il 9 dicembre come possibile data per il ritorno a scuola degli studenti della seconda, della terza media e delle superiori nelle Regioni in fascia intermedia di rischio.

Ore 18,45 – Arcuri, curva contagi si sta finalmente congelando –  “La curva dei contagi si sta finalmente raffreddando se non congelando”. Lo ha detto il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, nel corso della conferenza stampa per fare il punto sulle attività per il contrasto e il contenimento dell’epidemia.

Ore 18,00 – Scuola: maggioranza regioni per riapertura nuovo anno – La maggioranza delle regioni spinge per la riapertura delle scuole al nuovo anno, dopo Natale quindi e non prima. È quanto emerso dal confronto tra l’esecutivo e i presidenti di Regione sulle misure anti-Covid in vista del nuovo Dpcm del 3 dicembre. Ad eccezione del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il quale si è detto favorevole alla riapertura prima di Natale almeno per quanto riguarda le seconde e le terze medie. La data proposta dalla ministra Azzolina è quella del 9 dicembre e nelle intenzioni riguarda sia le scuole superiori sia le seconde e terze medie nelle regioni in fascia intermedia di rischio.

Il vertice si è tenuto in seguito all’incontro dell’esecutivo sulle misure da adottare per regolare le feste natalizie. Ma entrambi sarebbero stati interlocutori in attesa dei dati sul livello del contagio. A Palazzo Chigi si ragiona anche dei comportamenti raccomandati per le festività. Nell’incontro Stato-Regioni i governatori sono intervenuti su vari temi, dalla necessità di puntare sui tamponi rapidi a quella di decidere presto sul turismo invernale. La linea che è emersa finora da parte dei presidenti di regioni – secondo quanto viene riferito – è che se gli impianti sciistici devono restare chiusi occorre certificarlo subito e mettere al più presto a disposizione le risorse per ristorare le attività che verrebbero danneggiate.

Ore 17, 15 – Il bollettino di oggi sul Coronavirus in Italia – Le persone attualmente positive al Covid in Italia sono 795.845 (-4.148), i morti 52.850 (+822) e 661.180 i guariti (+24.031), per un totale di 1.509.875  casi (+29.003) secondo l’ultimo bollettino reso noto oggi dalla Protezione Civile e dal Ministero della Salute. Dei 795.845 attualmente positivi, 34.038  (–264) sono ricoverati in ospedale, 3.846 (-2) necessitano di terapia intensiva, mentre 757.961 (-4.425) si trovano in isolamento domiciliare. (Qui il bollettino completo)

Ore 15,10 – In corso riunione Conte e capidelegazione maggioranza – In corso a palazzo Chigi una riunione tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e i capidelegazione. Sul tavolo le misure anti-Covid in vista del prossimo Dpcm. Oltre al premier partecipano i ministri Dario Franceschini, Alfonso Bonafede, Teresa Bellanova, Roberto Speranza e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

Ore 15,05 – Sileri: “In 3 mesi dovremmo vaccinare 6-10 milioni di persone” – Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, non farà il vaccino anti-Covid a gennaio. “Inizialmente le prime dosi dovranno essere riservate alla popolazione a rischio, io non sono più importante di un medico del pronto soccorso. Quando sarà il mio turno, certo che il vaccino lo farò”, ha detto Sileri a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. Quanti saranno i vaccini disponibili? “Dipenderà dal numero di dosi che verranno distribuite in Italia ed in Europa, farà la differenza anche il tipo di vaccino che sarà utilizzato. Auspicabilmente se si inizierà a fare vaccini a gennaio/febbraio sarebbe utile riuscire a vaccinare tra i 6 e 10 milioni di persone in tre mesi. Oltre alla vaccinazione iniziale ci sarà una seconda dose di richiamo”, ha detto il viceministro.

Ore 15,00 – Misiani: “Dovremo stringere denti ancora per molti mesi” – Il governo rinnova in Senato “l’invito al dialogo a tutti i gruppi parlamentari per proseguire un percorso di condivisione dello sforzo della politica economica di sostegno a imprese e famiglie che dovremo proseguire anche nei prossimi mesi”. Lo ha detto il vice ministro all’Economia, Antonio Misiani, al termine della discussione generale sullo scostamento di bilancio. “Sono arrivate notizie positive sul fronte della ricerca e sui vaccini”, ha aggiunto, “ma dovremo stringere i denti per ancora per molti mesi. Abbiamo il dovere di fare un discorso di verità agli italiani e di assumerci la responsabilità, sul fronte della politica economia, di proseguire con le misure di sostegno alle imprese e alle famiglie che guardano all’emergenza. Contemporaneamente – ma lo faremo nella discussione sulla legge di bilancio – dobbiamo costruire un progetto di medio e lungo periodo che rilanci lo sviluppo nel nostro Paese”, ha concluso.

Ore 14,45 – Pediatri, riaprire scuole o gravi effetti su bimbi – Il tema della riapertura delle scuole è “cruciale”. E’ quanto sostengono gli esperti che si riuniranno al Congresso Straordinario Digitale della Società Italiana di Pediatria (Sip), dal titolo “La Pediatria italiana e la Pandemia da SARS-CoV-2”, che si aprirà domani e in programma sino al 28 novembre. “E’ urgente l’apertura delle scuole per evitare che alla crisi sanitaria ed economica se ne aggiunga una educativa e sociale dalle conseguenze pesanti per tutti i bambini”, sottolineano. “Le infezioni da SARS-CoV-2 sono più basse nei bambini rispetto agli adulti e sembrano seguire la situazione piuttosto che guidarla”, spiega Rino Agostiniani, vicepresidente della Sip. “E’ più facile che sia un adulto a infettare un bambino che viceversa. Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Istruzione, diffusi il 15 ottobre, gli studenti contagiati erano 5.793, lo 0,08 % del totale, i docenti 1.020, cioè lo 0,13, e il restante personale scolastico 283, cioè lo 0,14, a testimonianza che le scuole sono luoghi sicuri”, aggiunge.

Ore 12,30 – Spallanzani, 251 ricoverati, per 37 terapia intensiva(-4) – Diminuisce il numero dei pazienti positivi al coronavirus ricoverati allo Spallanzani di Roma: oggi sono 251 a fronte dei 259 di ieri, quindi otto in meno. L’ospedale romano precisa che 37 di questi pazienti necessitano di terapia intensiva (-4 rispetto a ieri) e che i dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 1.314.

Ore 12,15 – Crisanti, “picco superato, ma avremo ancora tanti morti” – “Il  rapporto all’11,2% tra i tamponi positivi e quelli processati ci dice che la percentuale dei positivi sta scendendo ed è un fatto che è indipendente dal numero dei tamponi fatti. E quindi è un segno che la trasmissione sta calando, probabilmente abbiamo passato il picco. Anzi sicuramente”. Ma il numero dei morti “purtroppo è destinato a rimanere stabile perlomeno per altre due o tre settimane, magari con leggeri cali”. Lo dice Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova, intervistato su RaiNews24 nel corso della trasmissione quotidiana Studio24. Per Crisanti, i decessi “riflettono le infezioni che si sono verificate 2, 3 settimane fa, quando l’Italia stava nella fase esponenziale. Registreremo quotidianamente ancora tanti decessi, speriamo non a questi ritmi, ma saranno ancora numeri importanti. Purtroppo la curva dei decessi non è parallela a quella dei contagi. Lo abbiamo imparato dalla prima ondata”.

Ore 11,00 – Calabria: sit-in Cgil, Cisl e Uil su emergenza sanità – A Catanzaro si sta tenendo il sit-in organizzato, davanti alla sede della Regione, da Cgil, Cisl e Uil Calabria per denunciare l’emergenza sanità e i ritardi nella nomina del nuovo commissario da parte del governo nazionale. Alla mobilitazione partecipano alcune centinaia di manifestanti, un numero contingentato per evitare assembramenti incontrollati e non rispettosi delle misure anti-coronavirus.

Ore 10,45 – Guerini: “Difesa contribuirà a distribuzione vaccino” – “La Difesa, come ha sempre fatto dall’inizio della pandemia, fornisce e fornirà tutto il supporto richiesto dalle autorità predisposte, in termini di concorso delle Forze Armate alla distribuzione e alla somministrazione del vaccino alla popolazione italiana”. Lo ha detto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini rispondendo in question time al Senato sui vaccini e la sua distribuzione e possibile impiego della Difesa e di come si stanno organizzando le Forze Armate. “In tale ottica il Comando Operativo Interforze ha già avviato un processo di pianificazione – ha spiegato – che prevederà, ad esempio, per quel che riguarda il contributo alla distribuzione del vaccino, l’impiego, se ritenuto necessario dalle suddette autorità, delle infrastrutture logistiche e degli assetti di trasporto delle Forze Armate; e per quanto riguarda la somministrazione, l’ampliamento e la trasformazione della rete dei drive through presenti in tutto il territorio; infine, per eventuali esigenze specifiche, quali ad esempio l’intervento presso presidi residenziali per anziani,  la composizione di team sanitari mobili, pronti all’occorrenza”.

Ore 10,40 – Gimbe: “Non ridurre misure a Natale, subito risalita curva” – Non allentare le misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19 in prossimità delle festività natalizie, c’è il grosso rischio che poi a fine anno, o a inizi 2021, la curva dei contagi possa risalire, andando a sovraccaricare gli ospedali e per giunta a ridosso del picco dell’influenza stagionale. Lo dice la Fondazione Gimbe, diffondendo i dati del monitoraggio sull’epidemia nella settimana 18-24 novembre, da cui emerge un calo della curva ma anche il dato che siamo in piena seconda ondata. E lancia l’appello a governo e Regioni perché non cedano alla tentazione di ridurre le misure, invitandoli a scelte coraggiose sebbene impopolari. Con l’approssimarsi della scadenza del dpcm in vigore dal 3 novembre – sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – e delle imminenti festività natalizie, il dibattito pubblico si concentra sul possibile allentamento delle misure per favorire i consumi e la possibilità di festeggiare con amici e parenti”. Ma l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) mette in guardia sui rischi di revocare le misure restrittive: secondo i modelli predittivi appena pubblicati una loro revoca il 7 o il 21 dicembre porterebbe ad una risalita dei ricoveri, rispettivamente in prossimità del Natale o nella prima settimana di gennaio 2021.

Ore 10,30 – M5s, risoluzione malati oncologici per garantire cure –  “Abbiamo visto come, per via del Covid-19, nella prima ondata il 20-30% dei trattamenti oncologici sia stato rimandato. La normale attività di screening e di cura di malattie anche severe ha subito pesanti rallentamenti. Ogni anno circa 413.000 cittadini in Italia muoiono per malattie cardiovascolari, oncologiche e onco-ematologiche e 153.000 per altre patologie, ogni anno, in Italia, circa 370.000 cittadini sono colpiti dal cancro. Per evitare che aumenti la mortalità per patologie non Covid è fondamentale garantire la continuità delle cure in totale sicurezza, per proteggere soprattutto i pazienti più fragili. Per garantire tutto questo la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato una risoluzione che ricorda quanto sia urgente disporre in ogni regione di una rete oncologica che consenta il potenziamento e l’innovazione, strutturale e di processo, di cui il Servizio sanitario nazionale ha urgente bisogno”. Così i componenti del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.

Ore 10,00 – Ricciardi: “Riaperture? Ne parliamo non prima di 2 settimane” – E’ possibile cominciare a parlare di riaperture? “L’aspetto positivo degli ultimi giorni è che c’è stato un rallentamento della crescita – dice Walter Ricciardi  consulente del ministro della Sanità – quella che si chiama una tendenza all’appiattimento della curva epidemica, ma siamo ancora in presenza di un aumento che riguarda migliaia di casi. Dobbiamo avere pazienza, continua ad applicare rigorosamente queste misure nei diversi territori nazionali e tra due settimane cominciare a ragionare di cosa si può fare a seconda della circolazione del virus. Prima è un azzardo”.

Ore 9,00 – Ippolito: “Condivido pressing per riaprire le scuole” – “A Milano c’è un pressing per riaprire le scuole. Se qualcosa dobbiamo fare, partendo dall’esempio di Milano, è riaprire le scuole e usare sistemi aperti”. Lo ha detto ad Agorà il direttore scientifico dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito. “Ho molto apprezzato che ieri mattina a Milano ci sono state lezioni in cortile in un liceo. Questo significa che noi dobbiamo riaprire un modello di vita normale partendo non solo dagli aspetti economici ma da quelli che riguardano il futuro del Paese. Il futuro si fa prima di tutto con la scuola. Dobbiamo capire questo – ha concluso Ippolito – e non pensare solo al risparmio economico e ai ristori”.

Ore 06,00 – Bonaccini: “Le Regioni devono lavorare col Governo” – “Le Regioni hanno il dovere di lavorare insieme al Governo e di dare risposte ai cittadini”. Lo afferma Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, intervenendo a ‘Otto e Mezzo’ su La7 in merito alle divergenze tra gli enti regionali e l’esecutivo sui provvedimenti in era Covid. “Io faccio il presidente della Conferenza delle Regioni da cinque anni – sottolinea – che nel 95% dei casi ha votato all’unanimità condividendo le decisioni dei governi, il 97% delle ordinanze sono state giudicate conformi. Poi – dice – ognuno è responsabile di quello che fa e di quello che dice, e non posso prendermi la responsabilità di quello che fanno e dicono gli altri. Quando ho firmato con il ministro Speranza l’ordinanza che ha inasprito le restrizioni della zona gialla, la mattina dopo ci siamo ritrovati in zona arancione. Forse avrei avuto motivo di dire qualcosa, mi avete sentito protestare, anche se non ero così convinto?”.

CORONAVIRUS, COSA È SUCCESSO IERI IN ITALIA

Il bollettino della Protezione Civile – Lieve aumento dei nuovi casi Coronavirus in Italia secondo quanto emerge dal bollettino diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Salute mercoledì 25 novembre: sono 25.853 nelle ultime 24 ore (ieri 23.232) ma a fronte di 230.007 tamponi processati (+ 41mila rispetto a ieri). Quindi, continua a scendere la percentuale positivi/tamponi, e si attesta oggi all’11,24 per cento quando ieri era del 12,31 per cento. Sono 722 i decessi (ieri erano 853, cifra più alta mai toccata nella seconda ondata), con il numero totale delle vittime che arriva a 52.028. (Qui il bollettino completo)

Unimpresa, in sei mesi fallite 544 imprese al giorno – Strage di imprese durante la pandemia: sono quasi 100.000 i fallimenti in sei mesi, più di 15.000 al mese, circa 4.000 a settimana, oltre 544 al giorno. Da aprile a settembre di quest’anno sono cessate in Italia oltre 98.000 imprese: si tratta di 27.000 realtà del commercio, 12.500 del settore edilizio, oltre 8.600 del turismo e 8.500 dell’industria. Questi i dati principali di un rapporto del Centro studi di Unimpresa sui default di aziende durante il Covid-19, secondo il quale il 27% dei fallimenti, ovvero uno su quattro, si riferisce al commercio.

Scuola, Conte: “Va riaperta appena possibile” – “La scuola in presenza va riaperta appena possibile, non appena la curva dell’epidemia lo consentirà”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Palma di Maiorca durante la conferenza stampa congiunta con il premier spagnolo Sanchez.

Miozzo: “Sci? Azzardato riaprire, serve coordinamento Ue” – “Considerando che siamo nel pieno dell’epidemia decidere adesso di aprire gli impianti è un po’ azzardato”. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, a 24Mattino su Radio 24. “Questa dovrebbe essere, per l’ennesima volta – ha osservato – la dimostrazione di un Europa che sa prendere una posizione congiunta, perché gli impianti stanno a cavallo delle montagne, in Francia, Austria, Slovenia e quindi dovreb

Il bollettino dello Spallanzani – Sono 259 i pazienti Covid ricoverati presso l’ospedale Spallanzani di Roma. Di questi, 41 necessitano di terapia intensiva. Lo comunica il nosocomio romano nel consueto bollettino.

Speranza: “A tavola a Natale solo gli affetti più stretti” – Oggi ci sarà un incontro sul numero delle persone che potranno riunirsi a tavola per il cenone e il pranzo di Natale. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso della trasmissione Di Martedì. I posti a tavola, ha sottolineato il ministro, vanno “limitati agli affetti più stretti. Ragioneremo nelle prossime, anche domani c’è una riunione proprio su questo, sui numeri – ha proseguito – li valuteremo, visto che in Germania hanno scelto il numero 10. Ma il messaggio al netto del singolo numero è questo: è un momento in cui bisogna stare con le persone più care, ma si ridicano tutte le occasioni che non sono necessarie in cui il contagio si può diffondere”. Le messe di mezzanotte? “In questo momento c’è il coprifuoco dopo le 22 – ha risposto – faremo una valutazione sulla base dei dati epidemiologici dei prossimi giorni”.

Sport, Spadafora: “Approvati in Cdm 5 decreti riforma su 6” – “Approvati in Consiglio dei Ministri cinque decreti di riforma dello sport: le tutele per i lavoratori sportivi, il professionismo femminile, l’accesso degli atleti paralimpici nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello Stato, l’abolizione del vincolo sportivo per i più giovani sostituito da un premio di formazione sono solo alcune delle norme che più mi rendono felice”. Lo ha annunciato il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, sulla sua pagina Facebook. “Peccato non aver trovato un accordo sul ‘decreto uno’, che metteva ordine nei ruoli e nelle funzioni degli organismi sportivi. Domani, alle 11,30, la diretta Facebook della conferenza stampa di presentazione della riforma”, ha aggiunto.

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5. Covid, il vaccino Oxford/Astrazeneca ha un’efficacia media del 70% 6. Vaccino anti-Covid, la lettera di Crisanti: “Ho espresso un concetto di buon senso, contro di me un inferno mediatico senza precedenti” 7. “In Puglia rischiamo una nuova Bergamo, dovremo scegliere chi intubare”: parla il presidente dei rianimatori

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