Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:39
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Conte: “Chiederò le dimissioni del sottosegretario Siri”

Immagine di copertina
Il premier Giuseppe Conte

Conte Siri dimissioni

“Mi assumo la responsabilità politica di chiedere nel prossimo consiglio dei ministri di mettere all’ordine del giorno la revoca delle deleghe al sottosegretario Armando Siri”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante una conferenza stampa convocata nella serata di giovedì 2 maggio 2019 a Palazzo Chigi.

Il premier si esprime dunque sul caso che sta dividendo la maggioranza di governo: il caso Siri. Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, è indagato per corruzione e se il M5S chiedeva da settimane a gran voce le sue dimissioni, la Lega si è schierata in sua difesa [qui un riassunto della vicenda].

“Invito la Lega a non lasciarsi guidare da reazione corporative e il M5s a non approfittare di questa soluzione per cantare una vittoria politica”, ha aggiunto Conte.

“Ho sempre rivendicato per questo governo l’importanza dell’aspetto etico. È normale ricevere suggerimenti su nuove norme o modiche da parte di stakeholders. Come governo, però, dobbiamo valutare se queste richieste perseguono l’interesse generale o avvantaggiano il tornaconto di singoli imprenditori”, ha sottolineato Conte. “In questo caso la modifica avrebbe offerto vantaggi per alcuni imprenditori: la norma non era quindi generale e astratta e non disponeva per il futuro”.

“Dobbiamo essere credibili, responsabili, le dimissioni o si danno o non si danno, le dimissioni future non hanno molto senso”, ha sottolineato il premier facendo riferimento alle dichiarazioni rilasciate poco prima dallo stesso Siri (“Se entro 15 giorni non ho notizie dai pm mi dimetto”).

Conte Siri dimissioni | La reazione di Salvini

La decisione del premier è stata commentata così dal vicepremier leghista Matteo Salvini: “Lascio a Conte e Siri le loro scelte. A me va bene qualunque cosa, se me la spiegano” [qui la dichiarazione integrale di Salvini].

Conte Siri dimissioni | La reazione di Di Maio

“Non esulto e non sono felice”, ha osservato il vicepremier M5S Luigi Di Maio. “Sono contento che il Governo ora possa andare avanti perché il caso Siri si chiude” [qui la dichiarazione integrale di Di Maio].

Conte Siri dimissioni | Le parole del sottosegretario

Poco prima della conferenza stampa di Conte, il diretto interessato, Armando Siri, aveva detto: “Pronto a dimettermi entro 15 giorni se non ci saranno novità da parte dei Pm, perché sono convinto della mia innocenza”.

Chi è Armando Siri
Siri: “Se non ho notizie dal pm entro 15 giorni mi dimetto”
Quando il sottosegretario Armando Siri diceva “Per combattere la corruzione basta il buonsenso”

Conte Siri dimissioni | Il caso

Il 18 aprile 2019 Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti e senatore della Lega, è stato iscritto al registro degli indagati dalla Procura di Roma per il reato di corruzione.

Secondo la procura, Siri avrebbe ricevuto una mazzetta da circa 30mila euro per modificare la norma sulle energie rinnovabili da inserire nel Def 2019.

A fare da tramite, l’ex deputato di Forza Italia e responsabile del programma della Lega sull’Ambiente, Paolo Arata, indagato per concorso in corruzione.

Nel filone siciliano dell’inchiesta, sono in tutto nove le persone indagate.

Caso Siri: un riassunto di quello che è successo dopo che il sottosegretario leghista è stato indagato per corruzione
Caso Siri, Di Maio: “Non arretriamo su questione morale”. Le province? “Chi le vuole si cerchi un altro alleato”
Extraterrestri e carboni ardenti: il passato alchimista del leghista Siri, indagato per corruzione
Il caso Siri puzza di mafia, molto più di quello che la Lega vorrebbe far credere (di G. Cavalli)
Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Politica / Gasparri a TPI: “Basta col saccheggio digitale di Big Tech. Ma serve una norma Ue”
Politica / “Le Big Tech sono una minaccia per la democrazia”: intervista al prof. Juan De Martin
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Politica / I giornalisti palestinesi Mohanna e Selmi sono riusciti ad arrivare in Italia
Politica / Leonardo Maria Del Vecchio compra il 30% de Il Giornale e tratta il Gruppo QN: “Voglio creare un nuovo polo editoriale italiano”
Politica / L’Ue vara un prestito-ponte da 90 miliardi di euro per l’Ucraina: ecco cosa prevede l’accordo del Consiglio Ue
Politica / Il Governo fa marcia indietro: la stretta sulle pensioni esce della manovra