Ghali critica l’esibizione di Noa e Mira Awad a Sanremo 2025: “Ditemi che è uno scherzo”
Ghali critica l’esibizione di Noa e Mira Awad a Sanremo 2025
Ghali fa capire di non aver apprezzato l’esibizione di Noa e Mira Awad avvenuta durante la prima serata del Festival di Sanremo 2025.
Dopo il videomessaggio di Papa Francesco, infatti, le due artiste, una israeliana, e Mira Awad, israeliana ma con cittadinanza palestinese, hanno intonato Imagine di John Lennon aggiungendo: “Noi artisti non abbiamo il compito di descrivere la realtà ma di immaginare quello che vogliamo creare. Vogliamo che l’intera famiglia umana viva in sicurezza, immaginiamo prosperità e riconciliazione e che fra un anno torneremo a festeggiare un vero accordo di pace”.
🔵 #Sanremo2025 Dopo il potente messaggio di pace di Papa Francesco, l’esibizione di Noa e Mira Awad, una israeliana e l’altra israelo-palestinese, insieme per cantare #Imagine di John Lennon pic.twitter.com/cW3nAZikXe
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) February 11, 2025
L’esibizione è stata criticata da molti spettatori, i quali hanno sottolineato come non sia mai stata nominata Gaza durante la performance.
Ed evidentemente anche Ghali non sembra aver apprezzato: il rapper, infatti, ha postato sul suo profilo Instagram una sua foto in primo piano e un’immagine delle gemelle inquietanti di Shining aggiungendo pochi, semplici, parole: “Ditemi che è uno scherzo”.
Nessun riferimento diretto al Festival di Sanremo né tantomeno alle due artiste ma tutto lascerebbe far intendere che il riferimento fosse proprio all’esibizione di Noa e Mira Awad.
L’immagine delle due gemelle di Kubrick sembrano proprio riferirsi al fatto che sul palco dell’Ariston sono salite due artiste in realtà israeliane.
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“Per chi non avesse capito. Noa israeliana, Mira Awad di origine palestinese, con cittadinanza israeliana, ha rappresentato Israele all’Eurovision del 2009. In pratica israeliana e israeliana cantano in nome della ‘pace'” scrive un utente.
E ancora, tra i commenti si legge: “Purtroppo non è uno scherzo. Solidarietà a tutto il popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi della terra”.
Il cantante, che di recente si era detto “deluso” da tutti quegli artisti che non si espongono, lo scorso anno, proprio al Festival di Sanremo, gridò dal palco dell’Ariston “stop al genocidio” al termine dell’esibizione del suo brano, Casa mia.