Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:12
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Il Cara di Castelnuovo di Porto non è l’unico: la lista del Viminale dei centri che saranno chiusi dopo il decreto sicurezza

Immagine di copertina
Migranti e richiedenti asilo del Cara di Castelnuovo di Porto, Roma, 22 gennaio 2019. Credit: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Il decreto sicurezza continua a far vedere la sua faccia. Il Cara, il centro di accoglienza per richiedenti asilo, di Castelnuovo di porto chiuderà (qui l’intervista al rappresentante della cooperativa Auxilium, che gestisce il centro). Ed entro un anno la stessa sorte toccherà agli altri Cara italiani.

Il Viminale ha già pronta la lista dei prossimi: in cima all’elenco, come auspicato da Matteo Salvini, c’è quello di Mineo, in provincia di Catania. Ma anche Bologna, Crotone, Bari e Borgo Mezzanone.

In Italia, dopo l’identificazione, un migrante viene destinato alla rete di accoglienza. Fino a all’entrata in vigore del decreto sicurezza tutti i richiedenti asilo, in attesa di sapere se la propria domanda fosse accettata, potevano essere inseriti nel cosidetto sistema Sprar.

Leggi anche: Come funziona la richiesta di asilo politico in Italia

Ma adesso le cose sono cambiate. Il sistema Sprar è stato fortemente limitato e oggi è riservato soltanto ai minori non accompagnati e a chi ha già ottenuto lo status di rifugiato.

I titolari della protezione umanitaria alla data di scadenza del permesso sono esclusi dal sistema. Ciò significa che i cosiddetti “irregolari” saranno sempre di più, destinati a essere “invisibili” nelle nostre città.

Nel Cara di Castelnuovo di Porto, a nord di Roma, al momento sono presenti 150 immigrati titolari di protezione umanitaria destinati però a perdere il diritto alla prima accoglienza a causa del decreto sicurezza. Qui abbiamo spiegato cosa è successo il 22 gennaio nel giorno dello sgombero.

Che cosa sono i Cara

I cara fanno parte della rete di accoglienza italiana, che sta per essere smantellata dal decreto sicurezza. Lo straniero irregolare che richiede la protezione internazionale viene inviato nei centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), per l’identificazione e l’avvio delle procedure relative alla protezione internazionale.

Esistono dei Cara a Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Arcevia (Ancona), Castelnuovo di Porto (Roma), quello appena chiuso, Borgo Mezzanone (Foggia), Palese (Bari), Restinco (Brindisi), Lecce, Crotone, Mineo (Catania), Pozzallo (Ragusa), Caltanissetta, Lampedusa, Trapani, Elmas (Cagliari).

L’obiettivo del Viminale è un progressivo svuotamento per arrivare alla chiusura definitiva. Sono circa un migliaio coloro che si ritroveranno senza un posto in cui andare.

Cosa dice il decreto sicurezza in merito di Protezione umanitaria

Protezione umanitaria 

Il decreto nel suo primo articolo prevede l’abolizione della concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari previsto dal Testo unico sull’immigrazione (legge 286/98).

Secondo la legge attualmente in vigore questo tipo di permesso può essere concesso ai cittadini stranieri che presentano seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali dello stato italiano”.

In alternativa, hanno diritto al permesso di soggiorno per motivi umanitari coloro che fuggono da conflitti, disastri naturali o altri eventi di particolare gravità e che provengono da paesi al di fuori dell’Unione europea.

Anche i cittadini stranieri che non possono essere espulsi perché potrebbero essere oggetto di persecuzione o che sono vittime di sfruttamento lavorativo o di tratta hanno diritto a questa particolare tutela. Il loro permesso dura dai 6 mesi ai 2 anni a seconda del caso e può essere rinnovato.

Il decreto prevede l’abrogazione della protezione umanitaria.

Leggi anche: Rossella Muroni (Leu): “Ecco perché ho bloccato il pullman con gli ospiti del centro”
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI