Giro d’Italia 2025: impresa di Asgreen, in classifica allunga Del Toro

Il danese Kasper Asgreen (EF Education Easy Post) ha conquistato, con una prova superlativa, la quattordicesima tappa del 108° Giro d’Italia lungo i 195 chilometri da Treviso a Nova Gorica in Slovenia. Il vincitore del Giro delle Fiandre 2021 ha percorso la distanza in 4h04’40” alla media di 47.820 km/h. Alla piazza d’onore si è classificato, staccato di 16″, l’australiano Kaden Groves (Alpecin Deceuninck) che ha preceduto l’olandese Olav Kooij (Visma Lease a Bike) nella volata d’un gruppetto comprendente la maglia rosa ma privo di molti tra i favoriti. A seguito di quanto accaduto, Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG) ha allungato in classifica generale. Ora il messicano può vantare un vantaggio di 1’20 sull’inglese Simon Yates (Visma Lease a Bike) con il compagno di squadra Juan Ayuso, sceso in terza posizione, distante 1’26”.
La frazione odierna, crudele come solo il ciclismo sa essere, è stata nel segno del vincitore. È stato lui, infatti, a promuovere la fuga, scattando dopo 20 chilometri a Ponte di Piave proprio nel momento in cui la corsa ha attraversato il fiume sacro alla Patria. Ad accompagnare Asgreen nel suo tentativo, sono stati gli italiani Mirko Maestri (Team Polti VisitMalta) e Martin Marcellusi (VF Group Bardiani CSF Faizanè) unitamente al francese Clement Davy (Groupama FDJ). Diversamente da quanto avvenuto negli ultimi giorni, in cui venivano concessi due minuti agli attaccanti, oggi il gruppo ha tenuto i fuggitivi con un guinzaglio più corto.
Ai meno 23 dall’arrivo, con gli attaccanti sul punto d’essere raggiunti, si è verificato un capitombolo collettivo il cui peso sull’esito finale del Giro sapremo solo nei prossimi giorni. Ad avere la peggio sono stati i due azzurri meglio piazzati in classifica: Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), giunto staccato di 1’58”, e Giulio Ciccone, che, dopo aver perso un quarto d’ora, potrebbe non ripartire domani. La conseguenza della caduta è stata la frantumazione in più segmenti del gruppo dei migliori con la Del Toro rimasto davanti insieme a Yates, Richard Carapaz (EF Education Easy Post) e, unico italiano a salvarsi, l’eterno Damiano Caruso (Bahrain Victorious). Sono, invece, rimasti attardati Ayuso, Primoz Roglic (Red Bull Bora Hansgrohe) ed Egan Bernal (Ineos Grenadiers) che hanno accusato un ritardo di 48′ rispetto alla maglia rosa. Davanti, Asgreen ha capitalizzato la situazione, salutando i compagni di fuga ai meno sei dal traguardo per andare a cogliere un meritato successo.
Domani ci sarà il primo assaggio delle Alpi nella quindicesima frazione che andrà da Fiume Veneto ad Asiago attraverso 219 chilometri. La seconda tappa più lunga di questo Giro comprenderà tre GPM. Dopo 45 chilometri ci sarà il pittoresco passaggio al Muro di Ca’ del Poggio. Ben più impegnativa sarà la successiva ascesa ai 1.611 metri del Monte Grappa, la cui vetta, però, distera’ ben 95 chilometri dal traguardo. Infine, ai meno 38 ci sarà il GPM di Dori, che precederà il lungo falsopiano conclusivo.