Giro d’Italia 2025: poker palladiano per Pedersen

La maglia ciclamino Mads Pedersen (Lidl Trek) ha conquistato la tredicesima tappa del 108° Giro d’Italia lungo i 180 chilometri, interamente in terra veneta, da Rovigo a Vicenza. Il danese ha percorso la distanza in 3h50’24” alla media di 46.875 km/h. Alla piazza d’onore si è classificato il belga Wout Van Aert (Team Visma Lease a Bike) che ha preceduto la maglia rosa Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG). Il messicano ha così consolidato il suo primato, portando a 38″ il margine sul suo capitano Juan Ayuso con Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) sempre terzo a 1’18” dal leader.
Prima dell’appassionante finale sullo strappo del Monte Berico, la giornata odierna ha seguito il tradizionale canovaccio. Sono andati in fuga nove corridori: gli italiani Luca Mozzato (Arkéa B&B Hotels), Lorenzo Germani (Groupama FDJ), Lorenzo Milesi (Movistar Team), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta) e Filippo Magli (VF Group Bardiani CSF Faizanè), lo sloveno Fran Miholjević (Bahrain Victorious), il belga Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team), il norvegese Sven Erik Bystrøm (Groupama FDJ) e l’australiano Chris Hamilton (Team Picnic PostNL). Come d’abitudine, i fuggitivi hanno guadagnato due minuti sul plotone per poi essere congelati a distanza di sicurezza. A cambiare le carte in tavola ci ha pensato la Ineos Grenadiers con un’azione a sorpresa sull’infimo GPM di San Giovanni a Monte a 50 chilometri dal traguardo. Questa accelerazione ha sorpreso qualche favorito alla vittoria finale, annullando, al contempo, l’attacco iniziale.
Rimasto in avanscoperta dei fuggitivi solo Germani, questi è stato raggiunto da Cristian Scaroni (XDS Astana Team). Un rallentamento del gruppo ha temporaneamente illuso i due battistrada che, alla fine, sono stati raggiunti ai meno 10 dall’arrivo in coincidenza con il traguardo volante che assegnava gli abbuoni dove Scaroni, a stento, ha preceduto il tandem UAE Ayuso-Del Toro. Fallito un nuovo tentativo del francese Romain Bardet (Team Picnic PostNL) e del boemo Mathias Vacek (Lidl Trek), ripresi a 500 metri dal traguardo, il campione del mondo di Harrogate 2019 ha innestato il turbo ai meno 300, riuscendo a resistere al tentativo di rientro d’un sempre più positivo Van Aert.
Domani, dopo gli inattesi fuochi d’artificio odierni, si dovrebbe assistere a una tradizionale tappa di trasferimento incentrata sul duello tra coloro che tenteranno la fuga e le squadre dei velocisti, desiderose d’arrivare allo sprint conclusivo di gruppo. Per la cronaca, si pedalerà da Treviso a Nova Gorica/Gorizia attraverso 195 chilometri con arrivo in Slovenia.