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Home » News

Salvini promette misure più dure contro gli spacciatori: il nuovo disegno di legge della Lega

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Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha proposto un disegno di legge per rendere più severe le pene contro chi spaccia sostanza stupefacenti.

La Lega ha chiesto il “raddoppio delle pene per chi spaccia sostanze stupefacenti ed entra nel pieno della cosiddetta modica quantità: non esiste modica quantità”, ha affermato il capo del Viminale in conferenza stampa alla Camera il 4 marzo 2019.

> Società farmaceutiche, produttori di alcolici: ecco chi c’è dietro al no alla cannabis legale

“Urgente combattere lo spaccio di droga, spero che il Parlamento ne prenda coscienza. Il Parlamento è sovrano”, ha poi continuato il ministro Salvini.

Il progetto della Lega prevede anche pene sia detentive che economiche, entrando nel merito della lieve entità. “Non esiste modica quantità”, ha ribadito il leader del Carroccio. “Ti becco a spacciare, vai in galera”.

“Bisogna stroncare lo spaccio. Questa proposta di legge assicura che gli spacciatori siano in galera”.

“Le pene detentive passano da un minimo di tre ad un massimo di 6 anni e multe da minimo 5mila, massimo 30mila euro. Si prevede il sequestro dell’autoveicolo e il sequestro della patente”, ha spiegato il ministro, illustrando il contenuto della proposta della Lega. “I venditori di morte devono scomparire dalla faccia della terra”.

Nel corso della conferenza stampa, il ministro dell’Interno ha anche ribadito che sulla legittima difesa, cavallo di battaglia della Lega, “l’accordo è chiuso. Entro marzo sarà legge. Domani (5 marzo, ndr) arriva alla Camera”.

Il ministro ha anche affermato che il dossier Tav, il progetto di Alta velocità che dovrebbe collegare Torino con la città francese di Lione, non mette a rischio la tenuta del Governo.

LEGGI ANCHE: Tav, Di Battista e Grillo pronti a sfiduciare Di Maio se dice sì all’opera

Gli alleati di Governo si trovano su posizioni diverse per quanto riguarda la realizzazione dell’opera. Il Movimento si è sempre detto contrario, con il ministro delle Infrastrutture Toninelli che ha ribadito il No alla Tav.

Il leader della Lega invece si è sempre dimostrato più aperto.

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