Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Salvini: “I veri ostaggi non sono i migranti, ma gli italiani”

Immagine di copertina
Credit: Afp

Intervistato dal Corriere della Sera, il ministro dell'Interno parla del caso della nave Diciotti, delle politiche migratorie europee e annuncia che incontrerà il leader ungherese Viktor Orban

Il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera sul caso della Diciotti, la nave della Guardia costiera italiana ferma da lunedì 20 agosto al porto di Catania senza avere ricevuto dal Viminale l’autorizzazione a sbarcare i 177 migranti che si trovano a bordo. I soli a essere stati fatti scendere dall’imbarcazione sono stati 29  minori non accompagnati.

Salvini continua a ribadire il suo no al far scendere i migranti dalla nave Diciotti.

“Ostaggi? Gli ostaggi sono stati gli italiani. Lo sono degli immigrati e dell’Europa, da troppo tempo. Con questo governo non lo saranno più. È finita un’epoca”, afferma il vicepremier.

Alla domanda su come risolvere lo stallo, il leader della Lega risponde: “Con un bell’aereo che arriva da una delle capitali europee all’aeroporto di Catania. Gli europei dimostreranno il loro cuore grande caricando tutti gli aspiranti profughi. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta con i giovani”.

“L’Europa deve sapere che il governo italiano è irritato. Basta con parole tante e risultati pochi. L’Ue si era impegnata a prendere 35mila immigrati: si sono fermati a 12 mila. Se la serietà è questa, non ci si può stupire che noi abbiamo deciso un punto fermo. Con le Ong ci siamo riusciti, ora dobbiamo costringere l’Ue a farsi carico di ciò che le spetta”, aggiunge Salvini.

Se non si troverà una soluzione, il ministro minaccia di tagliare i contributi all’Ue, che ammontano a circa 6 miliardi l’anno: “Stiamo entrando nella discussione sul bilancio, in cui le decisioni richiedono unanimità. Per noi, l’unanimità Bruxelles non la vedrà neanche col binocolo. E non siamo gli unici”, dice.

“La maggior parte dei paesi pretende lo stop all’immigrazione. A metà settembre ci sarà la riunione dei ministri dell’Interno europei, e lì lo si vedrà”, dichiara il ministro.

“Nei prossimi giorni, incontrerò Viktor Orban a Milano. Ci sarà parecchio di cui parlare. Si dice che in base ai trattati, alle convenzioni, a Ginevra, noi non possiamo riportare gli immigrati indietro. Bene. Ma trattati e convenzioni si possono modificare”.

Quanto ai rapporti con il presidente della Camera, Roberto Fico – che aveva criticato la decisione del Viminale di negare lo sbarco ai migranti a bordo della nave –  Salvini risponde: “Mi attengo al contratto di governo, che parla di lotta all’immigrazione clandestina. E a giudicare dalle reazioni in strada e sulla Rete, l’ha capito la grande maggioranza degli elettori anche a 5 Stelle. Tanto che Di Maio, che ringrazio, ha confermato la nostra posizione”.

Sull’apertura di un fascicolo per sequestro di persona, ad opera delle procure siciliane, il vicepremier commenta: “Non è questione di sfida, ci sono milioni di processi in arretrato e mi stupisce che ci sia qualche magistrato che ritiene di aprire un fascicolo per sequestro di persona”.

“Se mi convocano, sono a disposizione. Se l’autorità giudiziaria riterrà di indagarmi, processarmi o arrestarmi, troverà in me un italiano pronto a difendersi”.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI