Van Aert onora il Giro d’Italia 2025. Del Toro lo ipoteca

Il belga Wout Van Aert (Visma Lease a Bike) ha vinto la nona tappa del 108° Giro d’Italia che ha portato i corridori da Gubbio a Siena, lungo 181 chilometri, di cui 30 in sterrato, con un dislivello complessivo di 2.500 metri. Il campione fiammingo, già vincitore sullo stesso traguardo delle Strade Bianche nel 2020, ha percorso la distanza in 4h15’08” alla media di 42.565 km/h, regolando in uno sprint a due il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG) con l’abruzzese Giulio Ciccone (Lidl Trek) che si è classificato terzo a 58″. Il crollo della maglia rosa Diego Ulissi (XDS Astana Team), giunto a oltre quattro minuti, unito al ritardo superiore ai due accusato da Primoz Roglic (Red Bull Bora Hansgrohe), ha causato un rimescolamento della classifica generale. Al comando, ora, troviamo il 21enne Del Toro con un vantaggio di 1’13” sul compagno di squadra, lo spagnolo Juan Ayuso. In silenzio, con grande concretezza, è salito al terzo posto in graduatoria il laziale Antonio Tiberi (Bahrain Victorious).
La gara è esplosa a 65 chilometri dal traguardo all’inizio del primo tratto in sterrato mentre si trovava al comando la coppia dell’Alpecin Deceuninck formata dal belga Quinten Hermans e dall’australiano Kaden Groves. Ha ceduto di schianto Ulissi, prima che Roglic, rimasto senza compagni di squadra, cadesse vitttima della nemesi dello sterrato, caduta seguita da foratura. Approfittando della situazione, con tempismo perfetto, è partito, Del Toro, portandosi dietro Van Aert e il trio della Ineos Grenadiers formato dall’olandese Thymen Arensman e dai colombiani Egan Bernal e Brandon Rivera. All’inseguimento, staccato d’un minuto si è formato un gruppo con Ayuso, Ciccone, Tiberi, i gemelli Yates, Adam (UAE Team Emirates XRG) e Simon (Visma Lease a Bike) e Richard Carapaz (EF Education Easy Post). Sui primi si è poi riportato il boemo Mathias Vacek (Lidl Trek).
I precari equilibri di corsa si sono stabilizzati nel tratto finale in sterrato, il temuto Colle Pinzuto, ai meno 15 dal traguardo. Del Toro e Van Aert hanno salutato la compagnia involandosi verso l’arrivo. Mentre gli ex compagni d’avventura venivano recuperati dagli inseguitori, i due battistrada, nella migliore tradizione del codice etico delle due ruote, si sono divisi gli onori sul traguardo, a suggello d’una estemporanea alleanza intergenerazionale il cui peso sul destino finale di questo Giro scopriremo solo nei prossimi giorni.
Domani la corsa osserverà il secondo giorno di riposo. Alla ripresa, i corridori saranno attesi da due frazioni di spessore. Martedì andrà in scena una tappa a cronometro, lungo i 28 chilometri da Lucca a Pisa, mentre il giorno seguente sarà la volta della Viareggio-Castelnuovo ne’Monti con il ritorno, dopo 25 anni, della durissima ascesa ai 1623 metri del San Pellegrino in Alpe.