Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:36
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Usa, sparatoria a Virginia Beach in un edificio municipale: almeno 13 morti

Immagine di copertina

Sparatoria Virginia | Venerdì 31 maggio, poco dopo le ore 16 locali (le 22 in Italia), a Virginia Beach un uomo ha aperto il fuoco in un edificio governativo uccidendo 13 persone e ferendone almeno 5. Il killer è stato ucciso dalla polizia.

È l’ennesima sparatoria che colpisce gli Stati Uniti. Questa volta avvenuta in un edificio governativo, dove un dipendente ha sparato contro i colleghi di lavoro negli uffici del municipio.

Virginia Beach, in Virginia, è una città che conta circa 450mila abitanti. Il complesso governativo dove è avvenuta la sparatoria comprende 25 edifici e il commissariato di polizia.

L’uomo è entrato in azione nel pomeriggio. Concluso l’orario di lavoro, il killer è entrato nell’edificio numero due della struttura municipale e ha aperto il fuoco “indiscriminatamente” contro i dipendenti.

Sparatoria Virginia | Il killer 

L’autore della strage di Virginia Beach è DeWayne Craddock, 40 anni, ingegnere. L’uomo lavorava come ingegnere nel dipartimento dei servizi pubblici della città e negli ultimi anni era il punto di contatto per le informazioni sui progetti stradali locali. L’attentatore è stato ucciso dalla polizia.

Gli inquirenti hanno trovato una pistola semi automatica e un fucile nel luogo della sparatoria. Secondo le prime informazioni raccolte dagli agenti, le armi sarebbero state acquistate legalmente.

Il complesso governativo luogo della sparatoria in Virginia

Sparatoria Virgina | Le testimonianze

“È un giorno tragico”, ha dichiarato il governatore dello Stato, Ralph Nortman, accorso sul posto mentre il presidente Donald Trump “è stato informato e sta monitorando la situazione”.

“È il giorno più devastante della storia di Virginia Beach”, ha commentato il sindaco della città, Robert M. Dyer.

“Ho chiamato il numero di emergenza”, ha raccontato Megan Banton, una delle dipendenti del municipio. Appena l’uomo ha aperto il fuoco la donna si è nascosta insieme ai colleghi.

“Abbiamo provato a fare il possibile per mettere in salvo tutti. Eravamo terrorizzati perché sentivamo soltanto gli spari. Non mi sembrava reale, era come in un sogno”, ha continuato la donna, che durante la strage ha informato la madre con un messaggio telefonico.

Sparatoria Virginia | Le ultime sparatorie negli Stati Uniti

Quella che è avvenuta nel pomeriggio di venerdì 31 maggio è la terza sparatoria mortale degli Stati Uniti degli ultimi mesi.

Il 7 maggio uno studente è morto a seguito di una sparatoria. Lo scontro a fuoco si è verificato ad appena otto chilometri dalla Columbine High School, vicino a Denver, la stessa scuola in cui nel 1999 furono uccisi da due due compagni di classe 12 studenti.

Il 30 aprile scorso c’è stata una sparatoria all’interno del campus dell’Università della North Carolina, a Charlotte. Nell’attentato sono morti due studenti e altri 4 sono rimasti feriti. Anche in quell’occasione un uomo è entrato in classe e ha aperto il fuoco.

E a febbraio un dipendente è entrato in una fabbrica di Chicago uccidendo cinque colleghi.

Sparatoria Virginia 16 aprile 2007

Il 16 aprile 2007, il Virginia è stato teatro di una strage che ha segnato profondamente la storia degli Stati Uniti.

Quel giorno uno studente 23enne di origine sudcoreana, Cho Seung-hui, uccise 32 persone, tra studenti e professori, nell’istituto Virginia Tech. Il ragazzo dopo la strage si suicidò.

Cosa spinge un uomo a compiere una sparatoria di massa negli Stati Uniti
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”