Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Spettacoli

Jake La Furia: “Viviamo un’epoca di fascismi poco mascherati, la politica è fatta da papponi”

Immagine di copertina

Il rapper milanese si racconta in un'intervista

Dalla reunion con i Club Dogo al ruolo di giudice di X Factor che ricoprirà per il secondo anno consecutivo: il rapper Jake La Furia si racconta in un’intervista al Venerdì di Repubblica proprio in occasione della partenza della nuova stagione del talent show, al via su Sky dal prossimo 11 settembre. Il rapper scherza sui suoi compagni, a partire da Francesco Gabbani che ha sostituito Manuel Agnelli: “Se Manuel era la notte, lui è il giorno”. E su Achille Lauro afferma: “È il re dei paraculi ma ci intendiamo”. Jake La Furia diventa più serio quando si parla di temi più seri: “Chi immaginava che saremmo tornati a parlare di guerra, armi e invasioni”. E di fascismi più o meno mascherati: “Molto meno mascherati, direi. Si vede che ciclicamente gli uomini dimenticano quello che è successo e devono ripartire dalle stesse cose. Quello che mi fa impazzire è che ai ragazzi non gliene frega un cazzo. Sembrano gli anni 80, quando tutti volevano dimenticarsi gli anni di piombo, solamente che non veniamo da quel periodo lì. C’è un totale disinteresse su tutto: la gente non legge, la gente non guarda i film, non conosce le notizie”.

La politica di oggi non lo entusiasma: “È fatta da papponi, e mi sta disamorando. Ma quando ti convincono che è inutile andare a votare, è proprio il momento in cui devi andarci. Io voto, altrimenti mia madre mi ammazza”. Nel rap, invece, vede ancora una forma di riscatto: “Le Lamborghini e le catene d’oro sono solo simboli dell’underdog che ce l’ha fatta”. Anche se a cinquant’anni afferma di non voler ridursi a caricatura con cappellino e collanone: “Magari farò country, un genere che parla alla gente”.

Ti potrebbe interessare
Musica / Paola Iezzi: “Ho scelto di non avere figli per non rinunciare alla musica”
Musica / Sanremo 2026, Carlo Conti replica alle critiche per la scelta dei big: "Contano le canzoni"
Musica / Sanremo 2026, ecco quali sono i cantanti che prenderanno parte al Festival
Ti potrebbe interessare
Musica / Paola Iezzi: “Ho scelto di non avere figli per non rinunciare alla musica”
Musica / Sanremo 2026, Carlo Conti replica alle critiche per la scelta dei big: "Contano le canzoni"
Musica / Sanremo 2026, ecco quali sono i cantanti che prenderanno parte al Festival
Musica / Fuga da Sanremo? L'indiscrezione sul Festival di Carlo Conti: "Pioggia di no"
Musica / Manuel Agnelli: “X Factor? Mi hanno pagato un sacco per essere lo stro**o che sono”
Musica / L'annuncio shock di Ariana Grande: "Smetto con la musica"
Musica / Enrico Ruggeri contro Fiorella Mannoia: “Ha cambiato il finale di ‘Quello che le donne’ in senso woke”
Musica / Elodie ferma il concerto e scoppia in lacrime: "Non riesco a cantare"
Musica / La figlia di Peppe Vessicchio: "Siamo sconvolti"
Musica / Fedez e il rapporto con Salvini: "Solo lui mi è stato vicino"