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L’Abruzzo torna in zona arancione, il governatore firma l’ordinanza. Il governo: “Sarà diffidata”

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Scene di vita quotidiana a Lanciano (Chieti) dopo il passaggio dell'Abruzzo in zona rossa, 21 novembre 2020. Credit: ANSA/ FEDERICA ROSELLI

Abruzzo zona arancione, il governatore firma l’ordinanza per uscire dalla zona rossa

L’Abruzzo, l’unica regione ancora in zona rossa, inizia il rientro in zona arancione. Il presidente della Regione Marco Marsilio (esponente di Fdi, alla guida di una giunta di centrodestra) ha infatti firmato l’ordinanza per il rientro della regione in zona arancione. L’ordinanza ha efficacia dal momento della sua pubblicazione, cioè già da domani. Da lunedì 7 dicembre quindi sul territorio regionale dell’Abruzzo vige la disciplina prevista nelle cosiddette zone arancioni, partendo con la riapertura degli esercizi commerciali. Il completamento del percorso avverrà mercoledì 9 con la riapertura delle scuole, dopo esattamente 21 giorni di disciplina in zona rossa.

Il ministro Speranza, si legge in una nota dello staff del presidente, “è stato informato prima dell’adozione del provvedimento”. Marsilio ha “ritenuto di doversi assumere la responsabilità di evitare che un’applicazione letterale delle norme vigenti provocasse all’Abruzzo un trattamento sproporzionato e dannoso”. Secondo quanto riporta Repubblica, dal governo filtra la volontà di procedere con una lettera di messa in mora nei confronti della regione che doveva restare in zona rossa fino al 10 dicembre. Con la decisione di oggi del governatore abruzzese, tutta l’Italia è ufficialmente fuori dalla zona rossa. “Se l’Abruzzo dovesse decidere di diventare zona arancione da domani sarà diffidata”. Lo ha detto il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia intervistato a Non è la d’Urso su Canale 5.

Leggi anche: Otto regioni cambiano colore: Toscana e Campania diventano arancioni, Emilia-Romagna gialla. Solo l’Abruzzo rimane in zona rossa
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