Restaurato “La porta del cielo”, il film girato nel ’44 durante l’occupazione di Roma

Non poteva mancare Christian De Sica alla presentazione della versione restaurata del film “La porta del cielo”, di papà Vittorio, con sceneggiatura di Cesare Zavattini, uscito per la prima volta nel lontano 1944. Un’epoca sicuramente particolare, in cui Roma era ancora sotto assedio tra bombardamenti e rastrellamenti. La pellicola è stata trasmessa lo scorso 16 ottobre (e in replica il giorno successivo) durante la 17/a edizione della “Festa del Cinema” di Roma e il progetto di restauro è stato curato dal Centro di Ricerca CAST (Catholicism and Audiovisual Studies) dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno. 

«Fu mia madre Maria Mercader a convincere mio papà ad occuparsi della regia – racconta Christian De Sica a margine dell’evento – e fu la sua salvezza perché grazie a questo film commissionato dal Papa, poté declinare l’invito di Goebbels che voleva portarlo a Venezia per costruire la cinematografia di Salò. Ma “La porta del cielo”, come più volte ha ricordato papà, fu un’ancora di salvataggio per tanti attori, tra cui diverse famiglie ebree». Un ruolo determinante per la riuscita del film lo ebbe la Santa Sede che, nei mesi antecedenti la liberazione di Roma il 4 giugno 1944 dal nazifascismo, decise di aprire le porte della Basilica San Paolo Fuori le mura per effettuare le riprese e, al tempo stesso, per offrire un rifugio sicuro ad attori, troupe e allo stesso Vittorio De Sica.

Già nel 1996, oltre quarant’anni dopo l’uscita del film, ci fu un tentativo di restauro. La copia sarebbe stata presentata addirittura al Festival di Venezia di quell’anno, ma la diffusione fu estremamente limitata perché il materiale recuperato si presentava in condizioni precarie con audio incomprensibile e immagini di scarsa qualità. Decisamente diverso, invece, è stato il progetto curato da mons. Dario Edoardo Viganò e Gianluca della Maggiore (presidente e direttore del Centro di Ricerca Cast), che attraverso uno scrupoloso lavoro tecnico e culturale hanno ridato una nuova vita al film, particolarmente apprezzato dal pubblico e da Gian Luca Farinelli, presidente della kermesse cinematografica romana. Alla Festa del Cinema è stato presentato contemporaneamente anche il documentario “Argento puro” (regia di Matteo Ceccarelli) che mostra nei dettagli il lavoro di restauro de “La porta del cielo”. 

In un periodo in cui le sale cinematografiche si trovano di fronte alla difficile sfida di rilanciare un settore messo in ginocchio dalla pandemia e dalla crescita delle piattaforme in streaming come Netflix e Amazon Prime, la proiezione di grandi classici restaurati non può fare altro che favorire la sopravvivenza del cinema stesso.