Il presidente della Commissione europea ha speso 25mila euro per un volo privato
All'inizio del 2016, Jean Claude Juncker ha speso quasi tremila euro a persona per portare con sé a Roma nove collaboratori in diversi incontri con Matteo Renzi, Piero Grasso e Laura Boldrini
Durante le sue visite in Italia tra gennaio e febbraio 2016, il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha speso quasi 500mila euro tra trasporti e conti di albergo per sé e per i propri collaboratori.
In particolare, un’inchiesta dell’associazione spagnola Access Info, il presidente ha speso 25mila euro solo per portare a Roma una delegazione di nove collaboratori con un aereo privato.
Queste spese sono state registrate in occasione della visita del presidente della Commissione in Italia, quando Juncker ha incontrato l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi, il presidente del Senato Piero Grasso e la presidente della Camera, Laura Boldrini.
La Commissione europea ha dichiarato che questi esborsi sono legittimi e rientrano nelle disponibilità del presidente. Juncker non ha dunque violato alcuna regola.
La portavoce della Commissione Mina Andreeva ha dichiarato che il jet privato è stato affittato perché non era disponibile alcun altro volo commerciale in orari adatti per rispettare l’agenda del presidente.
Secondo Andreeva, il costo del volo è stato di 2,927 euro a persona. La portavoce ha sottolineato come il Parlamento europeo abbia già rivisto i conti presentati dall’intera Commissione e non abbia sollevato obiezioni sulle spese pubblicate, approvandole in pieno.
Tra le altre spese rese note in dettaglio, il capo della diplomazia Federica Mogherini ha speso 75mila euro per un viaggio in Azerbaigian e in Armenia, mentre l’altro vice presidente della Commissione, l’olandese Frans Timmermans, ha speso quasi 7mila euro in viaggi in soli due mesi.