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Caso Genovese, la vittima: “Corona voleva convincermi a raccontare tutto. Audio dell’incontro finito in tv”

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L’agente fotografico Fabrizio Corona avrebbe cercato di convincere un’altra delle presunte vittime di Alberto Genovese a farsi intervistare da Massimo Giletti, per raccontare uno degli episodi per il quale l’imprenditore è stato condannato a otto anni e quattro mesi. Repubblica riporta che la ragazza poco più che ventenne avrebbe rifiutato l’invito di Corona, ma avrebbe comunque trovato pezzi della conversazione avuta con l’agente trasmessi in tv nel programma di Giletti. Il caso è emerso nel nuovo filone d’indagine chiuso dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippin.

Secondo quanto raccontato agli investigatori della squadra mobile e riportato da Repubblica, la giovane avrebbe incontrato Corona dopo essersi messa in contatto con Valerio Tremiterra, gestore di una serie di locali a Milano, perché preoccupata dal fatto che Daniele Leali, dj amico di Genovese indagato per spaccio e intralcio alla giustizia, avesse espresso giudizi non lusinghieri sul suo conto proprio nel programma di Giletti. Sarebbe stato Tremiterra a suggerirle di parlare della questione con l’agente fotografico.

“Anche se non volevo nessuna pubblicità e mi preoccupavo per me, alla fine ho deciso di parlare con loro, anche personalmente, sotto casa mia. All’inizio ho pensato che volessero convincermi a partecipare a qualche trasmissione, così ho scritto che non era necessario incontrarsi lo stesso giorno, e che non volevo stimolare la morbosità della gente”, ha raccontato la presunta vittima agli investigatori della squadra mobile, guidata dal dirigente Marco Calì. Convinta a scendere per discutere del caso nella macchina di Tremiterra, la giovane ritrova dopo un po’ anche Corona all’interno dell’auto, il quale le propone di rilasciare un’intervista “coperta o di spalle, con la voce camuffata”, qualora avesse avuto problemi a farsi vedere in viso, per smentire Leali e poter guadagnare soldi.

“In più mi diceva che potevo diventare la paladine delle ragazze che avevano subito un’ingiustizia come la mia. (…) A me non interessavano i soldi, né andare in televisione. Non era questo il motivo per il quale avevo fatto denuncia, mi faceva schifo tutto e così gli ho risposto che non mi interessava rilasciare nessuna intervista. Non era la tv il luogo dove poter risolvere questa situazione”, ha raccontato ancora la giovane.

“Corona mi ha fatto una serie di domande su come stessi, se me la sentivo di uscire, poi mi ha chiesto perché ero andato a Ibiza e se avessi mai ricevuto soldi da Alberto. Mi ha chiesto anche se conoscessi Leali e se lui sapeva cosa accadesse in casa di Alberto. Fabrizio ha continuato a farmi domande sul mondo di Genovese. Io ho risposto che secondo me alcune persone potevano immaginare quello che lui faceva con le ragazze, e nessuno aveva mai fatto qualcosa”.

Durante la conversazione durata circa un quarto d’ora la giovane vede anche qualcuno scattare foto di nascosto, ma Corona le dice che non c’è nulla di cui preoccuparsi. Dopo una settimana, il 7 dicembre 2020, la ragazza scopre di essere stata registrata in auto. “Navigavo su Facebook, sul profilo del programma Non è l’Arena, per vedere se Leali avesse fatto ulteriori commenti, e ho scoperto casualmente che erano andati in onda frammenti del dialogo avuto con Corona, che evidentemente era stata registrato senza il mio consenso”, ha concluso la 20enne.

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