Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:15
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Usa, l’ennesima gaffe di Joe Biden: gli alleati India e Giappone sono Paesi “xenofobi”

Immagine di copertina
Credit: AGF

La Casa bianca cerca da anni di rafforzare i legami con New Delhi e Tokyo. Ma ora il suo portavoce John Kirby è costretto a precisare: "I nostri alleati sanno molto bene quanto il presidente li rispetta"

Non solo la Cina e la Russia, entrambi rivali degli Stati Uniti, ma per il presidente Joe Biden anche gli alleati India e Giappone sono Paesi “xenofobi”, L’ennesima gaffe dell’inquilino della Casa bianca, impegnato sin dall’inizio del suo mandato a rafforzare i legami con i partner in Asia e nel Pacifico, è arrivata durante un evento elettorale tenuto il 1 maggio a Washington.

“Perché la Cina è in così grave stallo economico? Perché il Giappone è in difficoltà? E la Russia? E l’India? Perché sono xenofobi. Non vogliono gli immigrati”, ha dichiarato Biden presso il Mayflower Hotel di Washington DC, secondo la trascrizione del discorso pubblicata dalla Casa bianca.“Uno dei motivi per cui la nostra economia sta crescendo è grazie a voi e ad altri (come voi)”, ha aggiunto il presidente Usa durante un incontro elettorale dedicato agli asiatici americani. “Perché noi accogliamo gli immigrati”.

Le dichiarazioni del capo di Stato 81enne hanno scatenato una serie di polemiche, anche perché negli ultimi anni Biden si è speso molto per avvicinare India e Giappone agli Usa, invitando a Washington i primi ministri Narendra Modi e Fumio Kishida. Tanto che il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa bianca, John Kirby, ha dovuto precisare: “Il punto di vista che il presidente difende, e penso che la gente in tutto il mondo ne sia consapevole, è che gli Stati Uniti sono un Paese di immigrati, è nel nostro Dna”, ha spiegato ieri alla stampa. “I nostri alleati sanno molto bene quanto il presidente li rispetti, quanta importanza attribuisca alla loro amicizia e al loro contributo”.

Una posizione ribadita ieri in conferenza stampa anche da un’altra portavoce della Casa bianca, Karine Jean-Pierre, secondo cui Biden “stava parlando di chi siamo come Paese”. “Stava parlando dell’importanza di essere un Paese di immigrati”, ha sottolineato. “Per quanto riguarda il nostro rapporto con i nostri alleati, abbiamo un forte legame con l’India e con il Giappone, su cui il Presidente, se si guarda agli ultimi tre anni, si è concentrato molto”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”