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Home » Spettacoli

“Matteo, quello che ce l’aveva dur, ma poi la Isoardi..”: Littizzetto legge la lettera di Salvini

Nella puntata di domenica 25 novembre, "Lucianina" dedica il suo monologo al rapporto burrascoso tra il vicepremier e il commissario Moscovici

“Ecco la lettera di Matteo Salvini a Pierre Moscovici”. Pungente come sempre, Luciana Littizzetto dedica il suo ormai classico monologo di domenica 25 novembre 2018 a Che tempo che fa al vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.

L’oggetto del dialogo tra la comica e il padrone di casa Fabio Fazio è la lettera che il leader della Lega avrebbe scritto a Pierre Moscovici, per sedare il rapporto burrascoso che dei due. Una lettera inedita che, specifica la Littizzetto, sarebbe nelle sue mani, perché lui, Matteo Salvini, “l’ha data a me da leggere”.

È scritta in francese, dice “Lucianina”. “Mon cheri, Moscovici, je sui Salvén, quel che ce l’aveva dur”, continua la comica torinese: “Poi disgraziatamente tutte la storia con Elisa Isardi, non è plus tant dur, c’est plus friable”.

“Mon chere ami Moscon, je comprende très bien il problem del buche, e del pil aussi. E la mancanza de pil surtout”, continua ancora Luciana Littizzetto, che prosegue il suo monologo riprendendo la famosa polemica delle camicie che la ex fidanzata di Matteo Salvini, Elisa Isoardi, avrebbe detto di stirare con piacere per il compagno.

E conclude con un Salvini che direbbe a Moscovici: “Liberté, egalité e paraculé”.

Chi è Luciana Littizzetto

Luciana Littizzetto, 54 anni, nasce a Torino il 29 ottobre 1964, e tutt’oggi vive nel capoluogo piemontese. La sua è una figura davvero poliedrica, dal momento che è una nota comica, un’attrice e una conduttrice radiofonica e televisiva.

I suoi genitori, originari di Bosconero, si sono trasferiti a Torino nel quartiere San Donato, dove gestivano una latteria e dove, quindi, Luciana è cresciuta.

Luciana Littizzetto | Origini ed esordio

Le velleità artistiche di Luciana sono cominciate ad emergere in piena gioventù, quando si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio di Torino; in seguito ha iniziato ad insegnare musica alla scuola media Carlo Levi delle Vallette, un lavoro durato ben nove anni, mentre contemporaneamente aderisce al GiOC e collabora con Gioventù Operaia, il mensile del movimento, su cui pubblica i suoi primi articoli riguardanti il mondo della scuola e dello spettacolo.

E’ proprio in questi primi pezzi che esce fuori la sua vena ironica e disincantata, la stessa che avrebbe poi in seguito caratterizzato tutto il suo personaggio. Ma la sua formazione non era ancora completa: nel 1990 infatti si laurea in materie letterarie presso la Facoltà di Magistero, mentre nel frattempo – tra il 1988 e il 1990 – frequenta la scuola di recitazione dell’Istituto d’arte e spettacolo al circolo Dravelli di Moncalieri, che all’epoca era diretta da Arnoldo Foà.

E’ in questo contesto che Luciana concepisce i suoi primi spettacoli – come LacrimeSogni e Sesso – ed esordisce come cabarettista in alcuni locali cittadini come il teatro Juvarra ed Hiroshima Mon Amour.

A quella teatrale affianca anche l’attività di doppiaggio presso la “Delta Film” di Gassino Torinese, iniziando con il prestare la voce a personaggi di soap e telenovele. Da quel momento in poi iniziano altre collaborazioni e arrivano i riconoscimenti: nel 1991 vince il premio “Ettore Petrolini” al Festival di cabaret Bravograzie di Aosta, mentre nello stesso anno partecipa come corista ad una delle canzoni del disco Càbala dei Loschi Dezi (poi divenuti Mau Mau) ed esordisce in Rai entrando nel cast della trasmissione televisiva Avanzi di Rai Tre, condotta da Serena Dandini.

E’ poi a seguito dei grandi consensi ottenuti da parte del pubblico che Luciana decide di abbandonare l’impiego di insegnante per dedicarsi a tempo pieno ai suoi spettacoli.

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